Teatro
Teatri Antigone e Vascello - Roma
Testi improvvisati
e copioni consolidati
due spettacoli a riprova della vitalità del teatro
di Federica Fasciolo
Al teatro Antigone va in scena – dal 28 febbraio mal 2 marzo - uno spettacolo di improvvisazione: OttoMondiAllaRinfusa, mentre al teatro Vascello torna l’immarcescibile Tempesta di William Shakespeare.
Il primo lavoro OttoMondiAllaRinfusa, allestito dalla Compagnia T(i)LT – Trama Liberi Tutti, promette di mettere in scena ben quattro storie che nasceranno sul palco e si svilupperanno con l’aiuto del pubblico chiamato ad intervenire. Si tratterà di considerare che ogni persona ha la sua storia e il suo mondo, ma ogni esistenza è connessa con quella degli altri in un continuo perdersi e rincorrersi, sfiorarsi e penetrarsi, in una perpetua creazione di tanti - simili seppur diversi - mondi. È questa l’essenza della vita stessa ed è quello sarà portato in scena. Questa contaminazione reciproca, alfine, determinerà un epilogo imprevedibile.
Ben diverso il secondo lavoro in scena al teatroVascello dal 25 febbraio al 16 marzo.
La Popular Shakespeare Kompany - nata con l'obiettivo di mettere in scena ogni anno un classico della letteratura shakespeariana con la motivazione di continuare a offrire al pubblico grandi testi ne ripropone uno tra i più misteriosi e affascinanti del teatro mondiale, La Tempesta, con Valerio Binasco nel duplice ruolo di regista e del protagonista, Prospero.
Per il nuovo allestimento di una delle pièce più 'magiche' di Shakespeare, appartenente alla sua ultima fase creativa - quella dei 'romances' in cui rielabora, in dimensione mitica e sacrale, le grandi tematiche delle tragedie e commedie precedenti - saranno in scena con Binasco gli attori dell'avventura iniziata nel 2011: Fabrizio Contri, Andrea Di Casa, Simone Luglio, Gianmaria Martini, Deniz Ozdogan, Fulvio Pepe, Roberto Turchetta. Al suo fianco, i collaboratori di sempre Arturo Annecchino, Sandra Cardini, Carlo de Marino e Nicoletta Robello, chiamati a testimoniare l'incessante capacità di Shakespeare di apparire contemporaneo, e sottolineare come nessuno ha mai saputo cogliere l'avventura di vivere con altrettanta semplicità , e potenza. “ L'umanità è sempre la stessa – afferma il regista - da sempre. Non è mai cambiata. Da Omero a oggi siamo sempre qui, sotto il sole o nelle tenebre con le stesse paure, con gli stessi amori, con lo stesso cieco dolore, e con le stesse risate. E l'esperienza della vita è sempre quella, da sempre e per sempre. Shakespeare è il nostro cantore, e il nostro consolatore. Dipinge la nostra vita come se facesse parte in modo organico e perfetto della Natura stessa. Racconta le nostre luci e le nostre tenebre come se davvero tutti noi fossimo figli di Dio. E, pur con tutti i nostri difetti, ne fossimo degni.”
Tornando allo spettacolo OttoMondiAllaRinfusa occorre tenere prresente la sua natura: spettacolo di long form improvvisativa in cui gli attori (Pierpaolo Buzza, Mauro Colapicchioni, Federica Forbicioni, Marco Masi), dando prova di straordinaria capacità artistica e di una rara sensibilità narrativa, fanno vivere sul palco storie di ogni colore e sfumatura ispirate dai suggerimenti del pubblico e accompagnate da un’originale colonna sonora, improvvisata anch’essa, dal chitarrista sul palco (valerio Passi).
Qui, poesia e divertimento, suggestione e fantasia, si fondono in uno spettacolo in cui i mondi di ognuno e il mondo di tutti prende vita sul palco; con Shakespeare, viene da domandarci:Qual è il cuore de La Tempesta? La risposta evidenzia un dramma malinconicamente giocoso sulla fine della civiltà, sulla fine della vita e sulla fine delle cose in generale. E Qual è la lezione per noi oggi? C'è solo da comprendere. E comprendere non è perdonare. È arrendersi. Alla fine, resterà solo l'eroismo degli arresi. E Prospero, con fatica, si arrende. Anche se, dicono, ha vinto.