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alberi monumentali e animali

Canapina – Viterbo

Il Castagno di Canapina

di Federica Fasciolo




La Faina
Classe mammiferi, ordine carnivori, famiglia mustelidi, genere martes, specie foina.
Diffusa in tutta Europa ad eccezione della Gran Bretagna e le regioni più settentrionali; diffusa anche in Asia. In Italia con la sola eccezione delle isole Sardegna, Sicilia e minori.

Lunghezza testa-corpo 42-47cm; coda 23-26cm; altezza alla spalla 12 cm; peso 1,3-2,3 kg. La Faina risulta molto simile alla Martora; presenta però la pelliccia più grigiastra con macchia golare bianca divisa in due parti.
L’habitat naturale della Faina è rappresentato dai margini dei boschi in vicinanza dei coltivi e delle abitazioni. Non supera quasi mai la fascia altitudinale dei 2000m. Ha abitudine prevalentemente notturne, è un ottima arrampicatrice, procede a balzi e salti, si rifugia vicino alle abitazioni in cunicoli, cavità di alberi,fienili ecc. Il periodo riproduttivo va da luglio  ad agosto e la gestazione dura 248-280 giorni; al parto vengono alla luce 3-5 piccoli che rimangono ciechi per 30-40 giorni; l’allattamento dura 8 settimane e l’indipendenza viene raggiunta a 3 mesi.
Tra i carnivori più sanguinari, in casi di abbondanza si accontenta di succhiare il sangue alle sue prede attaccandole o alla nuca o alla gola. E’ capace quindi, soprattutto durante la fase gregaria di sviluppare tecniche venatorie di gruppo ai danni di piccoli allevamenti avicoli. Non disdegna però le bacche e la frutta.

   

Per il nuovo appuntamento con gli alberi monumentali eccoci in provincia di Viterbo e più precisamente nel comune di Canepina dove si trova un imponente esemplare di castagno dalla forma sofferta quanto bella. O forse sarebbe più corretto dire castagni dalla forma sofferta e bella.

Questo castagno non è solo, intorno altri antichi alberi fanno mostra di sé, protetti, all’interno di una vasta zona recinta.

Situato lungo la strada che da Canepina porta a Viterbo, è ben visibile sulla sinistra.

Dovrebbe essere alto circa 15 metri, ma la meraviglia è il fusto robusto e affascinante per il suo colore somigliante ad una tavolozza di pittore, o meglio ad un dipinto moderno e fantasioso.

Certo per questo motivo che "Il Castagno”, è considerato Il monumento naturale di Canepina" secondo quanto affermato dal concorso "Sguardi al bene culturale" organizzato dall'amministrazione provinciale di Viterbo nel 2002, che ha tenuto conto anche del fatto che la castagna rappresenta il fulcro dell’economia Canepinese.

   

La  corteccia è liscia negli alberi giovani con  lenticelle ben evidenti, col tempo però si fessura sviluppando lunghi cordoni longitudinali spesso spiraleggianti. Le foglie sono semplici,  decidue, grandi, allungate, con margine dentato,  stipolatee brevemente  picciolate.

Sono piante  monoiche con fiori unisessuali maschili in  amenti terminali e fiori femminili in glomeruli di norma alla base degli amenti maschili.

Il frutto è singolo in  Castanea pumila,  Castanea alnifolia,  Castanea ozarkensis e Castanea henryi, in gruppi di 2-3 nelle altre specie, è un  achenio, edule, racchiuso completamente in una cupola 2-4 valvata, spinosa chiamata comunemente "riccio"; largamente usato per l’alimentazione.

Il genere Castanea appartiene alla famiglia delle  Fagaceae. Uso variegato si fa del suo legno.

   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)