Verità e inganni dell'informazione in rete
Virale
di Amanzio Possenti
Spesso si legge nella cronaca quotidiana: ’è virale’? A cosa si riferisce? Alla presenza ininterrotta e ampia di un certo fatto o di una notizia che si propone e ripropone come un virus in rete, laddove migliaia e migliaia di persone sviluppano le rispettive opinioni (talvolta senza farsi riconoscere).
’Virali’ sono le notizie fondate e corrette, il che ne genera diffusione positiva nella vastità della ‘rete’ connessa.
Diversa, e preoccupante, è la presenza delle cosiddette ’fake news’, false notizie, che devono indurre ad una mega-attenzione il lettore, che può restare vittima (inconsapevole) di informazioni fasulle o prive di fondamento. In questi casi la’viralità’ diventa espressione negativa, imponendo pre-giudizi e provocando giuste reazioni sulla non veridicità di quanto viene proposto alla lettura.
Ecco perchè si deve prestare attenzione responsabile a quel che capita di incontrare in rete, dove, se sono proposte azioni, dichiarazioni e storie quali strumenti validi di comunicazione, il loro intervento si rivela arricchente poiché appropriato; non così quando gli scritti sono all’insegna del pressapochismo o peggio della falsità e allora urge attivare il massimo del senso critico per evitare che le ’fake news’ prendano consistenza sovrapponendosi a verità e realtà.
Quando la notizia ’virale’ rispecchia con rispetto costruttivo fatti e persone, il suo ruolo è accoglibile; se invece ‘viralizza’ il non vero e le illazioni, è importante starne lontano.