Fotografia
Oper Art House - Ivrea
Scatti e devianze
di Valeria Fondi
Gv635 Divoratori: in anteprima la personale dell’artista carrarese
Valeria Fondi si affaccia sul panorama contemporaneo dopo diverse collettive con il lavoro che più la rappresenta: Gv635Divoratori. Un progetto fotografico ricco e dettagliato che oggi emerge nella sua totalità e in tutta la sua forza.
La mostra presenta 16 scatti, di cui 14 si focalizzano sulle dipendenze che divorano l'animo umano e due che ne suggeriscono la via d'uscita. La riflessione dell'artista parte dalla fame di eternità che l'essere umano ha fin dalla sua nascita e di come essa, quando non viene riconosciuta, possa trasformarsi in un'arma di distruzione invisibile.
La mostra porta alla luce le devianze che legano la nostra vita in meccanismi nocivi e senza freno e invita lo spettatore a liberarsene attraverso la scelta di nutrire il proprio spirito con il giusto cibo (quello di Gv635).
Ciò che caratterizza questo lavoro è l'attenzione di Valeria Fondi nel catalogare le dipendenze, numerandole e nominandole; atto che sottolinea la specificità di ognuna di esse, come armi, strumenti di precisione che necessitano di essere riconosciute per poterle distruggere e dalle quali difendersi. Così ogni opera si completa nel proprio titolo, attraverso il quale ogni spettatore può ritrovare la propria dipendenza e dal quale viene sfidato a porsi delle domande.
Un tema sviluppato con coraggio che apre la strada ad un nuovo approccio all'arte, quale strumento per rivelare l'invisibile e la connessione dell'essere umano al mondo spirituale che lo circonda.
Valeria Fondi nasce a Carrara, in Toscana. Dopo un primo approccio alla musica attraverso laboratori di composizione, durante il liceo frequenta diversi laboratori creativi tra cui, fotografia, teatro e voce. Dopo la maturità scientifica viene selezionata e ammessa alla scuola civica di cinema di Milano. Da lì a poco comincia il suo percorso artistico personale, segnato dall'inizio dello studio delle scritture; il vangelo segna fortemente la sua esistenza e dà inizio alla fase più creativa della sua vita, in cui sperimenta diversi linguaggi artistici, da autodidatta. Installazioni, composizioni musicali e poetiche, video sperimentali, caratterizzano le sue prime produzioni artistiche, mentre nell'ultimo anno e mezzo ha iniziato a concentrare il proprio lavoro in un importante progetto fotografico denominato Gv635Divoratori.
La mostra di Ivrea è un progetto cooprodotto con la galleria Il ritrovo di Rob Shazar.