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Editoriale

Vecchie e nuove bandiere

di Dante Fasciolo

Vecchie e nuove bandiere sfilano
vivaci o sbiadite nei colori,
accompagnate da slogan
falsi o noiosi, e sventolano
cariche di promesse.

Torna il tempo delle battaglie per il potere,
si affilano propositi sul nulla,
sussurri e grida invadono le piazze
reali o virtuali, irretite nel respiro unico
di voci spezzate…plaudenti.

Ho vergogna e paura
di parlare del mio paese
e di quanti con l’inganno
tracciano sentieri di gloria e rubano
soldi e sogni dalle tasche degli italiani.

Voglio invece dire una parola
per tutti gli uomini che resistono,
che non si sono lasciati accartocciare
come giornali e cronache
datati il giorno prima.

Voce per chi non è scivolato a compromessi,
che ha mani consumate di onesto lavoro
e non sporche di illeciti traffici,
per coloro che faticano la vita
senza lotta per privilegi e sfrenate carriere.

Sento il dovere di amplificare
il battito del cuore di questi uomini semplici
che a stento, oggi, soffocano la loro rabbia,
per testimoniare che c’è ancora spazio
per ritrovare un possibile necessario “Governo della Vita Vera”.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)