#364 - 1 giugno 2025
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di martedi 30 settembre quando lascerà  il posto al numero 368. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
letteratura

San Francesco seconno noantri

Testo in lingua dell'urbe (romanesco)

Corte Papale e Regola

di Bartolomeo Rossetti

Disegni di Lucio Trojano


parte decima

La Corte Papale

A Roma chi faceva er su' dovere?,
de santità lì nun ce n'era tanta,
contrastaveno diavolo e acqua santa,
la ricchezza e la forza era ar potere.

Non tutti poi ci aveveno piacere
che 'sto frate facesse vita santa.
Diceveno: "Si questo non la pianta
a la fine ce vie' a rubba' er mestiere!"

Er Poverello, ner segui' er Vangelo
la povertà je la sbatteva in faccia,
e lui ci aveva sempre l'0cchi ar celo.

Così, senza di' gnente, l'accusava,
quer frate era pe' loro 'na minaccia,
co' la su' povertà li condannava.

Corte Papale e Regola

Concessione della Regola

Innocenzo, con tutti li prelati,
je concesse però l'approvazzione
de la Regola e co' sodisfazzione
Francesco ritornò coll'artri frati

a Assisi, tutti allegri, emozzionati.
E pe' la strada, data l' occasione,
cantaveno ogni tanto 'na canzone,
tutti in coro, perchè erano intonati,

Pe' strada se pijarono conforto
a Orte, e su la strada der ritorno,
fecero 'n' artra tappa a Rivotorto.

Restarono appartati tutto er giorno
a prega', ma de pane ereno a corto,
e s'annò pe' elemosina lì intorno.

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