Documenti di grande importanza culturale
Tornano a Timbuctu'
antichi manoscritti salvati dai jihadisti
a cura di Claudia Volonterio per "Africa"
È cominciata questa settimana un’importante operazione politico-culturale per far tornare in patria i celebri manoscritti di Timbuctù.
Questi preziosi oggetti storici erano stati messi in salvo e portati via dalla città quando era stata occupata dai militanti legati ad al-Qaida nel 2012, riporta l’Associated Press.
Fondamentale, tredici anni fa, era stato l’intervento dei custodi della biblioteca di Timbuctù, che avevano tempestivamente agito per evitare che un prezioso patrimonio dal valore inestimabile andasse completamente distrutto, a fronte dei quattromila manoscritti già disintegrati dai radicali islamici, secondo stime di esperti delle Nazioni Unite.
Per metterli in salvo i bibliotecari misero in atto degli stratagemmi semplici ma efficaci: i volumi vennero nascosti all’interno di sacchi di riso e portati fuori dalla città tramite carretti, barche e fuoristrada. Un’operazione che permise il salvataggio di oltre 27.000 volumi, molti dei quali datati al XIII secolo. Dichiarati Patrimonio Unesco dell’Umanità, questi manoscritti trattano temi di teologia, giurisprudenza islamica, astronomia, medicina, matematica, storia e geografia.
La prima fase di questa storica restituzione è iniziata lunedì con l’invio di un lotto comprendente oltre duecento casse, per un peso di più di cinque tonnellate. Ma è solo l’inizio.
Timbuctù oggi reclama il ritorno di tutti i suoi preziosi manoscritti, testimonianza dell’identità storica e intellettuale non solo della città, ma di tutto il Paese. “Ora abbiamo la responsabilità di proteggere, digitalizzare, studiare e valorizzare questi tesori affinché continuino a illuminare il Mali, l’Africa e il mondo,” ha commentato Bouréma Kansaye, ministro maliano dell’Istruzione Superiore.
Oltre a motivazioni di tipo identitario e culturale, il ritorno dei volumi è legato anche ad esigenze di conservazione, spiega AP. I
l clima umido di Bamako dove erano conservati in questi anni rappresenta un pericolo per il loro mantenimento, diversamente da Timbuctù, situata vicino al deserto con un clima secco, più adatta alla conservazione di pergamene e materiali antichi.