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Fotografia

Triennale di Milano

Sonja Quarone:
Cuore d'Oriente

50 scatti fotografici raccontano l'India
da un punto di vista sia paesaggistico che culturale

Lo Spazio Material ConneXion ospita la mostra fotografica Sonja Quarone: Cuore d’Oriente.



Sonja Quarone

Il corpo è il soggetto che ispira i suoi lavori e attesta i processi del cambiamento evolutivo nel percorso di crescita artistica. Sperimenta ambiti inquieti della sua personalità, indagando tra i ricordi dell'infanzia e i turbamenti della crescita. Bambole, lingerie, peluches, maschere, ritagli di giornale, fotografie, oggetti recuperati negli archivi delle paure dismesse, suggeriscono possibilità di revisione creativa della memoria personale, agitano fantasie e simbiosi inconsce, diventano tracce per recuperare forme di commistione poetica assolutamente originali. Una naturale predisposizione al viaggio, la curiosità e il desiderio di sapere, l'emozione della scoperta, la spingono a utilizzare la fotografia documentaria come strumento per esplorare regioni lontane dalla cultura occidentale, ma vicine al suo sentire le diversità della vita. L'India non è solo un luogo fisico del mondo, ma anche uno spazio interiore dove il lavoro registra la raggiunta consapevolezza dell'esistenza di una dimensione sociale e antropologica implicita nelle sue opere.

La rassegna a cura di Fortunato D’Amico è articolata in tre sezioni: Architetture & Landscape, Design (e) Motion, People, e attraverso 50 scatti offre un approfondito e personale quadro dell’India visto con gli occhi dell’artista.

   

I soggetti presenti in mostra spaziano dall’architettura al paesaggio, dalle persone agli oggetti, alle situazioni tipiche e fanno emergere la riflessione di Sonja Quarone sulla società orientale per una vita sociale e ecologica del pianeta in evoluzione.

Il tema nasce dalla considerazione che il sistema del “primo mondo”, nato dalla rivoluzione industriale e dal benessere edificato sul consumismo, è entrato in crisi ed è alla ricerca di soluzioni per nuove integrazioni di culture, attività e economie sociali, perdute durante la secolarizzazione industriale.

   

L’artista tramite la messa a fuoco di alcuni elementi e un’accurata elaborazione digitale, mette in risalto precisi dettagli dell’inquadratura; lo si nota soprattutto nelle architetture e nei volti di donne, uomini e bambini, dove le immagini sfocate conservano nitidi alcuni dettagli degli edifici e dei tratti significativi come sguardi, espressioni della bocca e gesti delle mani. L’assenza degli sfondi sostituiti da tenui tonalità monocrome crea un effetto scenografico che isola il soggetto dalla realtà circostante e ne fa risaltare il significato.

      

Gli scatti, stampati su supporti differenti fra cui tessuto, la resina e il Krion, dialogano con i mobili antichi indiani utilizzati per le installazioni fotografiche. Negli scatti di Sonja Quarone si avverte il pensiero relativo alla società indiana di oggi che sebbene sia  caratterizzata da un elevato grado di sincretismo e di pluralismo culturale è riuscita a preservare le proprie antiche tradizioni.

   

   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)