Piccoli Grandi Musei Italiani
“Una cosa bella è una gioia per sempre” John Keats
Maierà – Cosenza
Museo del Peperoncino
Storia dell’”Oro Rosso” venuto dall’America
di Alessandro Gentili
L'accademia Italiana fondata nel 1994 a Diamante dal giornalista gastronomo Enzo Monaco, in poco tempo si è diffusa in tutto il territorio nazionale.
"L'Associazione si propone di creare, approfondire e diffondere una vera e propria cultura del peperoncino" attraverso gli oltre cinquemila soci e sessanta delegazioni accademiche nelle principali città italiane, e, all'estero con le sedi di rappresentanza nelle più importanti città: New York, Tokyo, Parigi, Monaco di Baviera, Basilea, Sydney, Lausanne.
In particolare vuole far conoscere il peperoncino (capsicum annuum) arrivato in Italia con Cristoforo Colombo, la sua storia, la sua cultura, le sue qualità e le sue utilizzazioni. Promuove lo studio e la ricerca sulla sua produzione, sulle sue qualità e su tutte le sue possibili utilizzazioni; con particolare riferimento al campo della gastronomia, della cosmesi, della farmacologia, della medicina e di qualsiasi altro settore utile all'uomo. Studia e approfondisce le tradizioni, gli usi, le abitudini direttamente o indirettamente collegate al peperoncino in tutti i paesi del mondo. Valorizza infine ogni forma di espressione artistica (letteratura, cinema, TV, giornalismo, pittura, scultura, ecc.) direttamente o indirettamente collegata o collegabile alla "cultura del peperoncino", compresa la connotazione di "piccante" nel senso di "trasgressivo e non conformistico".
Il peperoncino piccante, come tutti i peperoni, appartiene alla famiglia delle Solanacee. Certamente una "strana" famiglia. Le piante che ne fanno parte sono tutte ad alcaloidi che hanno (chi più chi meno) effetti particolari sul sistema nervoso dell'uomo. Alcune sono vere e proprie piante medicinali come la belladonna, lo stramonio, il giusquiamo, il tabacco, la dulcamara, l'erba morella. Altre più "normali" come la patata, il pomodoro, la melanzana fanno parte della nostra alimentazione quotidiana. Oltre ad essere "strana" la famiglia delle Solanacee è molto numerosa. Comprende 85 generi e almeno 2.200 specie.
Uno degli 85 generi è il capsicum al quale appartiene il peperoncino rosso piccante. Il nome latino capsicum deriva da capsa scatola per la particolare forma del frutto che ricorda proprio una scatola con dentro i semi; oppure dal greco kapto che significa mordere, con evidente riferimento al piccante che "morde" la lingua quando si mangia.
Nel genere del capsicum la specie più importante è il capsicum annuum al quale appartengono tutti i peperoncini che conosciamo.. Tuttavia esistono moltissime varietà di peperoncino e sulle classificazioni e denominazioni anche fra i botanici più insigni non c'è concordia. Val la pena perciò di seguire il consiglio di uno studioso importante come Tom Stobart il quale suggerisce di dimenticare i nomi e le classifica-zioni scientifiche e chiamare i peperoncini con i loro nomi locali.
Pevium in Liguria; peuvroun in Piemonte; peverone in Lombardia; pevrum in Emilia; pepe rosso o zenzero in Toscana; lazzarette o cazzarele a Pescara e Chieti; saittì a Teramo; pepentò piccante a L'Aquila; diavulillu nel Molise; peparuolo in Campania; diavulicchio nelle Puglie; cancarillo, pipazzu, pipi vruscente, diavulillo in Calabria; pibiri-moriscu in Sardegna; pipi russi in Sicilia; e infine cerasella, mericanill, diavulicchiu in Lucania.