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Teatro

Teatro Biblioteca Quarticciolo - Roma

Opera in corso 2 :
donne allo specchio

Ancora un’esperienza dopo la prima del maggio
scorso al Radio Wuonz Live Club

di Federica Fasciolo


In Prima nazionale a Roma il Progetto teatrale del Collettivo Operaincorso costruito e realizzato da Tiziana Amicuzi, Maria Luisa Bigai, Valeria Cotura, Valentina Faraoni, Paola Marzano, Ilaria Onorato, Francesca Emilia Papale, Maddalena Rizzi, Angela Sajeva: un gruppo di donne delle Arti Sceniche, Visive, Multimediali e Digitali (attrici, autrici, drammaturghe, performer, pittrici, scenografe, registe) impegnate nel creare eventi artistici, culturali e ludico-partecipativi che abbiano come obiettivo rivalutare il ruolo della donna in primo luogo nel mondo dello spettacolo e della cultura, dove è spesso veicolato in modo tanto discriminatorio, da precluderne il più delle volte qualsiasi potere decisionale. Operaincorso si propone di allargare lo sguardo sulla condizione della donna e di puntare i riflettori sulle diseguaglianze nei diritti e sulle disparità di trattamento a cui la donna è ancora assoggettata.

   

Uno spettacolo poetico, struggente ed ironico che intreccia linguaggi per raccontare storie di donne. Partendo dallo studio di artiste significative del passato, si vuole indagare  la posizione della donna nel mondo del lavoro ed  il panorama femminile nella sfida quotidiana di affermazione della propria identità. L’impianto drammaturgico  nasce dalla fusione di scritti e biografie.

Le storie di Theda Bara, Maria Carta, Isabella Morra, Adelaide Ristori, Frida Kahlo rielaborate a più mani, si proiettano  fra le luci e le ombre della scena. Le attrici dal vivo intrecciano  il percorso dei loro personaggi con Francesca Emilia Papale, unica donna del tempo presente che,  attraverso dei video-interventi, riflette su condizioni di lavoro che diventano scelta di vita.

Operaincorso 2  nasce dalla ricerca sviluppata da ogni singola artista dalla propria peculiarità creativa e assecondando la propria tecnica specifica, a partire dalla lettura critica di testi biografici e documentari, dall’ascolto reciproco  e lungo un percorso che ha prodotto materiali visivi, pittorici, drammaturgici, scenici che vengono coordinati e composti sul palco  per addensamento tematico, riverbero poetico, eco umana, seguendo una struttura compositiva che prevede anche parti improvvisate.  Il palco – spazio astratto dalle molte sfaccettature – si apre a percorsi diversi come un castello di specchi, dove le storie si intrecciano con simmetriche divergenze e linee terribilmente parallele; una lanterna magica che rifrange bagliori di epoche e dimensioni diverse. Le attrici si in-vestono del personaggio che diventa drammaturgia dal vivo, interattiva, lungo un canovaccio che racconta a più voci la lunga danza di uno specchio infranto.

L’esperienza del collettivo è dunque una grande sfida: entrare nelle pieghe piu’ nascoste, private, intime, di queste donne d’arte. Captarne i movimenti tra la luce e le ombre della carriera. Dalla ricerca biografica alla scrittura drammaturgica, fino a un lavoro attoriale dove si sono incontrate e scontrate, scambiate dubbi, speranze, bisogni, saperi, esperienze.

   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)