Ambiente
Hortus Urbis – Roma
Imparare facendo l’orto
Hortus Urbis non è solo un orto-giardino che ospita antiche piante romane, a due passi dalla via Appia Antica, méta di università di tutto il mondo e di turisti. Resta prima di tutto un luogo nato grazie ai cittadini che scommettono sul recupero di aree abbandonate. Per questo è al tempo stesso uno spazio di socialità, frequentato dalle persone del quartiere per il sul forno in terra cruda, una casa per il baratto dei semi e soprattutto una scuola del saper fare insieme: con la primavera ricominciano infatti i corsi autogestiti di orticultura e giardinaggio, acquerello, cesteria, cucina, potature freeclimbing, riconoscimento di piante spontanee. Per i più piccoli ci sono appuntamenti di imparare facendo dedicati a riciclo, compostaggio, acquerello, disegno, creatività, bicicletta, biodiversità, teatro, lettura e scrittura, in particolare per le scuole visite guidate, laboratori tematici, progetti di adozione di aiuole o piante antiche.
Silvia De Luca ci annuncia il ritorno della primavera e che porta con se le novità dell’Hortus Urbis, l’orto didattico antico romano nato dal progetto sperimentale sullo spazio pubblico e la biodiversità di Zappata Romana e del Parco dell’Appia Antica, dedicato ai bambini romani e non solo. Sono riprese, infatti, le attività al pubblico con i laboratori domenicali all’aria aperta, che proseguiranno per tutta la stagione e con la“Festa di Primavera” ha inizio il secondo compleanno dell’orto avviato grazie al contributo corale e generoso di tante realtà (orti e giardini condivisi romani, di Eutorto e degli Orti Urbani Garbatella) che hanno in comune l’essersi “rimboccate le maniche” per recuperare aree abbandonate a Roma per restituirle all’uso di tutta la cittadinanza.
L’Hortus Urbis (www.hortusurbis.it) è un orto-giardino lungo l’antico Almone a due passi dalla via Appia Antica, la Regina Viarum. Il progetto è inedito per il tema scelto, l’orto antico romano con vocazione didattica, ospitando varietà di piante selezionate fra quelle citate da Columella, Plinio il Vecchio, Catone, Virgilio e le scoperte degli scavi di Pompei e l’iconografia antica.
Già nei due anni passati l’Hortus Urbis è stato méta di università francesi e statunitensi, turisti e curiosi europei, americani e orientali accanto alle migliaia di bambini romani e alle loro famiglie. La domanda di natura, è appena il caso di ricordarlo, è stata alla base dell’imponente incremento di orti condivisi nel comune di Roma che ha visto nel 2013 un incremento del 50 per cento portando Zappata Romana a mappare on-line oltre 160 realtà urbane. L’Hortus Urbis si pone già a partire dal 2014 come meta romana di un turismo critico, che potrebbe interessare tutti gli orti e giardini condivisi romani, in vista dell’Expo 2015 che riguarda il tema di come “nutrire il pianeta”, dal Food all’orticultura che sono temi sono di casa negli orti cittadini.
Sabato 29 marzo si avvierà il corso di“Giardinaggio e orticultura: dalla teoria alla pratica”, tenuto da un esperto di orticoltura naturale e verde ornamentale. Il corso si articolerà in quattro appuntamenti, ognuno sia con una parte teorica che pratica, che tratteranno di terreno, semine, consociazioni, trapianti, malattie e difese, raccolta, espianto e riproduzione. Al fine di facilitare la partecipazione a tutti durante le ore di lezione sarà attivato su richiesta un babysitting per i bambini che accompagneranno i loro genitori.
Oltre ai laboratori domenicali per bambini e famiglie proseguiranno nei mesi di aprile, maggio e giugno i corsi di acquerello nell’orto, cesteria, cucina, potature, potature freeclimbing, riconoscimento di piante spontanee.
L’Hortus Urbis per altro non prende sovvenzioni pubbliche per garantirsi una maggiore autonomia, quest’anno è stata avviata una raccolta fondi per accrescere e migliorare le attività e il numero di piante attraverso (tutte le informazioni per aderire sono su hortusurbis.it).
Intanto prosegue il programma “Scambiate la giacca con una zappa!” in cui l’orto e le attività di giardinaggio sono il teatro per lo sviluppo del lavoro di squadra per le aziende che vogliono partecipare al progetto Hortus Urbis e attivarsi concretamente nella salvaguardia del territorio. Prassi diffusa nei paesi anglosassoni che consente di “scappare” dall’ufficio per fare team building.
L’attenzione al quartiere viene data con l‘apertura del forno in terra cruda dell’orto per tutti coloro che vogliano utilizzarlo per cuocere il proprio pane e altri alimenti di propria produzione, una sorta di “forno popolare di quartiere” e da bandi indirizzati alle associazioni del territorio per proporre attività da svolgere all’orto. Tra le novità del 2014: le attività collettive di lavoro all’orto aperte a tutti, esperti o meno, che hanno voglia di sporcarsi le mani, imparare facendo e conoscere altre persone. L’appuntamento è il primo sabato di ogni mese.
L’Hortus Urbis anche nel 2014 vuole dunque essere un posto privilegiato per i bambini con proposte di attività all’aria aperta che intersecano storia e natura. Tra le attività previste per i più piccoli, oltre al giardinaggio vi saranno laboratori: per dipingere con la terra e con le piante tintorie; di teatro, storytelling, lettura e scrittura; di acquarello, riciclo, compostaggio, disegno, creatività, bicicletta. biodiversità; di cucina o del gusto; o semplicemente per arrampicarsi sugli alberi. A questi corsi contribuiranno numerose associazioni ed esperti: Associazione Ersilio M., Ecologistica Srl, Eu’s, il Servizio Educazione del Parco dell’Appia Antica, Semi di Carta, studioArturo, esperti di giardinaggio, botanica.
Quest’anno sarà potenziata l’ospitalità per le attività delle scuole che consentirà loro di sostenere e partecipare al progetto Hortus Urbis attraverso diverse formule che vanno da visite guidate, ai laboratori tematici o all’adozione di aiuole o piante antiche.