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Teatro

Casa dei teatri - Roma

Per fare il teatro
che ho sognato

Ciclo di incontri con le nuove realtà teatrali


   

In programma alla Casa dei Teatri "Per fare il teatro che ho sognato", un ciclo di incontri per fare conoscere al pubblico nuove realtà teatrali soprattutto giovani.

Si tratta di compagnie appena visibili sul piano professionale che svolgono un'attività non rilevabile con i tradizionali sistemi - ad esempio biglietti, giornate lavorative - lavorando in stati di marginalità che possono essere considerati dei veri e propri modelli di produzioni alternativi e, forse anche, "sostenibili". La loro esistenza è un sintomo della resistenza della nostra cultura teatrale a farsi omologare come merce.

   

Il progetto prevede circa 20 incontri che si svolgeranno in due fasi: la prima già in corso maggio/luglio 2014 e la seconda nell'autunno con cadenza settimanale. Nel corso degli incontri, strutturati come conferenze-spettacolo, ciascun gruppo presenta e analizza uno o più segmenti dei propri spettacoli mostrando metodo di lavoro, training e strategie produttive adottati. A seguire le conferenze, stimolando un "dialogo critico", sono alcuni ricercatori dell'Università di Roma "La Sapienza", giornalisti della webzine "Teatro e Critica" e operatori della "Casa dello Spettatore" di Giorgio Testa.

   

L'iniziativa - a cura di Annarita Colucci, Guido Di Palma e Irene Scaturro, è promossa dall'Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica in collaborazione con Dipartimento di Storia dell'Arte e Spettacolo Università di Roma "La Sapienza", Teatro e Critica; ATCL Lazio; La Casa dello Spettatore; Zètema Progetto Cultura.

Il calendario dei prossimi incontri è :
6 giugno – Compagnia Valdrada
13 giugno – Compagnia Albali
20 giugno – Vucciria Teatro
27 giugno Teatro Alchemico
4 luglio Murè Teatro



Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)