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Cinema

Frozen

Il regno di ghiaccio

di Federica Fasciolo

Nel regno di Arandelle la piccola Elsa possiede il magico potere di comandare neve e ghiaccio. Non riuscendo a controllarlo rischia però di uccidere la sorella Anna: da quel momento viene spinta dai genitori a reprimere questo potere e rimanere in isolamento. Fino al giorno della sua incoronazione, quando finisce per trasportare tutti in un inverno perenne.

La fiaba è Disney (ispirata, ma solo molto vagamente, a “La regina delle nevi” di Hans Christian Andersen) ma a vederla prima di saperlo forse non si direbbe. Certo ci sono l’amore, l’amicizia, il coraggio e gli immancabili personaggi buffi, la prospettiva però è meno classica e capovolge i clichè che ci si aspetta guardando un cartone made in Disney.

A partire dal ruolo delle principesse: nel 2013, 2014 ormai, non si portano più in scena giovani perfettamente aggraziate e totalmente passive, in attesa dell’azione di principi più o meno azzurri.

L’idea di idilliaca perfezione è lontana e l’invito è a vedere il buono che si nasconde dietro qualche difetto e a non fermarsi alle apparenze. Preso di per sé non sarà un messaggio totalmente originale, ma certo è un elemento di novità per una fiaba Disney con delle principesse per protagoniste.

   

I personaggi sono tutti ben caratterizzati, sarà quasi impossibile non trovare adorabile Olaf il pupazzo di neve, così come le facce buffe della renna di Kristoff, ma il più originale – e che “cresce” di più nel corso del film – è sicuramente quello di Anna, sorella della regina dai poteri magici: divertente, impacciata ma forte, capace di rivalutare la sua idea dell’amore o, meglio, di scoprire che è molto diverso dalla semplice “voglia” di innamorarsi di qualcuno.

La scelta abbastanza coraggiosa in questo film (e, stavolta, in pieno stile Disney) è che è un musical: appena ho sentito che iniziava con una canzone ho pensato “no, per favore, le canzoni no”, invece sono stata piacevolmente sorpresa perché non ce ne sono troppe e comunque sono inserite bene nel complesso.

Aggiungiamoci i costumi perfettamente curati e delle scenografie in grande stile (specialmente quella del palazzo di ghiaccio di Elsa), e avremo un film che è un piccolo gioiello.

Da (ri)vedere.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)