Poesia
L’invito dell’anguria
di Antonio Bruni
Mangiarla richiama una festa
ballare con ritmi e canzoni
cantare sudare sfrenarsi
richiede scurirsi di pelle
per reggere tinte splendenti
il verde tigrato che sfida
il rosso che invade la gola
il bianco che il morso arresta
il nero che in seme è promessa.
La nostra sera
di Elvio Angeletti
Vorrei starti più vicino
respirare l'aria buona
della sera.
Noi ancora insieme
nella nostra vita
e un bacio ancora.
Un bacio come allora
mentre giocavamo
sulle onde e mi dicesti
- ti amo -.
Ricordo era il primo
e non immaginavo nulla
poi mi hai preso con le mani
da li ho capito tutto
io ti amavo
Ora come allora
il mio pensiero lo stesso pensiero
dell’amore ho immaginato tutto.
Mentre camminiamo
tra la sabbia rovente
il tuo sguardo dolce che s'accende.
Il nostro amore pienamente
noi una carezza delicata
un bacio sulle labbra.
La luna nella notte
che ci prende
nell'amore come amanti.
Soli nella sera
tra la sabbia rovente
fare l'amore io è te.
Ancora insieme io te
ora come allora
perduti nello stesso ti amo.
Rina Boccino
Osservo il cielo plumbeo,
gocce argentee cadono
con ritmo ora lento e monotono
ora veloce e scrosciante.
Un brivido freddo
serpeggia nelle membra e
un desiderio vibrante
di sole e calore
mi annienta,
mi toglie il respiro.
Chiudo gli occhi
mi fingo assolate
spiagge dorate,
riverberi di luce
su placide distese marine.
Aspiro a pieni polmoni
l'odore salmastro
che solletica le narici.
Riapro gli occhi e sorrido.
Presto la forza invincibile
dei raggi del sole vincente
metterà in fuga
le nuvole grigie,
ogni elemento
della natura tornerà
come d'incanto
a risplendere
di un riso beato.
Fabrizio Lamarca
Non è qui che vorrei essere.
Altrove potresti chiedere, ed io risponderei.
Ma qui
tacere è convivere.
Domani
avrò ciò che ho perso oggi
pensando a ieri.
Ma non c'è sostanza in tutta questa luce,
e distogliere lo sguardo non basterà.
Sei felice? chiese una voce lontana...
La felicità è una sorte
che tocca a chi ci capita, non a chi la merita.
Fermo a guardare la pioggia
ne invidio l'indole.
Lei cade, e segna
lei scorre, e dimentica.
Credo solo al mio respiro
testimone di un giorno
che va dove deve andare.
Proposte di Alessandro gentili
Gli imperdonabili
L’Estate
Diego Valeri (1887-1976)
Rosse vampe leggere
tra nuvole nere
per il profondo turchino...
Su l'immoto silenzio della campagna
frana improvviso il temporale,
rotola, rotola, precipita giù.
Un grandinare di fogliette morte
su le mie mani...
Un'altra e un'altra: tutta una cascata
fragorosa s'abbatte
sopra la mia casetta di verdura:
la mortella si storce e si dibatte
nelle strette della paura. .
Uno scoppio secco;
ed ecco,
tutto il cielo s'annera di spavento.
Cade il vento.
Le cicale non cantano più.