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Editoriale

Orizzonti

di Dante Fasciolo

In questi nostri giorni
scorrono sugli schermi e sui giornali
parole e immagini che sanno di vecchio.
La politica e il nuovo Governo,
Sanremo e i suoi eroi…

E poi immagini di guerra, uomini in rivolta ovunque,
nord e sud, est ed ovest del pianeta.
Potere e ragione si scontrano
e mischiano sopraffazione e violenza
rabbia, sangue, morte.

C’è un solitario bambino che cammina,
attraversa il deserto che separa due guerre,
trascina una valigia e un fagotto, tutto ciò che gli rimane,
non ha bussola, ma tira dritto e deciso
verso quell’orizzonte foriero di speranza.

E’ solo, sperduto e smarrito…ma il cuore batte forte.
Ha dentro qualcosa in più che lo guida
e sembra riscattare con il suo coraggio di fanciullo
quella sicurezza che noi abbiamo perduta
e che ormai non cerchiamo più.

Anche noi attraversiamo un deserto
fatto di dune economiche in conflitto,
di bugie e nascondimenti, di ipocrisie ed infamie.
Abbiamo perduto la bussola e l’orizzonte,
ognuno di noi è solo e in lotta con se stesso.

Marwan non lo sa, ma affrontando il deserto
ha gridato in faccia a questa nostra insipida umanità
tutta la vergogna di una vita che nega
il pane e la salute, la scuola e la casa,
la giustizia, l’amore, la pace.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)