f



Parchi e oasi dello spirito

Tricase – Lecce

Abbazia di Santa Maria del Mito

di Dante Fasciolo

L'abbazia di Santa Maria del Mito, nota anche con la desinenza de Amito, è un  complesso abbaziale situato nel comune di  Tricase, in provincia di Lecce. Posta fra le bellezze storico-artistiche più antiche di Tricase, è stata fondata tra l'VIII secolo e il  IX secolo e, decaduta nei secoli, è ridotta oggi in stato di rudere.

   

Non è nota la data esatta in cui l'abbazia di Santa Maria del Mito viene fondata, ma si sa che, tra l'VIII secolo e il  IX secolo, sorgono nella zona numerose abbazie, cenobi, chiese e cappelle rurali, per la maggior parte fondate dai  basiliani. La fondazione dell'abbazia di Tricase, dunque, può essere verosimilmente attribuita a questo periodo e alla mano di questa comunità. Nel tempo, l'abbazia si evolve in un notevole centro di cultura e diventa una  masseria totalmente autosufficiente, situata tra il feudo di Tricase e quello di  Andrano.

Nel  Seicento la situazione del complesso è giù misera a causa delle scorrerie dei  pirati e delle continue spartizioni e invasioni di terreni fra i feudi circostanti. Nei secoli successivi la situazione degrada sempre più, fino al completo abbandono della struttura.

Dell'abbazia di Santa Maria del Mito resta molto poco, nell'ordine di ruderi e lacerti di murature.

   

I suggestivi ambienti naturali d’intorno, marini e terragni, fanno di Tricase e dell’abbazia meta turistica di grande interesse. Nelle vicinanze dell'Abbazia del Mito, in aperta campagna, è situata la Torre Colombaia, detta anche del Mito. Il feudo dove essa si trova è denominato Palummaru, in quanto ha preso il nome per la presenza di questa torre. Le dimensioni sono metri 6,65 in altezza e metri 15 di circonferenza, a tutt’oggi ben conservata.

A differenza dell'altra colombaia, che si trova nel feudo di Caprarica del Capo, la Colombaia del Mito ha all'interno 6 scale che arrivano in cima alla stessa e che servivano per ispezionare tutta la superficie interna della torre.

   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)