#151 - 14 marzo 2016
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N 354 GIOVEDI' 1 AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c' la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Arte

Dorothy Circus Gallery - Roma

Ron English: Sugar High

Di Luigi Capano

La domenica sera seguo volentieri, quando mi è possibile, la nota trasmissione televisiva Che tempo che fa condotta con garbo e salottiera eleganza dallo smaliziato Fabio Fazio, che ha esordito, una decina di giorni fa, con un’intervista a Flavio Caroli, professore di storia dell’arte al Politecnico di Milano e più volte ospite del programma.

Ron English: Sugar HighRon English: Sugar High

Si è parlato della cosiddetta Street Art, una forma di arte urbana tra le più diffuse, variante epigonale della Pop Art ovvero - addentrandoci ancora più in là nel tempo - del coloratissimo muralismo messicano dei primi decenni del novecento che acquisì notorietà universale accentuando la valenza pubblica e sociale della produzione artistica: si pensi – per restare nel clima nostrale - al Manifesto della pittura murale di Mario Sironi, redatto nel 1933.
Il professor Caroli ha evidenziato l’aspetto effimero e impermalente dell’arte di strada, soggetta all’usura come tutto ciò che asseconda, con rassegnata noncuranza, i ritmi della vita. Appena qualche giorno addietro avevo osservato con perplessa curiosità, affisse sulle pareti di velluto rosso cinabro della Dorothy Circus Gallery (Via dei Pettinari 76, Roma), alcuni quadri di Ron English (Dallas, 1959), esponente di spicco della street art statunitense ed acclamato emulo di Andy Warhol.

Ron English: Sugar HighRon English: Sugar High

Sugar High, questo il nome della mostra visibile fino al 31 marzo, presenta le caratteristiche tipiche della corrente, ormai in buona parte codificata, in cui si va svolgendo la ricerca estetica di Ron English:serialità straniante, sincretismo di generi (dal fumetto ai classici dell’arte, ai pupazzi mutuati dai cartoni animati) e di tecniche, come nella serie della mascotte “Mc Supersized”: serie composta di tredici opere, esposte in mostra, realizzate mediante serigrafie su tela con aggiunta di spray e acrilico.
Si direbbe che una laboriosa componente concettuale sottenda e dominile opere esposte in questa originale galleria romana, così da farne apparire la definitiva realizzazione concreta come una sorta di superfetazione del pensiero.

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