f



Teatro

Teatro Vascello – Roma

Giulio Cesare

Invitato a rappresentare l’Italia dallo Shakespeare
globe Theatre di Londra Vincitore del Certamen
Almagr-off- Festival Internationale di Teatro Clasico

di Giada Gentili


   

Nel Giulio Cesare Shakespeare mette in scena una società in via di estinzione (quanta lungimiranza!), una società colta esattamente nell'attimo terminale del proprio crollo, una società vittima del suo fallimento intellettuale, spirituale e politico.

Shakespeare scatta una "fotografia" di una Roma livida e ferocemente allucinata dove sullo sfondo, al di là dei colli e dei monumenti, compaiono le nitide sagome di avvoltoi e di famelici cani rabbiosi pronti a scagliarsi con insaziabile violenza addosso a corpi mal conciati dal crollo fisico e nervoso.

La Roma disegnata da Shakespeare è una città che vive sotto un cielo di piombo, sotto l'ombra di un'ingombrante corona di ferro, una città di silenzi che si fanno culla di improvvisi rumori, assordanti; è una Roma dove si sentono scrocchiare mandibole e strofinare violentemente mani l'una contro l'altra (Casca), in cui i corpi, sfiorandosi, producono sordi suoni di lamiera (i congiurati tutti); è una Roma nascosta e privata che si raccoglie alla luce di una lampadina per produrre, poi, squarci e profonde ferite nei luoghi pubblici (ancora i congiurati); è una Roma che suona di passi solitari e furtivi (Cassio), di verità indicibili che esplodono in pensieri assordanti, in sogni maldestri (Cesare e Bruto), in visioni apocalittiche nate da menti di donne sterili (Porzia).

Una Roma vittima di un cortocircuito: via le luci, è l'ora della notte, nera, senza luna.

   

Il lavoro performativo e di preparazione allo spettacolo prenderà quindi le mosse da questi presupposti di "senso" , nel tentativo di restituire, attraverso studi e fasi di avvicinamento, la materia della parola shakespeariana.

Perché l'universo onirico è così presente nel testo in questione? Di che materia sono fatti i corpi dei personaggi che in quell'universo sembrano vivere? In quale luogo nasce la violenza arbitraria? Dove trova il suo terreno fertile? Shakespeare sembra suggerirci che la violenza incondizionata è l'unico strumento che la collettività è in grado di utilizzare per uscire dalle proprie crisi, dai propri disequilibri e crolli nervosi; aggregarsi per commettere delitti e assassinii contro colui o coloro che vengono, a torto o a ragione, reputati i responsabili della crisi stessa. Siamo davvero certi che l'antico meccanismo del "capro espiatorio" sia soltanto un lontano ricordo dalle società arcaiche? (Andrea Baracco)

369gradi e Lungta Film : Giulio Cesare di William Shakespeare – adattamento di Vincenzo Manna e Andrea Baracco – regia Andrea Baracco - con Giandomenico Cupaiuolo, Roberto Manzi, Ersilia Lombardo, Lucas Waldem Zanforlini, Livia Castiglioni,Gabriele Portoghese.

scene Arcangela di Lorenzo - disegno luci Javier Delle Monache

   


teatro  

Piazza San Pietro – Roma

Papa Francesco
incontra il circo

Ricordatevi di essere portatori di felicità
allegria e speranza tra la gente


Un giorno davvero da ricordare per il Golden Circus Festival di Liana Orfei, chiamato a partecipare con tutti i suoi artisti al completo, la sua direzione e il suo staff all’udienza papale di mercoledì 8 gennaio e ad esibirsi direttamente davanti al Sommo Pontefice, sul sacrato della Basilica di San Pietro.



Il ritmo e il sacro
Centro Culturale Avverroè
Convegno 29 gennaio
Camera dei Deputati
Sala della Mercede – Roma
Organizazione
Saber Mounia - Luigi Capano
Introduce Souad Sbai
Relatori: Claudio Lanzi
Geometria, orientamenti ,
musica nella fondazione
del tempio
Angelo Jacovella
Musica e psiche nel pensiero
medioevale islamico
Mario Thanavaro
Il Ritmo interiore:
la via del respiro
info@centroaverroe.it

Un onore, oltre che un’esperienza che arricchisce la storia del magico Golden, confermandosi ancora una volta come un Festival unico e speciale per lo spettacolo dal vivo italiano.

Papa Francesco ha assistito divertito il monociclo di Artem Averyushkin (Russia), la contorsione delle X Bud Roses (Mongolia), i furetti della Averyushkin Family (Russia), la giocoleria di Rogério Piva (Brasile), il duo juggler Daria & Dmitri (Moldavia e Ucraina) ed Andrea Andreuzzi con il suo piccolissimo cavallo Donny (Italia). Il tutto arricchito dalla musica live dell’orchestra del Golden Circus, diretta dal Maestro Nicola Cambione, e da tre trampoliere, le “Stanghe”. Una festa fatta di gioia e di colori che ha coinvolto il nostro caro Papa Francesco, il quale non ha mancato di ringraziare e di complimentarsi, chiamando l’intera piazza a partecipare al suo vivo apprezzamento.

«Nel vostro viaggiare sentitevi messaggeri di gioia e di fratellanza, in una società che ne ha tanto bisogno », ha detto al Golden il Santo Padre e, separatamente a Liana Orfei e alla sua famiglia, ha proseguito « continuate perché è importante dare gioia e divertimento. Ricordatevi di essere portatori di felicità, allegria e speranza tra la gente».

   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)