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Fotografia

Lignano Sabbiadoro (Udine)

Premio Ernest Hemingway 2014

di Giada Gentili


 

Il premio Ernest Hemingway 2014 per la fotografia è stato assegnato a Guido Guidi.

Traspone idealmente lo sguardo di Ernest Hemingway in ‘racconto per immagini’ il grande maestro della fotografia Guido Guidi, cui va il Premio per il Fotolibro: una visione del paesaggio non ecologistica, non memoriale, eppure dissacratoria rispetto alla paesaggistica tradizionale. Senza alcuna ricerca di spettacolarità coglie il qui-e-ora del paesaggio naturale e antropizzato, maturando uno sguardo personale e, allo stesso tempo, in fecondo dialogo concettuale con la grande fotografia internazionale. L’artista, che ha da poco pubblicato il fotolibro “Veramente” per l’editore britannico Mack ed è stato protagonista le scorse settimane di una personale alla Fondazione Henri Cartier-Bresson di Parigi, incontrerà il pubblico del Premio Hemingway giovedì 26 giugno, alle 18.30, nello spazio Ufficio spiaggia 2, in dialogo con Alberto Garlini.

 

La mostra affronta il periodo inaugurale di una ricerca, avviata da Guidi nel 1982-1983, caratterizzata dal passaggio a una macchina fotografica di grande formato; con essa avvia l’esplorazione di paesaggi collocati lungo un asse geografico che dal circondario cesenate – luogo di nascita e di residenza del fotografo – si prolunga verso nord sino a Venezia, la sua città adottiva, e alle Prealpi venete. Da questo viaggio ripetuto e dai progetti sviluppati nel corso degli anni emergono diversi paesaggi che la mostra seleziona come altrettanti nodi di una precoce sezione della geografia italiana: il paesaggio campestre e agrario della provincia di Cesena, quello lineare della via Romea, quello dell’urbanizzazione diffusa fra Mestre, Padova e Treviso, quello industriale di Porto Marghera, e infine quello storico del Monte Grappa, teatro della Prima Guerra Mondiale.

 

Le 138 fotografie in mostra forniscono una descrizione accurata e anti-retorica di luoghi considerati marginali dall’iconografia ufficiale; allo stesso tempo, a distanza di trent’anni esse assumono già un inestimabile valore storico a fronte delle rapidissime trasformazioni subite dal paesaggio e nel contesto della rinnovata attenzione portata su di esso dalla cultura urbanistica e paesaggistica.

La mostra, ideata insieme ad Antonello Frongia, ha l’obiettivo di riallacciare un nesso fra tradizioni, pratiche e generi fotografici che critica e storiografia hanno a lungo tenuto distinti, come la fotografia di “documentazione” e quella di “ricerca”, auspicando la ripresa di un dibattito sul valore e sulle possibilità della fotografia di paesaggio in epoca contemporanea. L’iniziativa offre così un’occasione importante per continuare a sondare dimensioni concettuali e figurative del territorio italiano.

 

Per dovere di cronaca segnaliamo che accanto al fotografo Guido Guidi, anche l’autrice e giornalista Alice Albinia, il filosofo Zygmunt Bauman, e lo scrittore Abraham Yehoshua sono i vincitori della 30^ edizione del Premio Ernest Hemingway, in programma a Lignano Sabbiadoro (Udine) da giovedì 26 a sabato 28 giugno. Quattro vincitori per quattro sezioni - rispettivamente: Reportage, Avventura del Pensiero, Fotolibro e Letteratura – chiamate a ricostruire, idealmente, la multiforme personalità umana e artistica di Ernest Hemingway e a valorizzarne gli aspetti peculiari. Gli incontri con i protagonisti e la cerimonia conclusiva di premiazione saranno le tappe portanti del Premio Hemingway 2014, assegnato dalla Giuria composta dagli scrittori Alberto Garlini (presidente) e Gian Mario Villalta, con il poeta Pierluigi Cappello e il fotografo Italo Zannier, affiancati dal Sindaco di Lignano e dal Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia.

Le motivazioni del premio sono:

Avventura del pensiero - Il premio Hemingway Avventura del Pensiero va a Zygmunt Bauman per aver raccontato, con intelligenza e straordinaria capacità di analisi, gli aspetti salienti della società globalizzata, sottolineando in particolare i mutamenti nella definizione del pubblico e del privato e le conseguenze filosofiche e morali del nuovo capitalismo, fino a formulare un’antropologia filosofica imperniata sull’esperienza dell’incertezza, popolata di individui che anelano la sicurezza dell'aggregazione ma che hanno paura di restare impigliati in relazioni stabili e temono che un legame stretto comporti oneri che non vogliono sopportare.

Letteratura - Il premio Hemingway per la letteratura va a Abraham Yehoshua per avere costruito, con maestria narrativa e poetica, una potente allegoria del destino del suo popolo, nella storia e nella contingenza politica attuale. Nella sua opera infatti l’arte, la musica, la poesia – e l’esperienza catartica che a esse si associa – spesso costituiscono un efficace antidoto in grado di risanare drammatiche situazioni di frattura o di smarrimento.

Fotolibro - Il premio Hemingway per il fotolibro va a Guido Guidi per la sua visione del paesaggio non ecologistica né memoriale, eppure dissacratoria rispetto alla paesaggistica tradizionale. Senza alcuna ricerca di spettacolarità, coglie il qui-e-ora del paesaggio naturale e antropizzato, maturando uno sguardo personale e, allo stesso tempo, in fecondo dialogo concettuale con la grande fotografia internazionale.

Reportage - Il premio Hemingway per il Reportage va a Alice Albinia per essere riuscita, con Imperi dell’Indo, a raccontare un viaggio in Pakistan con la serietà di una studiosa e la passione di una giovane che non smette mai di stupirsi. Il fiume incrocia mille volti e mille vicende umane. Durante il viaggio che è questo libro, ci si commuove, ci s'indigna, ma si può anche sorridere, o essere preoccupati per l’autrice quando rischia la vita, chiusa dentro il burqa, come accade a Bannu, il posto più conservatore del Pakistan e baluardo dell'attività terroristica.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)