Galleria Faber - Roma
A proposito di kokocinski
di Luigi Capano
L’umanità ferita di Kokocinski appesa alle quinte oscure e terrigne di un circo grottesco e attonito, appare come frammento visivo di un canto primordiale, un canto di nostalgia...
L’umanità ferita di Kokocinski appesa alle quinte oscure e terrigne di un circo grottesco e attonito, appare come frammento visivo di un canto primordiale, un canto di nostalgia...
...un itinerario di fede che riscopre con il Giubileo sentieri sopiti o dimenticati, forse sfumati nelle pieghe delle vita convulsa che trascina i nostri giorni.
...un irregolare itinerario artistico vissuto tra la frenesia innovativa delle avanguardie novecentesche e il pressante richiamo ai canoni della tradizione figurativa europea
L’evento internazionale si articolerà in tre sezioni: Pittura, Scultura e Fotografia e sarà aperto ad artisti di arte contemporanea che ne vorranno far parte, la cui ricerca sarà incentrata sul concetto di Bellezza inteso come contatto con l’Assoluto.
...cromatismi magmatici dove concrescono confuse entità zoomorfiche e dove il momento dinamico del processo ideativo appare marcato dalla indicazione vettoriale delle linee di forza.
Attraverso la mostra del maestro Enrico Benaglia e due conferenze, dove interverranno professori dell'Università La Sapienza, si rifletterà sulla costante interazione tra Arte e scienza.
Con il sorriso di sempre, s’affaccia da protagonista, per annunciare ed introdurci nel panorama variegato della sua produzione pittorica.
Obiettivo è quello di abbinare l’ancestrale funzione rituale dell’arte ad un altro rito importante, che si svolge giornalmente in ogni città italiana: l’atto del bere una tazzina di caffè come momento di socialità vissuta nello spazio conviviale.
un’atmosfera fatta di colori in movimento. Si vorrebbe sospettare con azzardo che quelle da questa siano generate: Il vento della creazione soffia dove vuole.
Grande conoscitore del linguaggio pubblicitario e delle regole della comunicazione, Devalle è stato un attento interprete dell’attualità , cogliendone le contraddizioni.
Grande interesse ha suscitato la mostra “Sweet Death†(Premio Internazionale della Stampa) allestita presso il Padiglione Guademalteco, ispirata dalle coloratissime e variopinte tombe del cimitero di Chichicastenango, eco di lontani riti maya, “Dolce Morte†appunto, laddove le decorazioni cromatiche servivano per illuminare e dimenticare la visione buia e tetra della morte.
...quattro nuclei artistici differenti ma complementari - un ponte immaginario tra la grande scultura dell'Africa nera carica di forza, che ci riporta alle origini, e l'arte contemporanea africana ed occidentale.
Disegni, bozzetti, modellini, opere materiche e tratti d’autore · sono l'ultima ricerca delle due artiste i e rappresentano una notevole sintesi tra idea, forma, colore e composizione, tutt'uno in piccolo o piccolissimo formato, una sfida e un piacere di creare ispirandosi ai canoni classici.
Le sue composizioni sono l'immagine drammatica di un infinito conflitto che vede l'essere umano aggredito, lacerato, traumatizzato da meccanismi "mostruoso" della nostra civiltà della tecnica, dei consumi, delle violente programmazioni.
Colline e città antiche, pianure e boschi, campi coltivati e cieli, paesaggi densi di segni e di materia che diventano la traccia del trascorrere del tempo sulla terra.
...a Dasà , lo era ancora di più forestiero per la sua arguzia e per il gusto di parlare in versi, con la rima. Il suo amore per l’espressione artistica passava dalla poesia alla scultura.
forme ed espressioni artistiche diverse, nell’intreccio di un dialogo ricco di suggestioni e di rimandi al tema di EXPO 2015
testimonianza di straordinaria intensità ed efficacia, tanto da conferire alla «bellezza violata» di queste opere e alle immagini del martirio subito il valore di denuncia non solamente dell’orrore della Grande Guerra ma delle guerre.
L'originalità e il pensiero indipendente sono alla base della sua innovazione creativa così limpida e poetica e trae origine da un impulso, un istinto.
L’eleganza e la sensualità di due corpi in movimento nell’attrarsi e respingersi vicendevolmente al ritmo di una melodia dal sapore popolare e allo stesso tempo raffinato prendono forma e vita.
È qui drammaticamente annunciato come il futuro dell’uomo sarà segnato dall'ineluttabilità della violenza, dalla tragica presenza di continui conflitti, di lotte fratricide.
Per Panico tutto è naturale: gli operai che lui raffigura non sono rugosi, brutti come certa morale li vuole, ma sono persone come noi con il proprio dolore dentro e non abbrutiti come una certa scuola pseudorealista ce li fa vedere.
L’irruzione della dimensione del tempo sembra trasfondersi nella metafora della corsa verso l’ignoto di questi ciclisti sfreccianti sull’onda dell’emozione. Alluso dal bianco dello sfondo, questo spazio-tempo è privo di qualsiasi elemento descrittivo e ambientale.
...lo srotolarsi di una trama, sottilissimo refe che riannoda madri protettive e giochi di ragazzi, tenerezze e incanti involati in un caleidoscopio di colori, ritratti che traspirano sapienza pittorica, timidezze dei paesaggi al femminile tra camouflage e sinuosità .
È un viaggio attraverso le suggestioni e la coesistenza di luci e colori della natura e il titolo dell'esposizione “La bellezza ritrovataâ€, bene riassume l'impegno dell'artista.