NOTE SULLA
MEMORIA DEI GIORNI
-La Festa della Repubblica: La festa della Repubblica Italiana si celebra il 2 giugno, per commemorare la nascita della Repubblica. La data si riferisce al 2 e 3 giugno del 1946, quando si tenne il referendum a suffragio universale con cui gli italiani decisero quale forma di stato preferivano, dopo la caduta del fascismo. Così, nel 1946 l’Italia divenne una repubblica e i Savoia furono esiliati. In passato la festa veniva celebrata la prima domenica di giugno, poi nel 2000, con il governo Amato e Carlo Azeglio Ciampi come Presidente della Repubblica, fu riportata al 2 giugno.
In questo giorno (e nel successivo) si tenne un referendum per chiedere al popolo italiano quale forma di stato intendesse dare al Paese liberato dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista.
Tra le due opzioni monarchia o repubblica, i cittadini scelsero la seconda con 12.717.923 voti a favore contro 10.719.284 a sostegno del regime monarchico. L'esito ebbe come primo effetto l'esilio dell'allora Re d'Italia, Umberto II, insieme con l'intera famiglia di casa Savoia, ai cui eredi maschi sarà concesso di rientrare soltanto a partire dal 2002.
Il 28 giugno dello stesso anno, Enrico De Nicola fu designato Capo Provvisorio dello Stato dall'Assemblea Costituente, assumendo in seguito, con l'entrata in vigore della Costituzione del 1948, le funzioni di Presidente della Repubblica Italiana. Da allora il 2 giugno fu scelto come data celebrativa della nascita della nazione, istituendo la Festa della Repubblica.
Spostata per alcuni anni alla prima domenica di giugno, nel 2000 fu riportata al 2 giugno. Il cerimoniale tuttora vigente prevede la deposizione di una corona d'alloro al Milite Ignoto, presso l'Altare della Patria, e una parata militare alla presenza delle più alte cariche dello Stato. Di particolare effetto l'esibizione delle Frecce Tricolori.
-Protesta di piazza di Tienanmen: Uno studente che con il suo corpo cerca di arrestare l'avanzata dei carri armati. È un'immagine storica del grande movimento di protesta che portò migliaia di studenti universitari a manifestare, in piazza Tienanmen, contro il regime comunista cinese, che dal canto suo rispose con una sanguinosa repressione militare.
La protesta maturò nella fase di dissoluzione dell'ex Unione Sovietica, che gradualmente portò alla caduta dei vari regimi comunisti nei rispettivi stati dell'URSS. In Cina le cose sembravano andare diversamente fino a quando, in seguito alla morte del Segretario generale del Partito Comunista, Hu Yaobang, si scatenò la protesta di centinaia di studenti universitari che chiedevano riforme democratiche.
Le prime manifestazioni pacifiche si ebbero ad aprile del 1989 ma il regime mostrò totale chiusura alle loro richieste, accusandoli di perseguire progetti rivoluzionari e mettendo in atto una dura strategia di censura. Ad essa il movimento rispose con un manifesto pubblicato a maggio, in cui si annunciava lo sciopero della fame come forma di protesta in nome della democrazia.
Il regime reagì con la forza militare, inviando i carri armati verso piazza Tienanmen nella notte del 3 giugno. Di fronte alla pacifica resistenza degli studenti, non esitarono ad aprire il fuoco facendo centinaia di vittime; un numero tutt'oggi non quantificabile per la censura imposta dal governo cinese, contro cui ancora si battono le principali organizzazioni umanitarie, come Amnesty International.
Il massacro continuò nei due giorni successivi. La mattina del 5 giugno uno studente (per altri si tratterebbe di un contadino) si parò davanti a una colonna di carri armati per ostacolarne il passaggio, consegnando al mondo l'immagine più rappresentativa di quegli eventi.
A quasi trent’anni di distanza, nonostante si continui a ignorare l’identità e il destino del rivoltoso sconosciuto, quella foto continua a rappresentare un simbolo della lotta contro tutti i regimi dittatoriali.
-Inizia lo sbarco in Normandia: Operazione Overlord. Nome in codice dello sbarco militare più imponente della storia, che oltre a determinare le sorti della Seconda guerra mondiale, influì sulla geografia politica dell'Europa fino al crollo del Muro di Berlino.
Nell'inverno del 1943, gli Alleati concordarono la necessità di aprire un secondo fronte occidentale dopo quello aperto nell'Italia meridionale, per accerchiare le truppe naziste e liberare Parigi. Nel contempo, si voleva controbilanciare l'offensiva sovietica da est, guardando già agli equilibri politici dei futuri accordi di pace.
La strategia iniziale fu quella di far credere che lo sbarco sarebbe avvenuto nella zona del Pas de Calais, quando il vero obiettivo era in realtà la Normandia, nel nord della Francia. Dopo uno slittamento di data di due giorni, dettato dalle cattive condizioni meteorologiche, l'"ora X" scattò all'alba del 6 giugno 1944. Alle 6.30 arrivarono a Utah Beach (nome in codice di una delle cinque spiagge interessate dall'operazione) i primi reparti dei due eserciti, statunitense (al comando del generale Dwight Eisenhower) e anglo-canadese (agli ordini del generale Bernard Law Montgomery).
I nazisti, e lo stesso Hitler, convinti fino all'ultimo dell'impossibilità di effettuare lo sbarco in Normandia, si trovarono sorpresi dal numero eccezionale di uomini e mezzi della compagine alleata: più di 7.000 vascelli (di cui 4.000 mezzi da sbarco) e 130 navi da guerra per il bombardamento navale, scortati da 12.700 aerei. Tuttavia la situazione si presentò tutt'altro che agevole, in particolare nella spiaggia di Omaha (Bassa Normandia) dove gli alleati registrarono il maggior numero di perdite (3mila vittime su 10.300 dell'intera operazione; quelle tedesche intorno ai 9mila).
La resistenza delle truppe germaniche fu così tenace che la liberazione di Parigi avvenne soltanto tre mesi più tardi (25 agosto). Passato alla storia come il «D-Day», lo sbarco in Normandia ha ispirato negli anni un'ampia produzione pubblicistica e cinematografica. Tra le pellicole più recenti c'è Salvate il soldato Ryan (1998) del regista Steven Spielberg, premiato con quattro Oscar (Migliore regia, Migliore fotografia, Miglior montaggio, Miglior sonoro) e apprezzato dalla critica per aver reso con crudo realismo la fase più drammatica dello sbarco.
-Nasce lo Stato della Città del Vaticano: La nazione più piccola del mondo, custode da oltre due millenni della cristianità, nacque nell'Italia mussoliniana, creando un'eccezione unica al mondo sulla natura giuridica degli Stati.
Il riconoscimento del nuovo soggetto da parte del governo italiano era avvenuto l'11 febbraio del 1929 con la firma dei Patti Lateranensi, così chiamati perché sottoscritti da Benito Mussolini e papa Pio XI nella Sala dei Papi del palazzo di San Giovanni in Laterano. Quattro mesi dopo lo stesso Pontefice emanò la legge fondamentale della Città del Vaticano, che disegnava la forma di governo del nuovo Stato, insieme ad altre cinque leggi su aspetti legati alla cittadinanza, alla pubblica sicurezza e all'ordinamento amministrativo ed economico.
Come si evinceva dal primo dei 21 articoli del testo, che recita «Il Sommo Pontefice, Sovrano dello Stato della Città del Vaticano, ha la pienezza dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario.», si delineava una "monarchia assoluta elettiva", di natura teocratica, i cui principali compiti di governo erano attribuiti al cardinale Segretario di Stato. Ad eleggere il Papa era il collegio cardinalizio, riunito in conclave.
Definiti anche i simboli nazionali: la bandiera, costituita da un «drappo partito di giallo e bianco, col bianco caricato al centro delle Chiavi incrociate (decussate) sormontate del Triregno.»; l'inno nazionale, indicato come "Inno e Marcia Pontificale", composto da Charles Gounod. Tra gli aspetti cruciali affrontati nelle altre leggi quello della cittadinanza, spettante «ai cardinali residenti in Vaticano e a Roma, ai residenti stabili in Vaticano per ragioni di carica, dignità o impiego e a coloro cui sia concesso dal Pontefice, coniugi e figli di cittadini», e della proprietà, non riconosciuta in quanto tutti gli immobili appartengono alla Santa Sede.
Nel 2001 la legge fondamentale venne modificata da Giovanni Paolo II che, tra le altre cose, cancellò definitivamente la pena di morte (prevista in caso di tentato omicidio del Papa), mai applicata dopo il 1929 e abolita da Paolo VI nel 1967.
Alla luce della superficie che occupa, pari a 0,44 km², e del numero dei cittadini residenti (605 nel 2017), il Vaticano detiene due primati mondiali: è lo stato più piccolo (seguito dal principato di Monaco e da Nauru, in Oceania) e il meno popoloso del pianeta.
-L’esordio di Paperino: Un papero e un maiale, membri del Circolo dei pigri, trascorrono le loro giornate scansando ogni fatica. Per questo di fronte alle ripetute richieste di aiuto di una gallinella, impegnata nella semina e nella raccolta del grano, si fingono debilitati da un fastidioso mal di pancia.
È il soggetto de La Gallinella saggia, cartone animato prodotto dalla Walt Disney e pubblicato il 9 giugno del 1934, in cui esordisce il celebre Donald Duck (conosciuto dal pubblico italiano semplicemente come Paolino Paperino) e Meo Porcello (che resterà per lungo tempo un inseparabile compagno d'avventure).
Tre mesi dopo (esattamente il 16 settembre) Paperino fa la sua prima apparizione nel mondo dei fumetti, con le strisce settimanali curate dal disegnatore Al Taliaferro, con testi affidati a Ted Osborne. Da quella prima striscia, intitolata "I due fannulloni" e ispirata al precedente cartone animato, comincia la scalata al successo per il personaggio, destinato ad entrare nel cuore dei più piccoli con l’inseparabile divisa, berretto e blusa da marinaio, e con la sua indole da "antieroe per eccellenza", pigro e permaloso, in antitesi al più scaltro e dinamico Topolino.
Apparso in Italia tra il 1937 e il 1940 sulla rivista Paperino Giornale, per mano del fumettista Federico Pedrocchi, in questi anni compare nelle strisce giornaliere di Topolino, in coppia con il protagonista e successivamente in terzetto con l'ingresso di Pippo, fino alla separazione decisa dalla Disney tra le storie di paperi, ambientate a Paperopoli, e quelle di topi, a Topolinia, con rarissimi incroci.
Nel corso degli anni Quaranta, la penna di Carl Barks delinea il profilo definitivo del personaggio, affiancato di volta in volta dai suoi familiari ed amici: dai nipoti Qui, Quo, Qua al cugino Ciccio, dalla fidanzata Paperina all'avaro zio Paperone (ospite fisso nel fumetto dal 1960).
-Editto di Milano: «Quando noi, Costantino Augusto e Licinio Augusto, felicemente ci incontrammo nei pressi di Milano e discutemmo di tutto ciò che attiene al bene pubblico, [pensammo] che si dovessero soprattutto regolare le cose concernenti il culto [...], concedendo anche ai cristiani, come a tutti, la libertà di seguire la religione preferita».
Recita così l'editto promulgato nel 313 dall'imperatore d'Occidente Costantino I e dal suo omologo d'Oriente, Licinio, per porre fine alle persecuzioni contro i cristiani e proclamare la neutralità dell'Impero nei confronti di ogni religione. La storica decisione, destinata a cambiare le sorti dell'Europa e del mondo intero, maturò in seguito al precedente editto di Serdica (311) e alle ribellioni scoppiate in Oriente mentre a Mediolanum (l'odierna Milano) era in corso il matrimonio tra Licinio e Costanza, sorella di Costantino.
Il documento ebbe un impatto determinante anche nello sviluppo urbano del capoluogo lombardo, che da anonima città di provincia fu elevata al rango di una delle capitali dell'impero, attraverso la costruzione di importanti edifici quali il Palatium (sede imperiale) e le Terme Erculee.
Salutato come l'inizio di una nuova era di pacifica convivenza tra le diverse religioni, l'editto di Milano si rivelò un'occasione mancata, finendo col favorire la supremazia politica del Cristianesimo sulle altre fedi.
-Prima donna nello spazio: Si chiama Valentina Tereshkova la prima donna della storia lanciata nello spazio. Aveva 26 anni e un passato da operaia, quando fu selezionata per il programma di addestramento da cui dovevano uscire i futuri astronauti della missione sovietica Vostok, la prima a portare l’uomo nello spazio.
Dopo la missione che si rilevò molto stressante per diversi inconvenienti tecnici, Valentina divenne un’eroina nazionale: le vennero dedicati tra gli altri un francobollo e una linea di macchine fotografiche.
-Istituzione del Corpo dei Bersaglieri: Non c’è parata militare, in particolare quella del 2 giugno, senza la mitica fanfara dei Bersaglieri. Questo corpo speciale dell’esercito italiano nasce in Piemonte per volontà del generale Alessandro La Marmora, che volle dotare la milizia dell’allora Regno di Sardegna, di una fanteria leggera con compiti esplorativi in territorio nemico.
Fin dall'atto costitutivo fu previsto che ogni battaglione avesse al suo interno 13 trombette ed un caporale trombettiere, ossia i componenti della celebre Fanfara, che precedeva ogni attacco o parata. Un suono che restò memorabile nella presa di Roma (o Breccia di Porta Pia) del 20 settembre 1870, che consentì l'annessione della città capitolina all'Italia unita.
Coloro che entravano a far parte del corpo venivano addestrati alla corsa e all'artiglieria leggera, utili per spostamenti rapidi e azioni di disturbo dell'avversario. Nella divisa ufficiale, oltre al cappello nero, con pennacchio venne prevista una divisa blu scuro, oggi uniformata al verde militare classico.
-La prima Festa del Papà: Non è legata alla figura di San Giuseppe l’istituzione della prima festa del papà, ma a una figura esemplare di padre, veterano della Guerra di secessione americana, che allevò da solo sei figli.
Un esempio da celebrare e condividere con gli altri: è ciò che dovette pensare sua figlia, Sonora Smart Dodd, nel chiedere alle istituzioni di Spokane (nello stato di Washington) l’ufficializzazione di un giorno dedicato alla figura del papà.
La data avrebbe dovuto coincidere con il giorno del suo compleanno, ossia il 5 giugno. Ma la ritardata comunicazione agli organizzatori fece slittare la festa alla terza domenica di giugno. L'iniziativa non ebbe successo e finì nel dimenticatoio fino agli anni Trenta, quando tornò in auge dando inizio a un fenomeno commerciale cresciuto negli anni.
Dopo numerosi tentativi respinti dal Congresso degli Stati Uniti d'America, la terza domenica di giugno divenne "festa nazionale" con una legge del 1972, firmata dal presidente Richard Nixon. La tradizione viene rispettata tutt'oggi negli USA e in altri 46 stati (tra cui Francia, Gran Bretagna e Paesi Bassi).
-Vespucci sbarca in America: La palma del primo europeo a mettere piede sul suolo americano, Amerigo Vespucci la contende al collega e connazionale Giovanni Caboto, che nello stesso giorno toccò le sponde della Nuova Scozia, scoprendo di fatto il Canada; il primo, più a sud, sbarcò molto probabilmente in quella che è oggi la Colombia.
Cristoforo Colombo li aveva anticipati entrambi, ma pensava di essere sbarcato nel continente asiatico. Infatti il vero grande merito di quella prima spedizione di Vespucci, commissionata dal re Ferdinando II d’Aragona, fu di prendere coscienza, per la prima volta, che ci si trovava di fronte a un Nuovo Mondo non collegato al continente asiatico.
Un merito che gli valse l’onore di veder attribuito il proprio nome a quel continente inesplorato e ricco di fascino: l'America!
-Nasce l'ONU: Con l'adozione della Carta di San Francisco 51 paesi diedero vita alla Società delle Nazioni Unite, approvandone lo statuto in quella stessa sede.
All'indomani di un feroce conflitto mondiale, la comunità internazionale avvertì l'esigenza di dar vita a un organismo che, tra le altre cose, individuasse una risoluzione pacifica delle controversie tra gli Stati, promuovesse il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali dell'individuo e alimentasse le relazioni amichevoli tra gli Stati.
Questi sono ancora oggi i compiti principali dell'ONU, la maggiore organizzazione intergovernativa di cui sono membri 193 Stati del mondo su un totale di 202. Tra questi alcuni, come il Vaticano e la Palestina (ammessa nel novembre del 2012), godono dello status di «osservatore permanente come Stato non membro». L'Italia venne ammessa il 14 dicembre del 1955.
La sede centrale dell'ONU è a New York e tra gli organi principali che la compongono vi sono: l’Assemblea Generale (il principale organo, di cui fanno parte i rappresentanti di tutti gli Stati aderenti alle Nazioni Unite), il Consiglio di Sicurezza (ha un ruolo cruciale nell'evitare che i contrasti fra i paesi degenerino in conflitti), il Consiglio Economico e Sociale, il Consiglio di Amministrazione Fiduciaria, la Corte Internazionale di Giustizia (con sede a L'Aja).
Leader dell'Organizzazione è il Segretario Generale, designato dall'Assemblea Generale su indicazione del Consiglio di sicurezza e il cui mandato dura cinque anni. Dopo il sudcoreano Ban-Ki-Moon, eletto una prima volta nel 2007 e confermato fino al 31 dicembre 2016, ricopre tale carica il portoghese António Guterres.
Impegnata attualmente in 16 missioni di pace, su tutte la più delicata è in Congo, l'ONU è stata in passato al centro di polemiche per l'inefficacia dimostrata nel non prevenire genocidi, come quelli in Bangladesh (1971), Cambogia (1975-79) e Ruanda (1994), ed esecuzioni di massa come il massacro di Srebrenica (1995).
-Strage di Ustica: È uno dei grandi misteri irrisolti dell'Italia repubblicana. Dopo decenni di indagini, perizie e processi non sono state ancora accertate le cause che hanno portato al disastro del DC9 Itavia diretto a Palermo, in cui persero la vita 81 persone (di cui 13 bambini). Partito intorno alle 20 da Bologna, un'ora dopo, in prossimità dell'Isola di Ustica, se ne persero le tracce.
Le principali ipotesi su cui lavorò la magistratura e su cui l'opinione pubblica si divise erano: un missile lanciato da un caccia militare; una bomba; un cedimento strutturale. Fecero scalpore nel 2007 le dichiarazioni dell'ex-presidente della Repubblica, Francesco Cossiga (all'epoca dei fatti presidente del Consiglio), che parlò di un missile francese destinato a un aereo libico, su cui viaggiava il dittatore Gheddafi, e che per sbaglio centrò il DC9.
Una verità che trovò conferma nel successivo recupero di un pezzo di missile in fondo al mare, non distante dal luogo di ritrovamento del relitto, e che la stessa magistratura ha avvalorato con la sentenza del gennaio 2013. In essa la Corte di Cassazione ha escluso definitivamente l'ipotesi di un'esplosione interna, indicando come possibili cause un "missile" o una "collisione" con un velivolo militare e parlando di "scenario di guerra"; nel contempo ha confermato le condanne nei confronti dei ministeri della Difesa e dei Trasporti, rei del mancato controllo del traffico aereo e per questo tenuti a risarcire di oltre 100 milioni di euro i familiari delle vittime della Strage di Ustica.
Ricomposto per le indagini in un hangar dell'aeroporto di Pratica di Mare, il relitto del DC9 è oggi esposto al Museo per la Memoria di Ustica, istituito nel 2007 a Bologna. Tra i numerosi documenti filmati, l'ottima pellicola Il muro di gomma (1991) del regista Marco Risi, ispirata all'inchiesta del giornalista del Corriere della Sera Andrea Purgatori.
Un documentario trasmesso, all'inizio del 2016, dall'emittente francese Canal Plus ha di fatto smentito le dichiarazioni ufficiali delle autorità di Parigi, in merito ad alcune operazioni militari eseguite nelle ore immediatamente precedenti la strage. Di fronte a tali accuse, sollevate nel 2007 anche dall'ex Capo di Stato Francesco Cossiga, il governo francese si è sempre trincerato dietro il "segreto di Stato".
-Invenzione del sassofono: Se la musica jazz ha conosciuto le sonorità immortali di John Coltrane e Charlie Parker, tra i più grandi sassofonisti di sempre, il merito è del belga Antoine Joseph Sax, passato alla storia semplicemente come Adolphe Sax.
Ereditata dal padre l'arte di costruire strumenti musicali, Adolphe iniziò presto a sperimentare nuove varianti di strumenti già esistenti, fino ad arrivare alla sua più grande invenzione brevettata a Parigi nel 1846 e cui diede il suo nome. Il brevetto includeva 14 varianti del modello base, raggruppate in due categorie da sette strumenti ciascuna (dal sopranino al contrabbasso).
Realizzato inizialmente in legno su modello del clarinetto, dell'oboe e del flauto, il sassofono entrò come disciplina al Conservatorio di Parigi nel 1857 e ad insegnarlo fu lo stesso Adolphe. In Italia entrò tra gli strumenti del Conservatorio di Bologna su suggerimento di Gioacchino Rossini.
Dall'alto del suo potenziale di espressività e duttilità, il sax ha attecchito nel tempo nei più diversi generi musicali, compresi quelli moderni.