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Alberi e animali

Il Frassino

di Federica Fasciolo


   

Ancor prima che nascesse Zeus, il padre degli dei, il Frassino esisteva già.; e le ninfe Meliadi, figlie di Urano e di Gea, la Terra Madre, popolavano già le foreste durante la favolosa età dell’oro e preferivano tra tanti alberi proprio il frassino.



Airone cenerino
Tra gli uccelli che nidificano sui frassini troviamo l’Airone Cenerino.
Predilige le pianure, ma può vivere benissimo anche a 2000 metri sul livello del mare. Ama le zone umide d’acqua dolce, le cave d’argilla, le aree lagunari e le valli da pesca, nella maggior parte dei casi con ricca vegetazione ripariale, costituita da boschi di frassino, pioppo e salice. Si distingue dagli altri aironi per le sue grandi dimensioni: da adulto può raggiungere infatti i 90-98 centimetri e il suo peso può variare da 1 a poco più di 2 kg. Anche l’apertura alare è molto ampia (fino a 170 cm).
Presenta piume nere sul collo e un ciuffo scuro sulla nuca Zampe e becco sono gialli. Quando l’Airone cenerino spicca il volo il suo collo si ripiega, assumendo una tipica forma a “esse”.
Costruisce il nido a febbraio, la deposizione delle uova è a marzo. I pulcini dell’Airone cenerino sono nutriti dalla madre per 50 giorni.

Erano ninfe dall’aspetto severo e dal carattere forte e si accompagnavano a loro, così ce lo racconta Esiodo, uomini pure generati dalla Terra, che stavano sotto i frassini come frutti caduti.

Gli uomini nati all’ombra dei frassini erano forti e terribili, cacciatori e guerrieri e usavano archi e frecce di frassino, resistente come il ferro.

Se questo è ciò che ci tramandano dalle sponde del mediterraneo, analoghe credenze ci pervengono dai popoli del nord. Odino, padre degli dei germanici, ricavò il primo uomo da un tronco di frassino e gli diede per compagna una donna nata da un ontano.

Sempre all’ombra dei frassini si riunivano gli dei del Walhalla e nei giorni nuvolosi, quando le chiome lussureggianti sparivano tra le brume piovose, si poteva ascoltare il galoppo delle Walchirie sulle foglie….forse Wagner portò con se a memoria e nel cuore quei suoni prodotti dallo stormire violento delle foglie sotto il vento del temporale…e compose le sue celebri note della “cavalcata”…

   

Oltre le leggende, presso i popoli antichi il frassino era tenuto in grande considerazione per le sue virtù medicinali.

Teofrato, Dioscoride e più tardi Plinio, usavano infuso di foglie di frassino misto a vino come rimedio antiofidico. Le virtù dei principi attivi contenuti nelle foglie nei semi, nella corteccia sono riconosciute per curare alcune infezioni delle vie urinarie, disturbi digestivi, dolori reumatici.

   

In Italia le specie più diffuse sono il Fraxium excelsior el’Orniello. La loro altezza può toccare i 30 metri. Entrambi producono un legno pregiato e hanno un aspetto molto decorativo. Il primo raggiunge dimensioni considerevoli, il secondo ha fiori bianco-rosati molto belli. Entrambi hanno foglie pennate, ossia formate da foglioline opposte su unico stelo: come penne verdi profumate.

   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)