Ambiente
Pesci addio
“Rimodulare” la Pesca
Rischiamo davvero che molto presto i pesci scompaiano dai nostri oceani
a meno che si metta un freno alle spietate flotte di pescherecci!
Il Parlamento Europeo è chiamato ad occuparsi con coraggioso della pesca con provvedimenti capaci di salvare i nostri mari e i nostri oceani.
Molti parlamentari europei sostengono questo storico accordo che metterebbe fine a questo insostenibile sfruttamento. Purtroppo – lo denuncia la Comunity Avaaz che invita a sottoscrivere un appello - alcuni paesi, legati ai potenti interessi dell’industria della pesca (primi fra tutti la Francia e la Spagna), stanno facendo pressione sugli indecisi affinché votino contro o si astengano. E l’appello tende a dare un forte sostegno pubblico ad un provvedimento capace di sostenere che sia la scienza, e non l’avidità, a determinare il destino dei nostri pesci.
Lo sfruttamento eccessivo dei mari ha già spazzato via il 90% dei più grandi predatori acquatici del mondo tra cui tonni, squali e merluzzi. La politica europea sulla pesca si è rivelata un enorme fallimento e ha contribuito al collasso: l’88% dei mari europei è sfruttato oltre le sue capacità. Di conseguenza gli enormi pescherecci hanno cominciato a spingersi ancor più lontano, depredando i mari dall’Africa al Pacifico.
La posta in giocO È altissima: Cambiare la politica europea
Passare da un provvedimento che ruota attorno alla contrattazione delle quote nazionali a una legge basata sulla scienza e sulla sostenibilità ambientale a lungo termine, può contribuire e restituire oceani “in buona salute” a tutto il pianeta.
Si ha l’impressione che allo stato delle cose non solo i membri del Parlamento francesi e spagnoli stanno cercando di far fallire l’accordo, ma la stessa votazione potrebbe essere sepolta da una valanga di altre proposte e alcuni parlamentari potrebbero inoltre astenersi solo perché non sono a conoscenza di questa tragica situazione.
Un intervento di carattere popolare potrebbe bene affiancare Il Comitato europeo sulla pesca che ha già aderito al sostegno di un innovativo provvedimento. Dunque, Ora tocca ai cittadini dare una grande spinta, inviando subito un messaggio urgente ai membri-chiave del Parlamento europeo: http://www.avaaz.org/it/eu_save_our_fish_a/?bMKQYab&v=21641
“Abbiamo già lottato e vinto per i nostri oceani, - affermano i membri di Avaaz, Jamie, Alex, Lisa, Ari, Iain, Ricken, Maria Paz, Luis e tutto il team - siamo stati l’ago della bilancia nella decisione da parte dei governi inglese e australiano di creare le due più estese aree marine protette del mondo. C’è però ancora molta strada da fare e ora la nostra battaglia si svolge qui in Europa, una delle zone dove la pesca è più intensiva e dove si consuma la maggior quantità di pesce nel mondo. Assicuriamoci di vincere questa battaglia!”
APPROFONDIMENTI
Oceani, 18 giugno 2012 - Proposte per Rio+20
(UNRIC)
http://www.unric.org/it/rio20/28158-oceani18-giugno-2012
Pesca e sovrappesca: i fondi UE distruggono mari e posti di lavoro?
(Euronews)
http://it.euronews.com/2012/12/13/pesca-e-sovrappesca-i-fondi-ue-distruggono-mari-e-posti-di-lavoro/
Greenpeace: “Abbiamo finito anche le sardine, pesce azzurro al collasso”
(HuffingtonPost)
http://www.huffingtonpost.it/2012/09/28/greenpeace-pesce-azzurro_n_1922094.html
2013: un anno decisivo per la riforma della politica della pesca
(Commissione Europea)
http://ec.europa.eu/information_society/newsroom/cf/mare/itemdetail.cfm?item_id=9310&subweb=343&lang=it
Per salvare la pesca fermiamo «l'overfishing»
(Il Corriere della Sera)
http://www.corriere.it/ambiente/12_agosto_24/fermare-overfishing-per-salvare-pesca_92b4cc84-edd7-11e1-9207-e71b224daf2a.shtml
