#136 - 5 ottobre 2015
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di martedi 30 settembre quando lascerà  il posto al numero 368. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Editoriale

La ruspa

di Dante Fasciolo

Forse sto per descrivere astratta poesia
per essere ammesso nel racconto della realtà.
C’è un alloggio spartano per tutti,
e una mensa dove si mischiano saperi e sapori;
un lungo tavolo dove si leggono libri e giornali
e dove si svolgono lezioni per imparare l’italiano;
c’è l’infermeria per curarsi
perché la salute è un diritto per tutti;
c’è anche una piccola piazza dove si suona e si canta,
note che avvolgono il cuore e parole di speranza.
Ci sono infine gli scogli duri e protettivi
dove si sosta per meditare e sognare,
e sotto, le onde del mare che con riverenza
affermano di non dividere, ma unire le sponde delle nazioni.

C’è tutto questo a Ventimiglia…anzi c’era…
una ruspa guidata dai seminatori d’odio
ha raso al suolo ogni cosa, imperterrita e beffarda
e quegli scogli inutilmente hanno gridato a lungo giustizia.
Distruzione totale per cancellare ogni segno,
ma l’amicizia nata tra i clandestini, i fuggiaschi
e i numerosi giovani italiani che con loro hanno condiviso
con forte solidarietà i giorni difficili,
tutto ciò che è stato edificato nelle coscienze più mature
vince sulle ruspe e vince contro i seminatori di paura.

Poche persone in più ora vagano disperse sul territorio,
non vedere e non pensare non risolve i problemi,
e forse è tempo di mettervi mano decisamente,
e prepararsi di fronte allo stato attuale
ancor più su ciò che è annunciato:
l’ufficio internazionale dei rifugiati non sbaglia
entro il dicembre del prossimo anno
arriveranno in Europa un milione e mezzo di persone,
e non ci sarà ruspa che tenga.

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