Il 2 Giugno di quell’anno io, e una intera troupe della Rai di New York, ci rechiamo a Danbury nel Connecticut per fotografare il creatore del famoso detective Nero Wolfe...
Attore tragico, scenografo e truccatore più per amore sociale che teatrale, durante i corsi superiori dell’Accademia sceglie pittura (tra i suoi maestri Giacomo Grosso e Lorenzo Delleani) e questa volta si appassiona alla materia conseguendo successi.
Con questa iniziativa, nelle città italiane si aprono palcoscenici che celebrano la figura di Marcello Mastroianni, ricordando, attraverso un’immagine, tutte le storie e tutti i volti che ha saputo incarnare.
Nel 1924 apparve in quattro film, tutti drammatici: The Name is Woman di Niblo, dove tornò a far coppia con Ramón Novarro, The Shooting of Dan McGrew di Badger, The White Moth di Tourneur, in cui tornava a esercitare un doppio ruolo, contesa tra Charles de Roche, Ben Lyon e Conway Tearle, e Sandra di Arthur Sawyer; quest’ultima pellicola, che la vedeva - forse per la prima volta - assoluta protagonista, è disgraziatamente andata perduta.
Nel millecentoottantadue nasceva un fijo maschio a Pietro Bernardone, un mercante de stoffe, un signorone...
Ar tempo che nasceva er Poverello / lo straniero in Italia scorazzava / e la gente del popolo campava / de stenti e de miserie. E sur più bello...
...ecco cosa vidi: un fotografo che scalava con grande perizia ed agilità, nonostante le macchine fotografiche al collo, la bacheca degli annunci.
Mi sono sempre domandato una cosa: quando due attori interpretano una scena comica, e il canovaccio lascia spazio all’improvvisazione, come fa la ‘spalla’ a non ridere? Si ha un bel dire “È il mestiere”...
Nel mondo moderno ogni mattina un uomo si sveglia e sa che dovrà cor¬rere. Verso qualcosa o contro qualcuno, se è donna dovrà correre ancora più veloce. Le giornate sono rimaste di ventiquattr’ore ma tutto il resto è aumentato.
Il Premio Nobel per la letteratura, Pablo Neruda, fu anche uomo politico e militante.
...doveroso omaggio ad un ‘grande’ della astronomia, ricordando che a Cassini fu intitolata una delle principali spedizioni Nasa nello spazio.
Il ritmo di consumo, di spreco e di alterazione dell’ambiente ha superato le possibilità del pianeta, in maniera tale che lo stile di vita attuale, essendo insostenibile, può sfociare solamente in catastrofi.
Quando in America mi venne assegnato, da una grossa casa Editrice, il compito di fare dei libri d’architettura sulle più grandi città americane, mi veniva quasi spontaneo di fotografare le vetrate delle Cattedrali delle città dove lavoravo per questi libri.
La necessità di riallestire il museo nasce dalla duplice esigenza di illustrare la storia e il contesto della città romana di Ostia grazie a un racconto museale del tutto nuovo rispetto al passato e, al tempo stesso, di adeguare e mettere a norma, anche dal punto di vista statico-strutturale e dell’accessibilità fisica e cognitiva...
A fare la parte del leone, nella mostra appena inaugurata nella Galleria d’Arte Moderna di Roma, è sicuramente il maceratese Luigi Bonichi, noto come Gino, che, per sua stessa volontà, si faceva chiamare Scipione, per sottolineare la propria ispirazione romana.
Chi vuole rottamare, chi promette di asfaltare, chi minaccia di usare la ruspa. I politici dei nostri giorni amano distruggere... Ci fu invece un uomo, quando l'Italia era ancora un regno ma stava per diventare una repubblica, che si propose come «costruttore»: Alcide De Gasperi. Intorno a lui, le macerie della guerra provocate da un grande «distruttore». Eppure, De Gasperi riuscì a ricostruire l'Italia.
... la memoria si accompagna a suggestioni e riflessioni, una sorta di hic et nunc - qui ed ora - che distingue però fra ricordi e realtà, sensazioni e visibilità, sofferenza e speranza, tormenti e partecipazioni, intellettualismo e valore morale.
...memorie in poche battute di ognuno dei suoi libri da quelli più lontani nel tempo ai più recenti e tutti’ marchiati’ dal suo tocco inconfondibile di personaggio arguto, immediato, comunicativo...
Emerge quindi la necessità di un’etica condivisa, in grado di accompagnare la necessaria apertura al nuovo con le garanzie di una piena consapevolezza dei rischi da affrontare e, se possibile, contenere.
Dopo aver vestito i panni di Miriam nel divertente fantasy biblico-musicale Lo que pasó a Sansón di Gilberto Martínez Solares (’55), il primo ruolo a porla all’attenzione del pubblico fu quello di Carmen Ochoa nell’episodio «Una solución inesperada», dove si confrontò con mostri sacri come Arturo de Córdova, Pedro Armendáriz e María Félix.