Teatro Eliseo - Roma
La pazza della porta accanto
di Eva Mari
La pazza della porta accanto vuole essere un omaggio alla figura di una donna dalla straordinaria parabola artistica e umana, ai suoi versi dalla forte componente mistica.
La pazza della porta accanto vuole essere un omaggio alla figura di una donna dalla straordinaria parabola artistica e umana, ai suoi versi dalla forte componente mistica.
Quando un’opera di tale portata giunge in bocca ad una donna così avvezza allo studio delle tre cantiche, allora si aprono davvero scenari imprevedibili. I versi sono recitati, ma soprattutto spiegati e interpretati, in base al contesto storico e alla cultura del tempo di Dante e, nel contempo, rivisitati alla luce della nostra sensibilità .
Certo, una coppia borghese può essere teatrino di tutti i vizi borghesi: ostentazione di ricchezze, rapporti utilitaristici, rivendicazione dei diritti di figli .... Per non parlare delle menzogne, i sotterfugi, i tradimenti e tutte le complicazioni che ne conseguono.
...è l’appuntamento italiano più solido, più specializzato, più diversificato e più esteso in tema di drammaturgia contemporanea inglese prontamente tradotta e convertita in reading, mise en espace e spettacoli con attori e registi di casa nostra.
Gli spettatori suggeriscono i temi delle improvvisazioni e votano ogni sfida decretando a fine serata il vincitore.
Per la finalissima...e si prevedono scintillanti performance.
... un teatro che lascia traccia soltanto nei cuori, rapportandosi ai luoghi come un ospite rispettoso, per poi proseguire il proprio viaggio.
In questi tempi di profonda crisi spirituale e culturale, di consensi predeterminati, di lobby di potere spietate, un gruppo di giovani artisti vuole percorrere una nuova
è una commedia dal ritmo incalzante e appassionante, con gag, equivoci e tante risate.
...e la loro storia è la storia, purtroppo sempre attuale, di coloro che non hanno voce, spazio, rispetto, e sui destini dei quali cammina con passo marziale la Storia con la S maiuscola.
La storia, ispirata alla fiaba originale del 1743 di Marie Leprince Beaumont, racconta l'Amore per una bellissima ragazza da parte di una creatura, trasformata da un potente incantesimo in un essere metà uomo e metà bestia.
Si tratta di una sorta di processo, ambientato in un'ipotetica aula di tribunale, in cui si discuterà la causa intentata contro il “computer†da parte di una vittima. Lo stesso computer sederà sul banco degli imputati e due giovanissimi attori fungeranno da Pubblico Ministero e Avvocato della Difesa.
Storia di un incontro, quello tra una ragazza del tutto “contemporaneaâ€, Margherita, e una creatura alata che la giovane, finita fuori strada in seguito a un incidente stradale, crede essere un alieno venuto dallo Spazio a salvarla.
Porcile è un dramma in undici episodi che Pasolini ha scritto nel 1966 e che poi, nel 1969, ha trasposto nel film omonimo per raccontare l'impossibilità di vivere secondo le proprie coordinate, i propri istinti, preservando l'intima natura di se stessi dal mondo cannibale.
Il Comune di Velletri, tramite l'assessorato alla Cultura e alla Commissione Pari Opportunità , e Regione Lazio, attraverso un bando regionale, indicono un concorso teatrale a premi sul tema del "Femminicidio".
Che succederebbe se, tornando a casa dopo una serata a teatro, trovaste il vostro appartamento completamente vuoto, svaligiato da ladri che non hanno lasciato né un interruttore, né un rubinetto, né la moquette sul pavimento?
Una maratona di quindici corti teatrali degli autori CeNDIC, letti dalle compagnie operanti in nove teatri della provincia italiana, a partire dalla seconda metà di gennaio fino alla fine di febbraio.
Il ballo, pubblicato con grande successo nel 1930, è uno dei racconti più crudeli e affascinanti di Irène Némirovsky, brillante scrittrice di cui recentemente si è riscoperto lo straordinario valore.
Uno degli spettacoli di maggior successo della passata stagione teatrale, sarà in scena al Teatro della Cometa dal 14 al 31 gennaio: Vita, Morte e Miracoli... viste dai palchi e dalla platea, fanno davvero ridere. È quello il miracolo.
La vita, l’amore, le passioni e soprattutto l'indimenticabile voce di Edith Piaf verranno raccontate e vissute sul palcoscenico del Teatro Libero di Milano, grazie alla suggestiva voce di Sarah Biacchi.
Tempi incalzanti e un perfetto meccanismo a orologeria travolgeranno gli spettatori in un vortice inarrestabile di emozioni e umorismo.
Un’ora e venti incalzante, fatta di risate eleganti, di ironia intelligente che spinge a riflettere e quattro attrici favolosamente diverse una dall’altra!
Il rapporto fra i personaggi si sviluppa e i due imparano a conoscersi, diventano indispensabili l’uno all’altro, in un continuo gioco in bilico fra confessioni e reticenze.
Lo spettacolo - un vero e proprio convegno teatralizzato - è stato particolarmente seguito dal pubblico che ha apprezzato, oltre allo spettacolo, la partecipazione degli esperti ai quali sono state rivolte numerose domande.
Qualcosa c’è…eppure è assente allo stesso tempo. La difficoltà di visualizzare, capire, definire un qualcosa che molto spesso si nasconde dietro a ciò che chiamiamo amore, ma che sovente non ha nulla a che vedere con quel sentimento…forse.
Un mondo molto particolare abitato da “Marziani†che si muovono con agilità e scaltrezza tra ipocrisia, inganni, tradimenti, ricatti, compromessi…fine ultimo sesso e denaro. Poteva mancare un morto, no di certo…il peperoncino nel minestrone…e poi ecco Peppe…Peppe!? E chi è…? .
Non c’è New York, non ci sono tele stese in terra, non c’è Peggy Guggenheim, non c’è lo stuolo degli Irascibili né pennelli vorticanti, ma Pollock sì. Lui c’è.