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Humour - Cronache cittadine

Amerigo - Storie da Utopia.

Il delitto di Laura Palmerini

Trentunesima puntata

di Alessandro Gentili

Si allevano rinoceronti ad Amerigo contro la crisi, contro la spending vattelappesca, contro lo spread, contro il PIL, contro le agenzie di rating, contro l’ONU, il FAI, la TELECOM, l’ACI, la RAI, SKY, il MEC, l’IVA, l’IGE, contro la FIGC, LEGA AMBIENTE, il WWF, contro la CSM, contro la GM, contro l’EURO, la FIAT, FS, ALITALIA, la NATO, UNICREDIT, MPS, ESA, EUROSTAT, OCSE, UNESCO, UIL, CGIL, CISL, ENEA, CNR, EUROSPIN, ALFA, FORD…

   

Si allevano rinoceronti importati direttamente dall’Australia?

Australia? Rinoceronti? E i canguri?

Il primo ad importare rinoceronti è stato il papà di Laura Palmerini. Poi è venuto il nonno, lo zio, il cugino Algise, di terzo grado, imparentato per via di una seconda moglie che gli diede tre figli, uno dei quali morì in circostanze misteriose, con punti di convergenza con la morte di Laura.

Ma passiamo ai rinoceronti: di statura arcuata e centripeta, dotati di un bel colore scuro e tramontato, offrono diversi spunti per lanciare un appello al governo in carica per rivedere alcuni aspetti della famigerata “legge di stabilità”: innanzitutto la galoppata d’attacco in cui il bel bestione emerge come un vero animale da savana. La carica è forte e generosa e può incutere paura al contadino avvezzo a pascolare miti greggi. Poi il corno: esso rappresenta la punta avanzata dell’evoluzione della specie. Niente a che vedere con quelle tartarughe che hanno francamente rotto i marroni a più di una generazione, ad iniziare da quel brav’uomo di Darwin. Mah: saranno pure curiose da vedere, ‘ste tartarughe del piffero, ma volete mettere il corno del rino? Forte e appuntito, arcuato come una volta del Brunelleschi, arma potentissima che non teme neppure le sequoie dello Yosemite.

Il primo rino capitato ad Amerigo è stato appunto quello di papà Palmerini. Lo si può vedere nel recinto di via dei Capitelli 35, angolo via delle Fornaci. I bambini delle scuole tutte le mattine lo passano a salutare e il rino ricambia muovendo muso e corno. I bambini, da quando c’è il rino, vanno meglio a scuola e perfino Filomena Castiglione, la somara della classe, ha recuperato un paio di voti. Meglio così. Il rino poi si diverte con cani e gatti di passaggio e sfrega il corno sulla staccionata comunale. Il sindaco c’è rimasto male perché la staccionata è un po’ consunta e si pensa di cambiarla ma i soldi non ci sono e l’IMU, poi, qui ad Amerigo, è stata abolito. Il governo centrale ha protestato per questa abolizione.

“Vogliamo scherzare? E se l’iniziativa si propaga?”, pare abbia mormorato il grande Letta. Inviata una commissione il loco, i funzionari sono tornati a Palazzo Chigi con sacchi di norcineria locale che hanno distribuito a tutti i commessi suscitando le ire della Gabbanelli che ha promesso uno speciale di “Report”. Ma anche Casaleggio ha preso iniziative a riguardo e ha deciso di oscurare la Rete in quel di Amerigo. Schettino è stato visto ad Amerigo la settimana scorsa a vendere modellini della Costa Concordia rovesciata e arruzzinita. Il rino, nel frattempo, ha perso chili e ha assunto quella tipica espressione degli animali selvaggi finiti fuori sede. Interpellanza di Nunzia De Girolamo al riguardo. La Bonino ha inviato in Africa un emissario del Tevere confluito e persosi alle sorgenti del Nilo.

            


Humour - Tempi... moderni?  

Zodiaci

di Giuseppe Sanchioni


   

Benvenuti nel nuovo anno, l’anno della Tares.

E si, perché se i cinesi sono usciti dall’anno del Serpente e sono entrati nell’anno del Cavallo, noi qui, anche avendo tante bestie, non abbiamo un animale fidato che ci indichi la strada per il futuro.

Ed infatti, nel nostro molto più triste ma anche più pragmatico zodiaco, siamo usciti dall’anno dell’IMU e siamo entrati nell’anno della Tares. Perché non ci guidano né le stelle né gli animali, ci guidano le tasse.

Quelli più anziani, quelli nati nell’anno dell’ILOR, avranno ormai raggiunto una mummificazione in grado di consigliare la pace col fisco.

Ma anche quelli nati nell’anno dell’ICI saranno consapevoli di essere arrivati alla fase della rassegnazione.

Per quelli nati sotto l’IMU, la situazione del nuovo anno è stazionaria. Il lavoro, la salute e l’amore saranno benèfici solo se svolti nell’abitazione principale. Le stesse cose, ma fatte in abitazioni secondarie, creeranno delle ingenti spese supplementari.

Ma i più ricchi di prospettive nel nuovo anno sono quelli nati sotto la Tares. Sono i più giovani e quindi i più proiettati nel futuro, i più curiosi. Per loro si aprono potenzialità infinite, come le infinite nuove sigle con cui verranno identificate le vecchie tasse. Non avendo un’abitazione principale non si dovranno preoccupare di dove svolgeranno il lavoro, la salute e l’amore. In compenso saranno felici di contribuire anche come affittuari.

Infine, un avviso che vale per tutti: è meglio avere contro Saturno che la Tares.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)