Piccoli grandi musei italiani
"una cosa bella è una gioia per sempre" John Keats
Velletri (Roma)
Museo Geopaleontologico e preistorico
di Alessandro Gentili
Collocato nell'ala sud-est del Palazzo Comunale, condivide con il museo archeologico “O. Nardini” l'ampio e lu minoso ingresso, la biglietteria e la sala accoglienza. Il percorso è articolato su due livelli (per una superficie di circa cinquecento metri quadrati) e in cinque sezioni attraverso cui è possibile seguire i principali eventi che hanno caratterizzato la storia più remota del territorio dei Colli Albani, le trasformazioni che il paesaggio, il mondo animale e vegetale hanno subito per arrivare a come oggi noi li osserviamo e li viviamo. Rivolto ad un pubblico eterogeneo, diverso per età, lingua, formazione e cultura, questo museo utilizza vari strumenti comunicativi, affiancando ai materiali esposti e ai classici pannelli descrittivi italiano/inglese ricostruzioni, exhibits, "pannelli cassettonati", filmati e scenografiche ambientazioni.
Il Museo vuole favorire nel visitatore l’uso combinato di tutti i sensi percettivi: egli può vedere, ascoltare, e toccare, coinvolto e soprattutto incuriosito da un’ esperienza da ricordare e raccontare, che si spera susciti in lui interessi più profondi da coltivare poi in altre sedi. Si predilige in verità il senso tattile, sia per dar modo anche ai visitatori non vedenti di effettuare un viaggio attraverso le origini del territorio, sia per lasciare a ciascuno il ricordo di un museo “sperimentato” e non “subìto”. In un allestimento marcatamente didattico come quello proposto, che ove possibile favorisce l’interattività con il visitatore, argomenti molto complessi sono spiegati con la presentazione dei materiali paleontologici e archeologici, con un apparato esplicativo-fotografico particolarmente ricco che illustra le varie attività sul campo (ricognizioni, analisi degli affioramenti geologici, scavi archeologici e illustrazioni delle analisi di laboratorio) e con l’ausilio di uno speciale strumento didattico, l'Itinerario Bimbi, un percorso illustrato per i visitatori più giovani.
Il racconto della nascita dei Colli Albani ha inizio nella sezione dedicata alla Geologia, nell’atmosfera irreale creata dai supporti audiovisivi, con l’espediente scenico del “condotto di fuoco” che catapulta il visitatore oltre cinquecentomila anni indietro, nel bel mezzo di un’eruzione vulcanica. Prosegue attraverso un affascinante ed articolato percorso contraddistinto da "pannelli cassettonati", dal plastico della piattaforma carbonatica (ricostruzione del territorio laziale di oltre 140 milioni di anni fa) e da quello del Vulcano Laziale. La fossilizzazione, invece, è il primo tema affrontato nella sezione di Paleontologia, il punto di partenza per indagare più a fondo la vita del passato attraverso una ricca raccolta di fossili, un plastico con i dinosauri, i calchi delle loro impronte ed un filmato sulla nascita e l’evoluzione della vita nel territorio prima della comparsa dell’uomo.
La successiva sezione di Antropologia esamina le spinte biologiche e ambientali che hanno portato alla comparsa dell’uomo e le tappe principali della sua evoluzione. Di grande impatto per immediatezza e forza espressiva risulta l’installazione artistica che con sei sagome in legno dipinte a mano, di grandezza naturale, illustra la variazione delle forme, della postura, e della mole del corpo, dai primati a Homo sapiens nel corso di 3 milioni di anni.
I cambiamenti che hanno caratterizzato il lungo cammino dell’uomo, dal Paleolitico inferiore al Neolitico sono rappresentati nella sezione di Preistoria, attraverso numerose testimonianze di vita quotidiana (strumenti in pietra e materiali ceramici), diversi diorami e la scenografica ricostruzione di una grotta in cui il visitatore può entrare a contatto diretto con l’ambiente e le abitudini dell’uomo del Paleolitico. La sezione di Protostoria illustra infine, i diversi tipi di organizzazione sociale ed economica in atto nell’area dei Colli Albani, nel periodo dal Bronzo antico all’età del Ferro, presentando testimonianze materiali, la ricostruzione di un rogo funebre e l’interno di una capanna in cui è possibile entrare, interagire con i materiali esposti e assistere a brevi filmati sull'argomento.