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Humour - Cronache cittadine

Amerigo. Storie da Utopia

Il delitto
di Laura Palmerini

ventinovesima puntata

di Alessandro Gentili

Tempo di Natale. Dolce attesa delle vacanze scolastiche, dolce attesa dell’arrivo del Bambinello mentre in cucina le donne sono al lavoro da ventiquattro/trentasei ore ininterrottamente per gli invitati: i tavoli e i frigo e i congelatori sono strapieni, non bastano piatti e bicchieri e tovaglioli e le candele e le luminarie, sotto l’albero i regali hanno invaso il pavimento, i dolci, le crostate, le torte e le costolette, la pasta, il brodo e gli antipasti e i vini, bianchi o rossi , e perché no, anche un buon rosè o un vin santo per accompagnare il dessert luculliano che verrà servito nel tardo pomeriggio dopo la frutta, anch’essa abbondante, intanto la lavastoviglie funziona a pieno a pieno regime mentre vengono servite nuove portate, tra cui il budino e il limoncello per far spazio a nuove entrate e si richiedono altri contorni come olive piccanti o mozzarella di bufala o tocchetti di parmigiano.

      

Lo scorso Natale c’era pure Laura Palmerini che aveva preparato tutto lei: antipasto ai quattro formaggi, tortellini in brodo di carne e lasagne ai carciofo in bianco, cotolette alla milanese con patate al forno oppure sogliola al vino bianco e aringhe sott’aceto con pomodorini infarciti di basilico e prezzemolo con spruzzata di olio d’oliva extra-vergine. Poi, dopo una breve pausa, contorni a bizzeffe tra cui lattughino e rucola aspra con cipolline verdi e rosse ripassate insieme a cicoria e olive snocciolate. La mamma di Laura aveva preparato anche uno sformato di patate con speck e mozzarelline sciolte alla griglia, bricioline di maiale e un po’ di fagioli al sugo denso di pomodoro fatto in casa, mentre il papà di Laura si era divertito con i gamberoni cotti a vapore e serviti mezzi crudi con un risvolto di carote brasate e carciofini sott’olio, melanzane e zucchine ripassate. Il dolce l’aveva preparato la nonna di Laura, una gigantesca crostata ai frutti di bosco, rifinita con crema pasticcera e nutella debordante sulla pasta frolla e mentre il Bambinello si apprestava a comparire in questo mondo devastato e in sfacelo, erano state servite spigolette arrosto e un tantino di cavolfiori padellati e ricoperti di farina e i bambini e i ragazzi si apprestavano ai regali in dolce attesa di ricevere il meritato e richiesto regaluccio di Natale.

      

Anche l’assassino di Laura Palmerini stava festeggiando il Natale e proprio quella sera, la notte della Vigilia, concepì l’idea di far fuori Laura con un rozzo coltellaccio da macellaio e quest’idea gli mise appetito e non finì di mangiare che dopo mezzanotte e il mattino fece un’abbondante colazione e poi mangiò di nuovo a pranzo e a cena e tutti i giorni delle Feste Natalizie non fece altro che ingozzarsi e aumentò di peso di un paio di chili a dir poco ma forse di più.

Il Bambinello era nato anche quest’anno, mai stanco di rinascere….


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)