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Arte

Fondazione Bardini e Oeyron - Firenze

Giovanni Colacicchi

Figure di ritmo e di luce nella Firenze del '900

A cura di Mario Ruffini e Susanna Ragionieri


La grande mostra antologica "Giovanni Colacicchi. Figure di ritmo e di luce nella Firenze del '900" a Villa Bardini (Fondazione Bardini e Peyron) vuole essere una riflessione critica a più voci a ventidue anni dalla scomparsa dell'artista e a ventotto dall'ultima rassegna antologica. Tale mostra attraversa l'intero secolo "breve" ed è accompagnata da ben tre mostre collaterali, che servono a riportare l'interesse sulla grande mostra nel corso degli oltre sei mesi di esposizione (fino al 19 ottobre), allargando peraltro l'offerta espositiva alla sua immensa produzione e ai suoi molteplici e articolati interessi, oltre alle Conferenze e ai Concerti al Museo del Novecento e al Lyceum.

   

Una prima mostra collaterale è dedicata alla moglie, Flavia Arlotta. Donna e pittrice del Novecento e si tiene all'Accademia delle Arti del Disegno a Orsanmichele. Seguono I Disegni di Giovanni Colacicchi a Casa Siviero. Ricordando l'incontro con Giorgio de Chirico al Lungarno Serristori. In autunno ancora all'Accademia delle Arti del Disegno con Giovanni Colacicchi dal disegno all'opera. Una lezione di stile.

   

Tali mostre, congiuntamente, rientrano nell'ambito delle celebrazione del 2014 dedicate al 450 anniversario della Fondazione dell'Accademia delle Arti del Disegno e della Morte di Michelangelo. In questo speciale anno d'arte dedicato a Giovanni Colacicchi e al suo mondo, formalizzeremo anche al Comune di Firenze la richiesta di dedicare una strada al grande pittore. Le quattro mostre nascono da un'idea di Mario Ruffini nell'ambito delle ricerche dei Progetti di Musica e Arti figurative del Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut, e sono supportate da Susanna Ragionieri, massima esperta dell'opera di Giovanni Colacicchi.

   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)