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Editoriale

Il dovere di essere sobri

di Dante Fasciolo

Amici di papale-papale, ben trovati.

La notizia di questa settimana è senza dubbio quella delle dimissioni di Benedetto XVI. È un fatto importante nella storia della Chiesa, ma anche nella storia della società mondiale. Noi non abbiamo voluto soffermarci molto, come stanno facendo tutti i giornali in questi giorni, sulle varie questioni legate al Vaticano, alla finanza, agli scontri che pure ci sono al suo interno; abbiamo invece voluto sottolineare due momenti importanti: quando fu eletto il Papa, e adesso che ha dato le dimissioni.

L’abbiamo fatto con una mia lettera personale, che io scrissi come letter@aperta al Papa appena fu nominato, e poi con una poesia scritta dal poeta Antonio Bruni, in questi giorni in cui il Papa si è dimesso. Pensiamo che essere sobri, in queste circostanze, sia un dovere per tutti i cittadini e per tutti i credenti soprattutto.

Poi vogliamo parlare di ambiente: ci sono almeno tre argomenti interessanti. Un accenno ai problemi della pesca, i nostri mari stanno per perdere quasi tutti i pesci; la pesca si fa sempre più aggressiva e naturalmente c’è bisogno di ricorrere a leggi forti, che impediscano il dissipare di questo immenso patrimonio alimentare a disposizione di tutti, non a disposizione di pochi. Si chiede alla Comunità Europea, almeno per quanto ci riguarda, di intervenire con un’adeguata legislazione. C’è poi il problema della sostenibilità: ci sono due articoli che riguardano questo delicato argomento, che indubbiamente ci farà da guida per i prossimi decenni. E poi c’è infine un riferimento al rumore che sempre più attanaglia le nostre città: il rumore delle automobili.

Per quanto riguarda la cultura e la società ci viene incontro un grande studioso, Bauman, che ci indica, dall'alto della sua esperienza e dei suoi studi, quelli che dovrebbero essere i comportamenti per i prossimi anni, se, naturalmente, vogliamo che questa terra e questa nostra vita su questa Terra possa continuare con decenza.

Infine, parliamo di cinema. Iniziamo da questa settimana una serie di interviste ai registi o agli autori o agli sceneggiatori che si occupano di cinema indipendente italiano, quel cinema cioè che, come dice il nome della nostra rubrica, non andrà “Mai su questi schermi”. È, naturalmente, una perifrasi per sottolineare che a questo cinema indipendente è riservata solo la partecipazione ai festival. Crediamo che questo sia un danno, per la cultura, per il cinema, per la società in generale, e sicuramente potrà trovare sviluppo se riuscirà ad essere più attenta ai problemi della cultura. Perché il cinema, come sappiamo, è cultura.

Buona lettura a tutti.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)