Arte
Palazzo Barolo, Torino
Origami - Spirito di carta
Spiriti di carta. Centinaia di sculture di carta grandi e piccole,
tre le aree tematiche: la rappresentazione del mondo,
la rappresentazione della mente,
i totem simbolici, dal gioiello alle gru della pace.
Resterà visitabile fino al 16 febbraio nelle storiche cantine di Palazzo Barolo nel centro di Torino la più eclettica mostra dedicata agli origami organizzata dall'Associazione Yoshin Ryu.
Centinaia di sculture di carta grandi e piccole: “una scelta guidata da suggestioni emotive e dalla considerazione che questa tecnica è universalmente conosciuta, ma in modo spesso estremamente superfciale. La matrice giapponese di quest'arte si è intersecata e, si interseca tuttora, con la storia del mondo e ha inedite applicazioni scientifiche e tecnologiche” rileva Daniela Crovella curatrice della mostra “dalla carta agli airbag, dai monaci giapponesi alle corti italiane del rinascimento: esistono scuole diverse, stili diversi nei luoghi più remoti della terra.” Per dare sfogo a questa ricchezza di spunti e soggetti, la mostra è concepita come la prima di due esposizioni gemelle.
l’etmologia della parola “origami” è composta dal verbo piegare oru, (che, declinato, diventa ori) e quello di carta kami (che per eufonia diventa gami). Una lunga storia che si fa risalire al I secolo dopo Cristo con l'invenzione della carta in Cina, un nuovo materiale rivoluzionario che diversamente dalle tavolette di cera e dalle pergamene può essere piegato più e più volte, acquistando corpo e forma senza spezzarsi.
La scoperta della carta viaggia veloce e nel vicino Giappone venne importata dai monaci buddisti nel VII secolo. Quello che oggi è uno dei prodotti più diffusi, era all'epoca, appannaggio di un élite, un bene molto prezioso e per questo riservato ad usi in ambito religioso e cerimoniale. I primi origami non erano certo un hobby, ma un modo per riprodurre figure simboliche in contesti rituali.
In Origami – Spirito di carta, tre le aree tematiche scelte: una prima sezione espone la rappresentazione del mondo, oggetti di natura, una seconda sezione, la rappresentazione della mente, oggetti matematici-geometrici, infine i totem simbolici, dal gioiello alle gru della pace.
Oltre 200 gli origami esposti, opere di artisti noti a livello nazionale e internazionale e che spesso aderiscono a CDO- Centro Diffusione Origami, grazie alla cui collaborazione Yoshin Ryu ha potuto selezionare una ricca gamma di pezzi, stili e “estri artstci”. Video didattici e suggestivi sono proiettati sia a Palazzo Barolo che nel Salone Mazzonis del MAO, il Museo d’Arte Orientale di Torino ormai alla seconda collaborazione con Yoshin Ryu.
Ma la mostra non si ferma qui, si espande, esce dai luoghi deputati e contamina altri spazi, declinandosi nella sezione off - origami e la città, come le sculture dell’artista Alessandro Sciarafa realizzate e posizionate in una importante piazza di Torino o il collegamento con gli Istituti d’Arte e i Licei artistici torinesi coinvolti in attività creative a tema, quest’anno stimolati inoltre dalla partecipazione ad un concorso il cui premio finale sarà una borsa di studio per i lavori considerati più meritevoli e valutati da una èquipe di esperti.
Oltre alla gradevolezza del colpo d'occhio, gli origami testimoniano il link culturale e economico che lega Torino al Giappone grazie anche al gemellaggio con Nagoya, una liaison che ha portato a Torino per l'inaugurazione della mostra, il neo Console Generale del Giappone a Milano la signora Kyoko Koga. Da anni infatti l'Associazione Yoshin Ryu, promuove con molte attività la cultura del Sol Levante anche grazie ad una fitta rete di contatti.
La mostra Origami, fa seguito ad una serie di esposizioni di grande interesse e successo di pubblico: dal 2002 al 2006 il ciclo Kagemusha – l'ombra del guerriero, nel 2007 e 2008 sul tema Giappone Spirito nella Forma con le mostre Ceramica e Bonsai, sempre del 2008 Shodo, l'arte della calligrafia, nel 2009 Omote, le maschere del teatro No, quindi un biennio dedicato alle bambole Ningyo nel 2010 e Karakuri nel 2011 con 20.000 visitatori in sole cinque settimane di apertura. Anche in occasione di Origami . Spirito di carta sarà realizzato un catalogo edito da Edizioni Yoshin Ryu, curato da Daniela Crovella.
L'evento è reso possibile grazie al contributo di Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Palazzo Barolo, ILTI Luce by Philips, Cuki Cofresco, alla collaborazione con Centro Diffusione Origami e Museo d’Arte Orientale di Torino, allo sponsor tecnico Hic ad Hoc e ai patrocini di Città di Torino, Provincia di Torino, Consolato Generale del Giappone a Milano.