NOTE SULLA
MEMORIA DEI GIORNI
-Marconi brevetta la radio: Il giovane Guglielmo Marconi inizia i primi esperimenti sulle onde elettromagnetiche nella villa paterna di Pontecchio (oggi frazione del comune di Sasso Marconi) ispirato agli studi del fisico Hertz.
La prima trasmissione telegrafica senza fili avviene dal suo laboratorio alla collina di fronte, dove si è posizionato il fratello Alfonso insieme con l’aiutante Marchi. Marconi trasmette il segnale che aziona il campanello al di là della collina e un colpo di fucile in aria lo avverte che l'esperimento è riuscito.
Il salto di qualità si ha con il suo trasferimento a Londra, dove il 2 luglio del 1897 gli viene riconosciuto il brevetto "Perfezionamenti nella trasmissione degli impulsi e dei segnali elettrici e negli apparecchi relativi".
Il traguardo successivo è la prima comunicazione transocenica, creando un collegamento dalla Cornovaglia all'isola canadese di Terranova, dall'altra parte dell'Atlantico, e dimostrando così che la curvatura terrestre non rappresenta un ostacolo alle trasmissioni radio. L'esperimento riesce il 12 dicembre 1901.
S'inaugura in quel momento l'era commerciale degli apparecchi radio, che lo stesso Marconi inizia a costruire in serie con la propria società, la Marconi Wireless Telegraph Company. Il nuovo dispositivo si rivela uno strumento prezioso per la sicurezza del trasporto marittimo, al punto che ogni nave ne viene dotata e l'addetto al funzionamento viene indicato con il nome di marconista, in onore dell'inventore del radiotelegrafo.
Il coronamento di questo successo è l'assegnazione del Nobel per la Fisica nel 1909, che riconosce a Marconi «il contributo dato allo sviluppo della telegrafia senza fili».
-Debutta la nuova Fiat 500: L’auto per tutti. Quando viene messa in commercio la nuova Fiat 500 si è nel pieno del boom economico che inizia a cambiare le abitudini di vita degli italiani, dal lavoro alla vita domestica, al tempo libero.
Ideata dall’ingegnere Dante Giacosa, si presenta come la diretta discendente della mitica Topolino degli anni Trenta, nel nome ma soprattutto nel prezzo abbastanza contenuto: 490.000 lire, che equivalgono a 13 stipendi di un operaio di quel tempo.
La fortuna del nuovo modello aumenta in particolare dopo l’uscita dei modelli decappottabili e più accessoriati, divenendo col tempo un simbolo del periodo di crescita economica che attraversa il Paese.
Nella versione storica, oggi considerata auto d’epoca, verrà prodotta fino agli anni Sessanta. Dal 2007 sarà messa in commercio una versione rivisitata in chiave moderna dalla casa automobilistica torinese.
-Ennio Morricone: Immaginare il cinema senza le sue musiche evocative è come ammirare una bella statua senza aver mai conosciuto la Pietà di Michelangelo. Compositore e direttore d'orchestra come pochi nella storia, per i musicisti di ogni genere e lingua è semplicemente "il Maestro".
Nato a Roma alla fine degli anni Venti, alle elementari si ritrova come compagno di classe un certo Sergio Leone, con il quale più tardi scrive un pezzo di storia del cinema, da Per un pugno di dollari (1964), primo capitolo della saga "spaghetti western", al gangster malinconico C'era una volta in America (1984).
Oltre a firmare le colonne sonore di più di cinquecento film, raccogliendo cinque nomination agli Oscar, porta le sue sinfonie in giro per il mondo, dimostrando uguale abilità come direttore d'orchestra. Di premi ne avrebbe meritati molti di più, in particolare l'Oscar che gli viene riconosciuto, per la prima volta, soltanto nel 2007, "alla carriera".
Insieme a questo mette in bacheca 9 David di Donatello, un Leone d'oro alla carriera nel 1995 e, primo italiano in assoluto, il Polar Music Prize dall'Accademia Reale svedese di musica, nel 2010. Nel 2013 cura le musiche de "La migliore offerta", thriller diretto da Giuseppe Tornatore, che gli vale il David per la "miglior colonna sonora".
Altro anno di trionfi è il 2016: porta a casa Golden Globe ed Oscar per la "miglior colonna sonora" del thriller The Hateful Eight (diretto da Tarantino); nello stesso anno gli viene assegnata la stella numero 2574 nella celebre "Hollywood Walk of Fame".
Muore a Roma il 6 luglio 2020 per le conseguenze di una caduta con rottura del femore.
-Collodi pubblica le prime storie di Pinocchio: Il personaggio più amato della letteratura per ragazzi nacque come risposta a un mutamento cruciale della società italiana e come occasione di guadagno per Carlo Lorenzini, in arte Collodi, che in quel periodo non se la passava tanto bene.
All'indomani del completamento dell'Unità d'Italia, una delle prime problematiche da affrontare era l'istruzione pubblica, alla luce del fatto che il 78% della popolazione risultava analfabeta, con punte massime in Sardegna (91%), Calabria e Sicilia (entrambe al 90%). Con la legge Coppino del 1877 si estese l'obbligo scolastico a tutti, portando l'istruzione elementare gratuita da due a tre anni (regolata dalla precedente legge Casati del 1859).
Il Collodi cercò di esprimere a modo suo la riluttanza di migliaia di bambini ad adempiere all'obbligo scolastico, dando vita a personaggi discoli e svogliati come Giannettino e Minuzzolo, che prepararono il terreno a un terzo destinato a grande fama. Spinto dagli editori, entusiasti per le sue storie, e dalla necessità di far fronte alle spese della vita, Collodi si mise a pensare a un nuovo soggetto.
Quando nel 1881 inviò i primi due capitoli alla redazione del Giornale per i bambini, supplemento del giovedì del quotidiano fiorentino Fanfulla, li presentò come «bambinata», sollecitando un sostanzioso pagamento affinché decidesse di portarla avanti. Pubblicate il 7 luglio con il titolo "La storia d'un burattino", le imprese di Pinocchio (termine toscano che sta per pinolo, seme commestibile del pino), conquistarono i piccoli lettori e non solo.
Senza avere in mente come proseguire il racconto e avendo preventivato inizialmente soltanto otto capitoli, l'autore continuò la serie fino al gennaio del 1883. A febbraio dello stesso anno, dopo aver rivisto la suddivisione in capitoli e completato il testo con le illustrazioni di Enrico Mazzanti, Collodi diede alle stampe il romanzo Le avventure di Pinocchio, per la casa editrice Paggi.
Il resto è storia più o meno recente di un personaggio, fonte inesauribile per scrittori, registi e disegnatori: dal film d'animazione della Disney (1940) al Pinocchio (2002) recitato da Roberto Benigni, passando per le varie versioni televisive e a fumetti.
-Vittorio De Sica: Nato a Sora (in provincia di Frosinone) e registrato all'anagrafe come Vittorio Domenico Stanislao Gaetano Sorano De Sica, con la carriera di attore, regista e sceneggiatore, fece del neorealismo cinematografico un modello universale riconosciuto in tutto il mondo e in ogni epoca. Mecenate di grandi dive, del calibro di Magnani e Loren (portate entrambe all'Oscar), fu il primo italiano a trionfare nell'ambita notte degli Academy Awards.
Formatosi nel teatro e con il cinema muto degli anni Venti, s'impose sulla scena come attore grazie alla commedia Gli uomini, che mascalzoni... del 1932, ricordata anche per la canzone "Parlami d'amore Mariù", portata al successo dallo stesso De Sica.
Quando negli anni Quaranta decise di mettersi dietro la cinepresa, non ci fu storia. Nel 1946 e nel 1948 sfornò i primi due di una lunga serie di capolavori, rispettivamente Sciuscià e Ladri di biciclette, premiati entrambi con l'Oscar come "miglior film straniero". Nel 1960 fece entrare Sophia Loren nel mito dei grandi di Hollywood con La Ciociara, che oltre all'Oscar come "migliore attrice protagonista" portò a casa i riconoscimenti più prestigiosi, dalla Palma d'oro a Cannes al David di Donatello.
L'ambita "statuetta" finì di nuovo tra le sue mani nel 1965 con Ieri, oggi, domani (con la coppia d'oro Mastroianni-Loren) e cinque anni dopo con Il giardino dei Finzi-Contini (tratto dall'omonimo romanzo di Giorgio Bassani).
Innamorato della lingua e della tradizione musicale partenopea, ne fu profondamente influenzato in molte pellicole, tra cui L'oro di Napoli e Matrimonio all'Italiana. La vita privata, e di riflesso quell'artistica, fu segnata dalla smodata passione per il gioco, che lo portò a dilapidare parte del proprio patrimonio.
Si spense in Francia (Neuilly-sur-Seine) il 13 novembre 1974 e le spoglie vennero tumulate nel cimitero monumentale del Verano a Roma.
-Giorgio De Chirico: Nativo di Volos, in Grecia, viene ricordato come l'ideatore e il maggiore rappresentante della pittura metafisica. Notevole anche la produzione di scrittore.
Figlio di un ingegnere italiano, impegnato a progettare la rete ferroviaria greca, completò gli studi sulla pittura tra il Politecnico di Atene e le Accademie di belle arti di Firenze e Monaco di Baviera. Il periodo clou della sua attività artistica si ebbe tra il 1909 e il 1919, quando gettò le basi per quella che venne in seguito definita pittura metafisica.
Celebri le figure dell'uomo-automa, che riprese dal personaggio di un dramma scritto dal fratello. Tra le opere più famose Ettore e Andromaca e Le misure inquietanti, entrambe del 1917.
Autore tra gli altri di trattati teorici, racconti e del romanzo L'Hebdomeros (Ebdomero), De Chirico si spense a Roma il 20 novembre del 1978. I suoi resti riposano in una cappella della chiesa di San Francesco a Ripa.
-Pablo Neruda: Cantore passionale e sensuale delle donne e più in generale dei sentimenti, è considerato un eroe nazionale dai Cileni e un autore tra i più influenti della letteratura latino americana contemporanea.
Nato a Parral, nel cuore del Cile, Ricardo Eliezer Neftalí Reyes Basoalto si guadagnò la fama di poeta del popolo per l'impegno civile e politico contro i regimi dittatoriali instauratisi nel suo paese e nel resto dell'America Latina, abbracciando il Comunismo. Ciò lo condannò all'esilio, durante il quale soggiornò anche in Italia, nell'isola di Capri.
Quest'ultima esperienza ispirò a Massimo Troisi il film Il postino (1994), diretto dal regista Michael Radford e sceneggiato sulla base del romanzo Il postino di Neruda di Antonio Skarmeta.
Le numerose raccolte di poesie, ispirate all'amore e ai colori e ai profumi della quotidianità, lo portarono nel 1971 a ricevere il Nobel per la Letteratura. Il 23 settembre di due anni dopo scomparve, a pochi giorni di distanza dall'ennesimo golpe militare nell'amato Cile.
-Gimondi vince il Tour de France: Si conclude la cinquantaduesima edizione del Tour de France, partita il 22 giugno per la prima volta da Colonia (Germania), per un percorso di 4.177 km in 22 tappe.
Alla sua prima partecipazione, l'italiano Felice Gimondi, futuro grande campione del ciclismo mondiale, vince la prestigiosa gara ciclistica francese davanti a Raymond Poulidor e Gianni Motta.
-Strage di via D'Amelio: Pochi minuti alle cinque del pomeriggio, una tremenda esplosione scuote l’intera città di Palermo. Arrivano i primi soccorsi in via D’Amelio e lo scenario è terrificante: un inferno di fiamme, morte e distruzione che divora i corpi ormai senza vita del giudice Paolo Borsellino, procuratore aggiunto della Repubblica di Palermo, e degli agenti della scorta (Claudio Traina, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli e Eddie Walter Cosina).
Un magistrato simbolo della lotta alla mafia è barbaramente ucciso davanti all'abitazione della madre, pochi mesi dopo l'assassinio dell'amico e collega Giovanni Falcone. Troppi lati oscuri - come la scomparsa dell'agenda rossa di Borsellino - allungano i tempi delle indagini e del processo che s'intreccerà con quello sulla presunta trattativa tra Stato e mafia, per cui si arriverà a parlare di "strage di Stato".
L'episodio segna uno spartiacque nella storia d'Italia ispirando un ampio movimento di lotta alla mafia che coinvolge soprattutto i giovani. Sul piano giudiziario nel 2008, grazie alle rivelazioni del pentito Gaspare Spatuzza, emergono le responsabilità del clan mafioso Brancaccio, dal quale lo stesso Spatuzza era stato incaricato di rubare la Fiat 126, imbottita di tritolo.
Parallelamente, un'altra indagine della Procura di Caltanissetta, relativa alla presunta trattativa Stato-Mafia, cerca di fare luce sui collegamenti tra questo filone e quello sulla strage di via D'Amelio, quest'ultima al centro di un quarto processo, avviato nel marzo del 2013.
-L’uomo sbarca sulla Luna: «Ha toccato». L’entusiastico annuncio del conduttore televisivo Tito Stagno comunica ai telespettatori che l’Apollo 11 ha toccato il suolo lunare alle 22,17, ora italiana.
Mentre l’inviato da Houston, Ruggero Orlando, riporta le reazioni di gioia nel quartier generale della Nasa, sullo schermo passano le immagini dell’astronauta Neil Armstrong, che, scesi lentamente i gradini della scaletta, tocca la superficie lunare e inizia una storica passeggiata.
È lui il primo uomo sulla Luna che saluta l’evento (seguito alla TV da 600 milioni di persone in tutto il mondo) con una frase entrata nella memoria di tutti: «Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un balzo da gigante per l'umanità.»
In quell'occasione anche Buzz Aldrin mette piede sul satellite terrestre, mentre il terzo astronauta, Michael Collins, rimane dentro il modulo di comando. L'ultimo a imitare la loro impresa è stato lo statunitense Eugene Cernan, con la missione Apollo 17 del 14 dicembre 1972.
Tra nuovi annunci di programmi, non solo statunitensi, di tornare sulla Luna, magari stabilmente, il 20 luglio 2019 tutti i media del mondo dedicano speciali a questo importante cinquantesimo anniversario.
-Matilde Serao: Tra le massime scrittrici di fine Ottocento e pioniera del giornalismo italiano, fondò e diresse (prima donna a farlo) un quotidiano, tuttora protagonista della sfera editoriale italiana.
Nata a Patrasso (Grecia) e morta a Napoli nel luglio del 1927, prese confidenza con la carta stampata, accompagnando il padre Francesco nella redazione de "Il Pungolo". Dopo le prime collaborazioni con il "Giornale di Napoli" e "Capitan Fracassa", nel 1891, insieme al marito Edoardo Scarfoglio entrò al "Corriere di Napoli".
Sostenitrice della libera informazione e di una rigorosa professionalità nel raccontare i fatti, con Scarfoglio diede vita nel 1891 a Il Mattino, destinato a diventare il più importante quotidiano del sud Italia. In quegli anni curò una popolare rubrica, I mosconi, che con sferzante ironia attaccava costumi e personaggi del proprio tempo.
Autrice di capolavori di narrativa, che denotano un marcato realismo e una profonda conoscenza della società, quali "Il ventre di Napoli" (1884), "La conquista di Roma" (1885) e "Vita e avventure di Riccardo Joanna" (1887) (definito da Croce "il romanzo del giornalismo italiano"), venne candidata al Nobel per la Letteratura nel 1926, poi assegnato a Grazia Deledda.
-Tragedia Andrea Doria: Partita con 1.134 passeggeri, martedì 17 luglio, dal porto di Genova e diretta a New York, il transatlantico Andrea Doria si trova ad affrontare un fitto banco di nebbia. A poca distanza, in direzione opposta, viaggia la MN Stockholm, un rompighiaccio svedese diretto a Goteborg.
Nonostante l'avvistamento sul radar e le comunicazioni tra i due equipaggi, alle 23,20 avviene un tremendo impatto con la nave svedese che sperona la Doria, provocando uno squarcio lungo quasi tutta la fiancata della nave.
L'SOS viene raccolto dal transatlantico francese Ile de France che porta in salvo quasi tutti i passeggeri e l'equipaggio, poco prima che la nave italiana affondi completamente. Quarantasei le vittime accertate tra i passeggeri più cinque uomini della Stockholm: questi sono i numeri di uno dei più gravi disastri marittimi della storia, che segna importanti cambiamenti nell'addestramento all'utilizzo del radar.
Processi e successivi studi faranno emergere l'inesperienza del terzo ufficiale al comando della rompighiaccio svedese, che non aveva saputo leggere correttamente la distanza tra le due navi sul radar.
Con l'Andrea Doria, considerata un gioiello dell'ingegneria navale, va a fondo un inestimabile patrimonio di dipinti, statue, ceramiche.
-Scoppia la Grande Guerra: Un mese dopo l’assassinio a Sarajevo dell'arciduca d'Austria Francesco Ferdinando e di sua moglie Sofia Chotek, per mano del rivoluzionario bosniaco Gavrilo Princip, l'Austria dichiara guerra alla Serbia.
Quella che inizialmente appare come una crisi isolata, si trasforma in poco tempo nel più grande e drammatico conflitto della storia, noto come Prima guerra mondiale. Vari fattori concorrono a far precipitare gli eventi: la forte ostilità tra Francia e Germania; la frenetica corsa agli armamenti tra il 1908 e il 1913; la rivalità tra le potenze colonialiste.
Sul campo si danno battaglia i grandi imperi centrali (Germania, Austria-Ungheria, Impero Ottomano e Bulgaria) e le potenze alleate (Francia, Regno Unito, Impero Russo, Serbia). Con queste ultime si allea a guerra in corso l'Italia, dopo un aspro dibattito interno tra interventisti e neutralisti che spaccherà in due l’opinione pubblica.
L'entrata in guerra avviene con il patto di Londra del 26 aprile 1915; un mese dopo iniziano i primi scontri sul versante alpino tra l'esercito italiano, guidato dal generale Luigi Cadorna, e quello austro-ungarico. Due anni più tardi, l'ingresso degli Stati Uniti fa definitivamente pendere le sorti del conflitto a favore delle potenze alleate.
La guerra termina l'11 novembre del 1918 con un bollettino spaventoso: oltre 9 milioni di vittime militari, circa 7 milioni di vittime civili provocate sia dagli scontri, sia dalle gravi carestie e malattie che ne derivarono.
Accanto alle morti e alle mutilazioni provocate dai nuovi armamenti ultramoderni (compaiono per la prima volta carri armati, lanciafiamme, mitragliatrici e gas tossici), vanno ricordati veri e propri crimini di guerra commessi nei confronti degli ebrei, degli armeni e del popolo belga.
-Prima donna italiana ministro: Il Presidente del Consiglio Giulio Andreotti nomina come ministro del Lavoro Tina Anselmi, insegnante ed ex sindacalista. È la prima donna a diventare ministro nella storia d'Italia.
Con un passato da giovanissima protagonista della Resistenza, l'Anselmi s'impegna molto presto in politica nelle fila della Democrazia Cristiana, arrivando nel 1959 al Consiglio nazionale. Entra in Parlamento nel 1968 e ci rimane per quasi vent'anni.
La famiglia e la donna sono al centro del suo impegno politico, che si traduce nella prima legge sulle pari opportunità (1977), grazie alla quale vengono abolite le discriminazioni esistenti in materia di lavoro e di salario tra i sessi.
Grandi meriti le vengono riconosciuti nell'essersi battuta a favore dei diritti delle donne sulla scena politica internazionale.
Più volte indicata come possibile candidata alla Presidenza della Repubblica, una delle sue ultime battaglie è quella contro la massoneria nell'ambito della commissione d'inchiesta sulla loggia P2.