Humour - Cronache cittadine
Amerigo – storie da utopia
Il delitto di laura palmerini
44esima puntata
di Alessandro Gentili
E adesso c'è pure lo sfottò! Figurarsi....è accaduto durante una seduta d'allenamento della squadra calcistica dello Ja Vipiteno, di marcate origini austro-ungariche, forse una delle prime squadre nate in Europa durante la fine dell'800. Una squadra composta da soli giocatori di colore e il solo portiere "bianco". Lo credereste? Urla e fischi al "bianco", reo di non essere dello stesso colore dei suoi compagni di squadra, tutti africani, alti e nerissimi, importati con un carico di frutta e verdura direttamente dal Senegal. Erano campioni locali e la squadra dello Ja Vipiteno, stanca di essere relegata in fondo alla classifica, li ha comprati in blocco, li ha ripuliti ben benino, vaccinizzati e schierati in campo con grande soddisfazione della Frau Mercedes Kupper, presidente dello Ja Vipiteno.
Peccato che nessuno giocava in porta. E così sono stati costretti a tenersi il portierone "bianco", Herr Klaus Siedenborgher. Intervistato dalla tivvù locale, non si è lasciato ingannare dalle provocazioni e ha lanciato un messaggio di riconciliazione per tutti i popoli: "Siamo tutti figli della luce e del sole, della pioggia e del vento, del mare e delle montagne. Neri o bianchi tutti sotto il sole dobbiamo vivere e morire. Sì, muoiono tutti, anche i giocatori di calcio, le cicale e gli orsi bruni."
In breve: il portierone "bianco" è stato lautamente fischiato e insultato da un gruppetto di neo-intransigenti che mal hanno digerito l'intruso "di colore bianco" in una splendida squadra di neri che ha promesso l'ambito scudetto mai vinto.
Polemiche roventi. Frau Mercedes ha minacciato le dimissioni e ha cercato, invano, di acquistare il "grande Mario B.", attualmente in forze in una squadra di Milano. Ma "il grande Mario B." non gioca in porta e in più preferisce essere fischiato in Italia che applaudito in Val Senales
Frau Mercedes ha detto, inoltre, che l'industria televisiva sta procedendo a vele spiegate verso uno spread indolore che consentirà investimenti pubblicitari più vantaggiosi per le casalinghe, alle quali è stato più volte promesso un riconoscimento per il lavoro svolto, silenziosamente, dentro le mura domestiche. Frau Mercedes ha inoltre ricordato che i lavori per la direttissima Vienna-Bolzano saranno accantonati per lasciare spazio ad una diga sul Danubio che dovrebbe fornire energia elettrica a tutte le alte pasture e rifornire di acqua i ghiacciai eterni delle Alpi locali.
Campagna
di Giuseppe Sanchioni
Eccoci di nuovo qui, dopo una settimana di riposo, chiaramente forzato. Forzato perché come si può ragionevolmente pensare di battere la concorrenza di professionisti della battuta come i candidati in campagna elettorale con le loro promesse?
Certo, eravamo all’ultima settimana prima delle votazioni e la concorrenza è stata spietata. Bisognava dare il meglio di sé stessi, ne andava della poltrona. Quindi i candidati hanno dato fondo al loro repertorio migliore. Fino all’ultima promessa. Fino all’ultima battuta.
Dopo gli 80 euri in più a quelli che già lavorano (per combattere la disoccupazione), il parto indolore per tutti (in polemica perfino con le Sacre Scritture), le auto blu distribuite al popolo (che però non può usarle perché sono vecchie e inquinano), l’IMU abolita (per sostituirla con la più costosa TASI), le dentiere per tutti (le uniche che prima o poi serviranno ammesso che rimanga qualcosa da mangiare), più soldi alle casalinghe (che non percepiscono comunque nulla), i processi sul web (lenti come gli altri vista la poca banda larga) e i sondaggi (proibiti, ma che comunque danno tutti i partiti in rimonta), cosa inventare di nuovo per far ridere la gente? Cosa contrapporre di valido a battute così originali ed esilaranti?
È più onesto riconoscere la professionalità ed arrendersi. In attesa di settimane migliori.
Anche se all’orizzonte già si profila un altro arduo scoglio: le battute che serviranno a spiegare perché qualcuno ha comunque vinto le elezioni pur prendendo meno voti degli altri. Anche questo un esercizio inarrivabile di virtuosismo comico.
Poi, come tutti i cicli storici, ritornerà il nostro tempo. Che sarà quando, esaurite le elezioni ed i relativi conteggi, si esauriranno anche le battute comiche e rimarranno solo le promesse di lacrime e sangue. Lì potremo continuare tranquillamente il nostro modesto lavoro.
Ma già preme la prossima campagna elettorale…
