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Teatro

Teatri Antigone e Vascello - Roma

Testi improvvisati
e copioni consolidati

due spettacoli a riprova della vitalità del teatro

di Federica Fasciolo


   

Al teatro Antigone va in scena – dal 28 febbraio mal 2 marzo - uno spettacolo di improvvisazione: OttoMondiAllaRinfusa, mentre al teatro Vascello torna l’immarcescibile Tempesta di William Shakespeare.



Come un sorcetto nel camembert Teatro dei Conciatori, Roma. 18/2-2/3 - Regia Cristina Noci.
Nella trappola si mette un pezzetto di formaggio. Zac. No, lui lo ruba, e se la scampa. Ma se noi prendiamo un formaggio "esoticamente" francese, eh sì, ha il suo fascino, allora lui, il nostro roditore tutto rosa, ci rimane voluttuosamente invischiato. Oh, sì gli piace, è una specie d'amore, ma come molte storie da batticuore non sapremo fino alla fine che cosa succederà, chi lo sa se faremo scattare la trappola...
Per le note di regia devo ammettere che ci siamo divertite da matti, la protagonista a tirare fuori la sua nascosta vena di pazzia, io a comandare a bacchetta tutti, una cosa è certa, desideravo per ogni collaboratore un momento di gloria felice. Sono fortunata, ho trovato soltanto dei sì, che bello, mi piace, d'accordo, mi fido di te, dai costumi alla coreografia, dalle luci alle creazioni musicali, dalle scene alla bravura degli attori/trici, come dice Mel Brooks, "si può faare!!!" Quando lavori con gente in gamba sei davvero spalmato sul camembert!!!

Il primo lavoro OttoMondiAllaRinfusa, allestito dalla Compagnia T(i)LT – Trama Liberi Tutti, promette di mettere in scena ben quattro storie che nasceranno sul palco e si svilupperanno con l’aiuto del pubblico chiamato ad intervenire. Si tratterà di considerare che ogni persona ha la sua storia e il suo mondo, ma ogni esistenza è connessa con quella degli altri in un continuo perdersi e rincorrersi, sfiorarsi e penetrarsi, in una perpetua creazione di tanti - simili seppur diversi - mondi. È questa l’essenza della vita stessa ed è quello sarà portato in scena. Questa contaminazione reciproca, alfine, determinerà un epilogo imprevedibile.

Ben diverso il secondo lavoro in scena al teatroVascello dal 25 febbraio al 16 marzo.

La Popular Shakespeare Kompany - nata con l'obiettivo di mettere in scena ogni anno un classico della letteratura shakespeariana con la motivazione di continuare a offrire al pubblico grandi testi ne ripropone uno tra i più misteriosi e affascinanti del teatro mondiale, La Tempesta, con Valerio Binasco nel duplice ruolo di regista e del protagonista, Prospero.

Per il nuovo allestimento di una delle pièce più 'magiche' di Shakespeare, appartenente alla sua ultima fase creativa - quella dei 'romances' in cui rielabora, in dimensione mitica e sacrale, le grandi tematiche delle tragedie e commedie precedenti - saranno in scena con Binasco gli attori dell'avventura iniziata nel 2011: Fabrizio Contri, Andrea Di Casa, Simone Luglio, Gianmaria Martini, Deniz Ozdogan, Fulvio Pepe, Roberto Turchetta. Al suo fianco, i collaboratori di sempre Arturo Annecchino, Sandra Cardini, Carlo de Marino e Nicoletta Robello, chiamati a testimoniare l'incessante capacità di Shakespeare di apparire contemporaneo, e sottolineare come nessuno ha mai saputo cogliere l'avventura di  vivere con altrettanta semplicità , e potenza. “ L'umanità è sempre la stessa – afferma il regista - da sempre. Non è mai cambiata. Da Omero a oggi siamo sempre qui, sotto il sole o nelle tenebre con le stesse paure, con gli stessi amori, con lo stesso cieco dolore, e con le stesse risate.  E l'esperienza della vita è sempre quella, da sempre e per sempre. Shakespeare è il nostro cantore, e il nostro consolatore. Dipinge la nostra vita come se facesse parte in modo organico e perfetto della Natura stessa. Racconta le nostre luci e le nostre tenebre come se davvero tutti noi fossimo figli di Dio. E, pur con tutti i nostri difetti, ne fossimo degni.”

Tornando allo spettacolo OttoMondiAllaRinfusa occorre tenere prresente la sua natura: spettacolo di long form improvvisativa in cui gli attori (Pierpaolo Buzza, Mauro Colapicchioni, Federica Forbicioni, Marco Masi), dando prova di straordinaria capacità artistica e di una rara sensibilità narrativa, fanno vivere sul palco storie di ogni colore e sfumatura ispirate dai suggerimenti del pubblico e accompagnate da un’originale colonna sonora, improvvisata anch’essa, dal chitarrista sul palco (valerio Passi).

Qui, poesia e divertimento, suggestione e fantasia, si fondono in uno spettacolo in cui i mondi di ognuno e il mondo di tutti prende vita sul palco; con Shakespeare, viene da domandarci:Qual è il cuore de La Tempesta? La risposta evidenzia un dramma malinconicamente giocoso sulla fine della civiltà, sulla fine della vita e sulla fine delle cose in generale. E Qual è la lezione per noi oggi? C'è solo da comprendere. E comprendere non è perdonare. È arrendersi. Alla fine, resterà solo l'eroismo degli arresi. E Prospero, con fatica, si arrende. Anche se, dicono, ha vinto.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)