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Musica

Teatro Trianon – Parigi

Paolo Nutini lo scozzese

“So fine makes you wanna scream Hallelujah!”

Il concerto del 5 maggio a Parigi
raccontato da una neofita della sua musica.

di Giada Gentili


Ammetto: conoscevo poco e niente di Mr. Paolo Nutini. Ricordavo vagamente che “New Shoes” fosse una sua canzone, credevo fosse italiano e, non so perché, nella mia mente il suo volto era un mix tra Paolo Belli e Claudio Bisio. Stavolta non potevo andare più lontano: Paolo Nutini è un affascinante e capelluto ragazzo di 27 anni, scozzese, dal talento innegabile e una voce in grado di passare dalle tonalità e ritmo alla Bob Marley a quelli di Bono degli U2.

Lunedì scorso (5 maggio) alcuni amici mi hanno chiesto se ero interessata ad un biglietto per un suo concerto ed io ho detto “si” perché ci tenevo a vedere il Trianon, un vecchio teatro parigino a Pigalle dove si sarebbe tenuto il concerto. Beh, il Trianon, pur essendo un luogo suggestivo, è passato in secondo piano: il 5 maggio verrà ricordata come la sera in cui ho conosciuto un grande interprete della musica soul, funk e R&B. Sono arrivata alle 20, il concerto era alle 20.30 e il teatro era pieno, quindi: soluzione all’italiana, mi sono fatta largo tra i francesi che mi mandavano le macumbe per arrivare davanti, anche se appena mostravo il pass “foto” mi chiedevano scusa e mi facevano largo (in Italia m’avrebbero strappato i capelli e lapidato neanche il tempo dire “permesso”).

   

Nutini si è presentato sul palco alle 20.34 e da quel momento fino alle 22.30 ho viaggiato con lui. Ho scoperto di conoscere un paio di sua canzoni, ho scoperto che i francesi non cantano ai concerti, ho scoperto Paolo Nutini. Il cantante scozzese ha saputo alternare momenti intimisti, in cui lui e la chitarra classica facevano calare una strana malinconia tra il pubblico, a brani da un entusiasmo coinvolgente. Il ragazzo dal sorriso timido e dall’inglese poco comprensibile è riuscito a far letteralmente “saltare” il pubblico francese (vera impresa della serata). Scenografia scarna, occhio di bue, scotch alla mano, voce potente: c’est tout. A fine concerto, con wikipedia sotto gli occhi, ho scoperto che Nutini ha presentato molte canzoni dal nuovo album “Caustic Love” (registrato dopo 4 anni di assenza dal precedente “Sunny side up” dicono le malelingue, per problemi di droga) sapientemente alternate con i vecchi successi: Jenny Don’t Be Hasty, These Streets, Alloway Grove.

Lontano dai circuiti commerciali e dalle classiche canzonette orecchiabili dei giorni nostri, lontano dai testi facili da imparare a memoria al secondo ascolto. La sua canzone “Scream” lo descrive alla perfezione “And the girl’s so fine, Makes you wanna scream Hallelujah”: Il ragazzo così giusto che ti fa venir voglia di gridare Hallelujah! Paolo Nutini sta arrivando in Italia: 16 Luglio Genova, 17 Padova e 19 Roma. Inutile dirlo: consigliato, anche (forse sopratutto) ai neofiti della sua musica. 2 collaboratori si sono uniti al documento.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)