Cinema
Bologna
Biografilm Festival
La cultura protagonista della nuova edizione
di Federica Fasciolo
E’ in corso a Bologna, fino al 16 giugno, l’appuntamento con Biografilm Festival, il primo evento internazionale interamente dedicato ai racconti di vita. Scopo del Festival, giunto alla sua decima edizione, è trovare e mostrare piccole e grandi storie, capaci di emozionare e far riflettere, percorsi ed esperienze che hanno influenzato e determinato la vita di una sola persona o magari del mondo intero.
In dieci anni il Festival è diventato un punto di raccordo e di riferimento per storyteller e appassionati, e ha dedicato ampio spazio ai biopic e ai documentari, anticipando il crescente successo mondiale del cinema a tema biografico. La Celebration di questa decima edizione del Festival si intitola What’s Culture? Che cos’è la Cultura? Come la creiamo e come la esprimiamo? Il Festival tenta di rispondere a queste domande tramite una selezione di documentari che da un lato esplorano i temi e le idee e le testimonianze dei grandi personaggi del mondo della Cultura, dall’altro raccontano la Cultura attraverso quelli che sono i suoi luoghi e le sue “cattedrali”.
Per questa decima edizione, inoltre, Biografilm Festival amplia il suo orizzonte e offre uno spazio maggiore al cinema di fiction, dedicando al genere biopic la neonata sezione Biografilm Europa, che presenterà i migliori film a tema biografico prodotti dai 28 paesi dell’Unione Europea raccontando attraverso le eccellenze degli ultimi 18 mesi l’importanza strategica della produzione biografica.
“I film biografici – spiega il Direttore Artistico di Biografilm Andrea Romeo, – sono in questo momento in Europa una delle più riuscite sintesi tra cinema e televisione, tra narrazione autoriale e vocazione divulgativa”.
Dal 12 al 15 giugno in programma Femen – L’Ucraina non è in vendita, un film sorprendente presentato fuori concorso al Festival di Venezia, che invita lo spettatore a riflettere sul labile confine che esiste fra i concetti di idea e ideologia. Diretto da Kytti Green, ventottenne australiana di madre ucraina, racconta la storia di Sahsa, Inna, Irina, Yevgenia, Alexandra, Anna e Oksana, adepte dell’organizzazione femminista “Femen”, che lottano in topless per difendere i diritti delle donne in una società in cui sono trattate come oggetti. Il documentario rivela come le disinibite attiviste dell'Est non siano in realtà quelle guerriere del femminismo che dicono di essere, ma piuttosto delle vittime di quello stesso maschilismo che giurano di combattere. La giovane regista segue le ragazze fra proteste, denunce e arresti, finendo lei stessa più volte in manette, mostrando come le Femen utilizzino la nudità come strumento pacifico e mediatico e con una strategia di marketing molto riuscita.
Dal 19 al 22 giugno arriva Per nessuna buona ragione, documentario di Charlie Paul che racconta la vita folle e spericolata di Ralph Steadman, illustratore e caricaturista inglese dalla mente geniale. Per girare questo film ci sono voluti quindici anni, e finalmente esiste ora la possibilità di scoprire alcuni aneddoti della sua vita, vedere l’artista all’opera, conoscere i sodalizi che hanno portato alle sue più importanti collaborazioni artistiche, fra le quali quella con Johnny Depp, che qui veste i panni dell’intervistatore.
In cartellone dal 26 al 29 giugno un’altra anteprima assoluta per Milano, Stories we Tell di Sarah Polley, attrice e regista canadese, che esplora con la macchina da presa le memorie della sua famiglia, i segreti, i ricordi lontani, e se ne libera mettendoli in scena con grande abilità e poesia. Il film racchiude in sé diverse forme, si passa da parti girate nel presente a vecchie registrazioni familiari in Super8, che danno al lavoro una complessità emotiva che coinvolge lo spettatore, trasportato senza veli in una famiglia che si mostra senza maschere.
Infine, dal 20 giugno al 6 luglio, ben 11 proiezioni in calendario per Is the Man Who is Tall Happy?: An Animated Conversation With Noam Chomsky di Michel Gondry, il regista francese dal grande talento visionario, che anima una serie di conversazioni avute con Noam Chomsky, linguista, filosofo, teorico della comunicazione e professore emerito di linguistica al Massachusetts Institute of Technology (MIT). Montando l'audio registrato degli incontri e utilizzando un sistema di disegno su lucidi animato con la stop motion (tecnica da lui molto usata), le conversazioni sono illustrate assecondando la sua fervida fantasia, come se fosse possibile guardare cosa accada nella sua testa mentre ascolta le parole di Chomsky. Un compito decisamente complesso, un esperimento bizzarro ma sicuramente ben riuscito: Gondry indaga il senso della vita e della ricerca della felicità in modo molto suggestivo e anticonvenzionale.
Con il Festival torna l’appuntamento con il Concorso Internazionale, una selezione di 10 anteprime italiane che concorreranno al Best Film Unipol Award | Biografilm Festival 2014 per il miglior film, al Best Life Award |Biografilm Festival 2014 per il più travolgente racconto biografico e alRichard Leacock Award alla migliore opera prima. Riconfermata anche Contemporary Lives, la sezione del festival dedicata ai personaggi e ai temi che hanno maggiormente segnato il nostro presente, e ovviamente Biografilm Italia, dedicata ai migliori documentari biografici della recente produzione nazionale.
Infine i Celebration of Life Award, premio che Biografilm Festival dedica ai grandi narratori che con le loro opere e la loro vita hanno lasciato un segno profondo nella storia contemporanea, già assegnato tra gli altri a Marina Abramovic, Charlie Kaufman, Clint Eastwood e Giuliano Montaldo. Quest’anno ne saranno assegnati ben cinque a Michel Gondry, Danny Bramson, Donn Alan Pennebaker, Nicolas Philibert e Ulay.
Le proiezioni di Biografilm Festival si svolgeranno presso la Cineteca di Bologna, il Cinema Arlecchino e il Cinema Odeon. Appuntamento dunque a Bologna.