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Cinema

Fondazione Cineteca Italiana – Milano

Omaggio
a Philippe Noiret

8 film con protagonista il carismatico attore francese

di Giada Gentili

Il primo appuntamento della rassegna è venerdì 4 luglio con il controverso capolavoro di Marco Ferreri La grande abbuffata (1973), dove Noiret interpreta, in compagnia di Marcello Mastroianni, Michel Piccoli e Ugo Tognazzi, uno dei quattro suicidi “edonisti” del film. Sempre per la regia di Ferreri la Cineteca propone il surreale Non toccate la donna bianca (1974), geniale rivisitazione della battaglia di Little Big Horn nella Parigi dell’epoca.

La rassegna continua con Il testimone (1978) di Jean-Pierre Mocky, atto d’accusa verso la pena di morte che vede la gara di bravura di Noiret con un grande del cinema italiano come Alberto Sordi. Con il cult Amici miei (1975) di Mario Monicelli emerge invece tutta la verve comica dell’attore francese; mentre ne Il deserto dei tartari (1976) di Valerio Zurlini interpreta un vecchio colonnello di un esercito austro-ungarico in declino. L’andamento pigro e l’espressione disillusa sono sfruttate a meraviglia da Bertrand Tavernier in Colpo di spugna (1981), dove l’attore francese fa emergere il suo lato più cupo. È invece estremamente commovente la prova di Noiret in Gli occhiali d’oro (1987) di Giuliano Montaldo, dove interpreta un vecchio medico omosessuale alle prese con i pregiudizi dei suoi concittadini.



Philppe Noiret
Noiret fece il suo esordio sul grande schermo con una piccola parte in Gigi (1949) di Jacqueline Audry, e da quel momento interpreta circa centoquaranta pellicole, per una carriera lunga più di mezzo secolo. Noto per la sua mimica facciale da uomo pigro e disilluso, che ricorda vagamente il muso di un cane (animale che Noiret amava moltissimo), e caratterizzato da una corporatura ingombrante, l’attore francese fu particolarmente a suo agio nei ruoli di uomo qualunque di mezza età, lontanissimo com’era da ogni idealizzazione da eroe romantico.
Gourmet e viveur, sofisticato fumatore di sigari e grande appassionato d’arte, Philippe Noiret ha vinto due volte il premio César come miglior attore, ed è oggi riconosciuto come uno dei più grandi interpreti di sempre del cinema europeo, amatissimo sia in patria che in Italia, dove ha lavorato con registi del calibro di Ferreri, Monicelli e Tornatore.

La rassegna si chiuderà con l’amatissimo Il postino (1994) di Michael Radford, una delle ultime e più apprezzate prove di Noiret, che qui interpreta, a fianco di Massimo Troisi, un Pablo Neruda in esilio nel Sud Italia.

4 luglio

La grande abbuffata – Regia Marco Ferreri - Il pilota Marcello, il produttore Michel, lo chef Ugo e il giudice Philippe, uomini di successo votati all’autodistruzione, si ritrovano nella villa fuori città di Philippe con l’intenzione di suicidarsi attraverso un lungo percorso di cibo e sesso. Insieme a loro delle prostitute ingaggiate appositamente e una maestra elementare locale che rimarrà con loro sino alla fine.

   

6 luglio

Il testimone – regia Jean-Pierre Mocky - Il pittore italiano Antonio Berti, in trasferta a Reims, è testimone dell’omicidio di Cathy, la ragazza che gli fa da modella, ad opera dell’amico Robert. Mentre il padre della ragazza cerca giustizia, Antonio viene ingiustamente incolpato dell’omicidio e processato.
Amici miei – regia Mario Monicelli - Quattro amici di mezza età, insieme sin dall’infanzia, esorcizzano lo spettro della vecchiaia escogitando qualsiasi tipo di scherzo nei confronti di chiunque incroci la loro strada. A loro si unirà anche un primario di chirurgia, il professor Sassaroli.

   

11 luglio

Il deserto dei tartari – regia Valerio Zurlini - Tratto dal romanzo omonimo di Dino Buzzati, è la storia del tenente dell’esercito austro-ungarico Drogo, che viene spedito ai confini asiatici dell’Impero per difendere una fortezza nel deserto dall’attacco dei famigerati Tartari. L’unico problema è che nessuno ha mai visto questi fantomatici nemici, mentre il tempo passa nell’attesa di un’offensiva.

13 luglio

Non toccare la donna bianca – regia Marco Ferreri - Western surreale che rilegge la battaglia di Little Big Horn ambientandola nella Parigi degli anni ’70. Il generale Custer, richiamato dal generale Terry, è determinato a sconfiggere l’esercito indiano del capo Toro Seduto. A complicare le cose c’è l’amore di Custer per una crocerossina francese.

   

Colpo di spugna – regia Bertrand Tavernier - Lucien Cordier, pigro e vigliacco capo della polizia in un villaggio coloniale dell’Africa francese, non riesce a mantenere l’ordine tra la popolazione locale e i pochi francesi presenti. Inoltre la moglie lo tradisce e i colleghi non fanno che umiliarlo. Le cose cambiano quando Lucien incontra l’ambigua Anne, la quale sembra tirare fuori il peggio dall’uomo.

18 luglio

Il Postino – regia Michael Radford - Mario, giovane pescatore, accetta l’incarico di postino personale del poeta Pablo Neruda, in esilio nel Sud Italia. Tra il giovane e il poeta nasce una bella amicizia, e Neruda finirà per fare da testimone alle nozze di Mario con la bella Beatrice. Tornato in Cile, il poeta continuerà a pensare al postino.

   

20 luglio

Gli occhiali d’oro – regia Giuliano Montaldo - Dal romanzo di Giorgio Bassani, è la storia del dottor Fadigati, stimato medico che tenta di celare la propria omosessualità agli occhi dei concittadini nella Ferrara fascista. Ma quando si innamora apertamente del giovane Eraldo viene progressivamente emarginato e abbandonato.

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