Giornalista, scrittore, autore-regista cine-televisivo. Esperienza pluridecennale a Rai Uno. Ha pubblicato libri di testimonianze, saggi, esperienze e collane di volumi d’arte. Collaboratore di alcuni quotidiani nazionali, ha diretto agenzie stampa e testate di vario tipo. Si occupa di Ambiente, natura, Spiritualità, Arte, fotografia. Dirige il settimanale online papale-papale.it (dantefasciolo@gmail.com).
Il Monte Lussari oltre alle bellezze naturali che lo caratterizzano, deve la sua fama soprattutto al suo Santuario amato e visitato dai popoli dei tre confini che lo circondano: sloveno, austriaco e italiano.
Mostra promossa dall'Associazione Culturale "La Rosa dei Venti"
di Dante Fasciolo
Grande interesse ha suscitato la mostra “Sweet Death” (Premio Internazionale della Stampa) allestita presso il Padiglione Guademalteco, ispirata dalle coloratissime e variopinte tombe del cimitero di Chichicastenango, eco di lontani riti maya, “Dolce Morte” appunto, laddove le decorazioni cromatiche servivano per illuminare e dimenticare la visione buia e tetra della morte.
L’Eremo di San Girolamo circondato dal verde del Monte Fogliano, si trova nel bel mezzo della Riserva del Lago di Vico. Alberi e acqua i due elementi dai quali gli eremiti non hanno mai voluto privarsi.
Nel punto dove, fra il verde chiaro degli ulivi e quello più cupo dei cipressi, biancheggia il Santuario e dove il monte sembra protendersi sul lago quasi a contemplarne la severa bellezza,
I "Parchi dello Spirito" così come le "Oasi dello Spirito",
nasceranno dove uno o più luoghi testimoni di spiritualità,
storia, espressioni artistiche, hanno convissuto e convivono ancora
con aspetti naturalistici e d'ambiente.
...lo srotolarsi di una trama, sottilissimo refe
che riannoda madri protettive e giochi di ragazzi, tenerezze e incanti involati in un caleidoscopio di colori, ritratti che traspirano sapienza pittorica, timidezze dei paesaggi al femminile tra camouflage e sinuosità.
La basilica (1170-1200) è un gioiello romanico, gotico e pisano. Arabesco visibile sia nella facciata e nell'interno, entrambi segnati da fasce bicolori. Le arcate romaniche ritmano le tre navate e la volta a crociera.
La fondazione del complesso della Certosa di San Giacomo risale alla seconda metà del ‘300, come testimonia il pregevole affresco che sormonta il portale di accesso alla chiesa, databile al 1371 circa.
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