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Editoriale

Par condicio

di Dante Fasciolo

Trascrivo da Voltaire
“disapprovo ciò che dici, ma difenderò alla morte il tuo diritto di dirlo”

In nome della democrazia,
l’enunciazione del filosofo francese impone una riflessione.
Il rispetto per l’avversario, l’esercizio dell’accoglienza, il valore della difesa.

Tema di attualità ai nostri giorni in cui l’ imminente prova elettorale
spinge i partiti a raggiungere il maggior numero di elettori
al fine di veicolare le proprie idee e ricavarne un più ampio consenso…
e ad ogni elezione nuova ogni “idea” ha diritto ad esprimersi,
che sia legata ad un grande partito esistente , o a un gruppo nascente.

Una legge indica l’opportunità di presentarsi all’elettorato in “par condicio”,
ovvero a condizioni pari : eguali spazi pubblicitari in TV,
eguali spazi murali per manifesti, eguali opportunità che siano.

Ma qualcuno invoca, in virtù di maggiori disponibilità economiche
e in virtù di una rappresentanza numerica ultima acquisita,
la possibilità di esprimersi proporzionalmente.
Tesi rispettabile, ma a lungo andare regicida,
e il Re in questo caso è la Democrazia.

Sarebbe come giocare una partita di calcio con 11 atleti contro 3,
o una lotta sul ring 4 contro 1,
considerando che gli 11 o i 4
rappresenterebbero la stessa idea, così come, analogamente i 3 o l’’1.

In breve, la riflessione è questa:
se un partito ha avuto una larga maggioranza di voti,
vuol dire che ha raggiunto già molti elettori,
dare perciò più opportunità significa dare un enorme vantaggio
a scapito ulteriore dei piccoli partiti
che avrebbero possibilità limitate di espandere il proprio credo.
In questo senso le opportunità proporzionali
allargherebbero il divario tra grandi e piccoli,
un controsenso, stando al concetto di “democrazia”.

Dunque, la “par condicio” così come è oggi, può evitare tale controsenso.

Personalmente, però, mi piace assumere la parte dell’avvocato del diavolo.
Proviamo ad intepretare il filoso francese:
Battersi perché le idee degli altri vengano rispettate,
significa innanzi tutto non soffocarle,
e dunque, l’ipotesi di offrire ai piccoli partiti maggiori opportunità,
per esempio,
rappresenterebbe il contrario esatto della moltipicazione di risorse per i più forti.

Dare più spazi televisivi e murali ai più deboli?!
Che provocazione! che assurdità! che ingiustizia!
Sento già gridare:La democrazia sarebbe ferita…

Già, quando mai i politici si sono mostrati razionali così come intendeva Platone:
facoltà superiore dell’anima, principio di conoscenza e di equilibrio…
Siamo in un altro tempo: contro la forza, la ragion non vale.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)