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Humour - Cronache cittadine

Amerigo – storie da utopia

Il delitto di Laura Palmerini

46esima puntata

di Alessandro Gentili

Amerigo, città corrotta? Non credo: troppi impiegati comunali, troppi contadini, troppe vacche e animali domestici, troppe mamme preoccupate per il futuro dei figli. Ne abbiamo vista una, di queste mamme, assistere ad una violenta lite tra il figlio e il signor Pinuccio Ostedirame, proprietario di uno dei bar della piazza. Beh, la mamma ad un certo punto ha esclamato: "V'è Tino, lascia stare, ricordati che a settembre devi prendere la laurea." Le preoccupazioni materrne sono una costante della storia della popolazione di Amerigo. Anche la mamma di Laura Palmerini, d'altra parte, è in ansia per sapere chi diavolo ha ucciso la figlia. La sua foto è finita sui giornali e, insieme a lei, sui giornali locali, sono finiti il presunto fidanzato di Laura, il proprietario del casolare vicino al quale è stata ritrovata Laura, le sorelle Matepassi, lontane cugine di Laura, il parrucchiere di Laura e il barbiere del papà di Laura, l'insegnante delle elementari più i professori delle medie e delle superiori di Laura (con annesse le due signore Presidi che si sono avvicendate nel corso degli anni di Laura vivente), l'avvocato, il medico legale, il poliziotto, il sindaco di Amerigo con annessa giunta comunale (quella di adesso e quella di prima), il fioraio che porta ogni giorno fiori al cimitero dov'è sepolta Laura. Le amiche di Laura e i fidanzati di turno (di prima e di adesso), i ristoranti, i commercianti, presunti assassini o indiziati poi rilasciati, la nonna della signora Ada, antica amica della nonna di Laura.

L'attrice Sabina Cerilli, straordinaria interprete de "La grande schifezza", è stata vista in costume da bagno sul greto del fiume dove è stata ritrovata Laura. La Cerilli, nota animalista, si è data alla pesca con la mosca ma ha rigettato nel fiume l'abbondante pesca. Uno dei presunti assassini ha partecipato al reality "La grande Cognata", ma è stato cacciato al primo turno, nonostante le sue notevoli qualità gastro-epilettiche. Una delle amiche di Laura ha dato alla luce tre gemelli (una delle quali ha chiamato Laura. Nel dirlo ha pianto, come da copione). La RAI ha inviato la troupe de "La vita in Diretta" con Massimo Cacciari ospite d'onore. MEDIASET ha replicato con "Verissimo" con un insolito Sgarbi che ha dilettato l'uditorio con un comizio sull'influenza del Caravaggio nella mente psicotica del killer che ha ucciso la Palmerini.

Qui Amerigo. Italia.


Humour - Tempi... moderni?  

Futuribile

di Giuseppe Sanchioni


Giorno 213 dell’anno terrestre 3125. All’Università Telematica Siderale il professor IP.1A5.B6F.320.D89 del Dipartimento di Archeologia Terrestre illustra in videoconferenza virtuale i risultati della sua ultima campagna di scavi.

Cari colleghi, come sapete i nostri scavi erano incentrati in quella zona che all’epoca l’homo europunitensis chiamava mare adriatico ma che alcune tribù locali identificavano anche come padania. Improvvisamente a varie lunghezze di profondità i sonar terrestri scovarono una serie di parallelepipedi metallici posti orizzontalmente. Questi parallelepipedi, evidentemente dei contenitori in quanto cavi e ripieni di monete dell’epoca, avevano impressa la scritta MOSE. Antichi documenti ritrovati in precedenza provavano che un tale Mose viveva in una zona che però l’homo sapiens chiamava mar rosso. Per inciso, devo confessare che, malgrado gli sforzi profusi, non si è mai trovato l’anello di congiunzione tra l’homo sapiens e l’homo europunitensis e, devo aggiungere, che neanche capiamo in pieno il significato dei due nomi. Qualche studioso ha ipotizzato l’esistenza di una specie intermedia definita come homo politicus, ma ai più questa sembra una creatura mitologica metà busto e metà bustarella, senza nessun riscontro storico reale. Ma torniamo al ritrovamento. All’inizio si è pensato che questa fosse la sepoltura di quest’individuo e che le monete fossero l’omaggio a Caronte che alcune tribù dell’antichità credevano necessario per attraversare il Po, un fiume dell’epoca, e raggiungere il regno dei morti. In realtà le monete sembravano troppe per un singolo passaggio e già sapevamo che questo Mose aveva a che fare con l’acqua, anche se di un altro mare, ma non lo avevamo ancora collegato col luogo del ritrovamento. Nel seguito però siamo venuti in possesso di alcuni piccoli dischi, che si sono rivelati altri documenti dell’epoca. La traduzione e la successiva analisi di tali documenti ci ha rivelato che questo ritrovamento doveva essere un’invenzione di Mose per pulire le strade delle città di allora in cui, ricordiamolo, gli abitanti erano soliti allevare animali reali, con i problemi conseguenti. L’idea era quella di costruire le strade sotto al livello del mare e bloccare l’acqua con queste piccole dighe. Quando era necessario pulire le strade, si abbassavano le dighe e l’acqua faceva il suo lavoro portando via tutto lo sporco. Devo riconoscere che era geniale! Quest’idea potrebbe da sola giustificare la definizione di homo sapiens. E pensare che tutto questo succedeva nell’era precedente la Prima Ebollizione Terrestre, durante la quale sparirono tutti i liquidi, dall’acqua ai soldi, dalla superficie terrestre. Non essendoci più liquidi di nessuna specie non c’era più la necessità di Mose e tutto finì nell’abbandono fino al nostro ritrovamento. Be’, e con questo, cari colleghi, concludo la mia presentazione. Logout a tutti.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)