Editoriale

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di Dante Fasciolo

Amici di papale-papale, ben trovati. Questa settimana vi voglio parlare del Festival del Cinema Africano, Asiatico e Sud Americano. Si tratta di una rassegna che va avanti da qualche anno, che porta alla ribalta autori più o meno noti con storie di questi paesi. Non concedono nulla all'ovvio ed anzi costringono in un certo qual modo a rivedere la filmografia che narra le nostre storie.

Per la fotografia vi voglio segnalare che in un nuovo spazio organizzato dal Parco della Musica di Roma c'è una grande mostra di Life, la rivista che ha fatto della fotografia la cifra per i propri lettori e che presenta le fotografie dei grandi autori e dei grandi fotografi di tutto il mondo che hanno narrato la storia di questo continente, non solo la storia civile e sociale, ma anche la storia della fotografia mondiale.

Per quanto riguarda l'arte c'è un'iniziativa al centro San Fedele di Milano, diretta dal direttore dell'asta che esaminando alcune grandi opere artistiche del passato cerca di approfondirne le prerogative, le iniziative, ciò che è sotterraneo in questa espressione d'arte e fa un raffronto anche con alcune caratteristiche della storia contemporanea.

Parlando di cibo vi abbiamo già detto in passato di questa associazione abruzzese che si chiama Cibandi, Cibi No-Strani, nel senso che sono nostrani ma non sono strani in quanto sono originali. È un'associazione che si batte per difendere la qualità dei prodotti agricoli, dei prodotti alimentari, in un tempo in cui la grande distribuzione la fa da padrona e la qualità è molto scaduta, è un'opera meritoria quella di affrontare il problema del recupero dei grandi sapori e anche della grande cultura che si cela dietro l'alimentazione.

Parlando sempre dell'Abruzzo vi voglio segnalare un magnifico libro: i Paesi della Domenica, si riferisce anche ad una trasmissione televisiva della RAI in cui si portano a conoscenza alcune realtà di piccoli paesi trascurati dai circuiti turistici ma che invece meriterebbero un'attenzione diversa perché serbano al loro interno non solo caratteristiche ambientali e paesaggistiche ed architettoniche, ma anche piccoli scrigni d'arte.

Infine vi voglio portare a visitare un'oasi dello spirito, cioè il santuario di Santa Maria a Monte Senario nell'Appennino toscano, in particolare fiorentino. È un'abbazia che serba una grande storia e che, nonostante i rimaneggiamenti nei secoli, mantiene delle caratteristiche architettoniche di tutto rispetto. Inoltre ha all'interno parecchie opere d'arte degne di attenzione.

Bene, non vi porto via altro tempo, vi auguro una buona lettura e un arrivederci alla settimana prossima.