Fotografia
Museo Palazzo San Francesco - Domodossola
Gabriele Croppi : Metafisiche
Uno sguardo nuovo sul paesaggio
Dal viaggio geografico al reportage sociale, dalla Metropolis sfocata che perde definizione nel caos brulicante, e nelle Fughe dei “paesaggi interiori” (omaggio a Fernando Pessoa dopo il salto), al tutto a fuoco metropolitano di particolari nitidi, e fragori azzerati dai contrasti che lottano per emergere dalla prospettiva, l’obiettivo di Gabriele Croppi continua a sperimentare con la metafisica del paesaggio e delle esistenze urbane. (fino al 14 settembre).
“Quello che mi interessa - afferma l’autore - è l’effetto del metafisico nei nostri pensieri e sul nostro approccio alla vita. Questo, in arte e di fotografia, significa andare al di là, vuol dire (che) il significato e l’essenza profonda non si fermano con ciò che vediamo”.
Attento ad evitare la pericolosa interpretazione univoca e limitante delle immagini, per loro natura polisemantiche, il fotografo sfrutta paradossi, citazioni, libertà combinatoria e visionaria, per portare avanti una ricerca visiva, culturale ed esistenziale, spinta al confine tra visibile e invisibile, ombre e luce, e quella Metafisica di un paesaggio urbano che emerge nei Piemontesi (2010), a New York (2009), nell’Identità europea, esplorata da Amburgo a Londra, passando per Parigi, Oslo o Milano, con il progetto dell’European Photo Exhibithion Award.
“Ho interpretato scene urbane di alcuni Metropolis, con le loro evidenti differenze architettoniche, sociologiche e culturali, ma con il fermo obiettivo di restituire l’immagine finale che specifica “dimensione metafisico”. Vorrei affermare che il risultato e il contenuto della mia ricerca non si concluderà nelle immagini in cui si incarna il mio progetto, ma nel modo in cui tutti potremmo guardare a loro, filtrandoli con la nostra soggettività, con il nostro background culturale, con tutte le domande, i dubbi, l’immaginazione che seguono. L’obiettivo ultimo della mia ricerca artistica non è quello di fornire risposte semplici al tema dell’identità europea, ma quello di diventare consapevoli della complessità di origine metafisica, che ci unisce nel nostro approccio europeo, sia per l’arte e la vita”.