#364 - 1 giugno 2025
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di martedi 30 settembre quando lascerà  il posto al numero 368. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Costume e Società

Il Bel Paese

I dati Istat
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di certosino

I dati Istat sull’Italia a fine 2024 offrono un quadro che può impensierire anche se alcuni dati non sono nuovi. Comunque è un Paese che, pur stentando ad essere riconosciuto nei suoi aspetti chiaroscuri, dispone di risorse capaci di ridare slancio laddove è necessario.
Si segnalano situazioni di criticità: la riduzione nel numero di abitanti (ora siamo sotto la soglia dei 59 milioni), decremento costante della natalità (solo 370 mila nascite), ampia la forbice tra neonati e defunti.

Il Bel Paese

Da registrare due curiosità: oltre ventitremila i centenari, gli over 80 più numerosi dei bambini. Parecchi gli elementi di discussione, tuttavia il Paese conserva evidenti positività che vanno rivalutate, a cominciare dalla ‘disponibilità al fare’ dei cittadini e la loro fantasia creativa.

Cresciute le famiglie indigenti (povertà assoluta, 2,2 milioni di famiglie, ovvero 5,7 milioni di persone, dato molto preoccupante), in aumento le famiglie con una sola persona, nuove mamme solo con 1,18 figli; gli arrivi dall’estero hanno riguardato 455 mila nuovi cittadini a fronte dei 156 mila connazionali che hanno lasciato il Paese nativo. Nuzialità in calo, coppie con figli solo il 28,24%, in crescita le coppie non coniugate. Economia: il Pil(Prodotto Interno lordo) pari allo 0,7%, inferiore rispetto a Francia e Spagna.

Sono dati che confermano un Paese fra stasi e sviluppo, che talvolta fatica riproponendo antiche situazioni (il lento pur se costante decollo del Mezzogiorno ) e problematiche legate al potere d’acquisto (alcune categorie sociali ne soffrono parecchio).
Se non è l’Italia dei tempi grassi, piace segnalare l’ok ‘positivo’ dell’agenzia americana ‘Mody’ e il livello della occupazione, motivi che inducono prospettive confortanti in un Paese che si sviluppa in modo egregio pur tra difficoltà.

Il Bel Paese

Occorrono impegni idonei e rilancio di nuovi stimoli, considerata la presenza dei mezzi necessari al proseguimento positivo del cammino. Nei momenti critici, il Bel Paese ha dimostrato di saper cambiare passo, valorizzando storia, cultura, capacità e competenze, nostri invidiabili patrimoni.
L’obiettivo è raggiungibile secondo le aspettative comuni, nostre in primo luogo e dell’Europa della quale l’Italia è senz’altro un motore di alta spinta dinamica.

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