Humour - Cronache cittadine
Amerigo. Storie da Utopia
Il delitto
di Laura Palmerini
Sedicesima puntata
di Alessandro Gentili
Con l’arrivo della vendemmia, dell’autunno, delle prime nebbie, con l’arrivo del primo calo di temperature, con la riapertura delle scuole, con la chiusura dei primi pascoli d’alta quota, con la riapertura del campionato di calcio e delle gazzarre televisive, tra salotti e collegamenti, con l’arrivo di una nuova guerra, con la riapertura dei cantieri Tav, con l’arrivo di altre finanziarie, di nuove tasse e nuovi balzelli, con il ritorno delle fiction televisive (dove gli adolescenti finalmente imparano a capire meglio il mondo in cui vivono), con il ritorno dei giochi a premi e di tutto il caravanserraglio che la tivvù pubblica (quella dove si paga il canone) propone all’allucinato spettatore contemporaneo, con l’arrivo di tutto questo tornano di nuovo le indagini per scoprire il misterioso assassino che mesi or sono ha troncato la vita di Laura Palmerini, diciannovenne studentessa del paese di Amerigo, lassù tra Dolomiti e altre Alpi.
Nessun caso sospetto fin’ora. L’Istituto di Medicina Legale di Roma ha inviato in loco degli Ispettori molto ben attrezzati ed equipaggiati: chiodi e corde, scarponi puntuti, coperte, thermos, bombole d’ossigeno. Il gruppo è arrivato ad Amerigo destando meraviglia, curiosità e attesa: non è bello, infatti, che un assassino se ne vada ancora in giro impunito. Potrebbe succedere ancora, meglio toglierselo dai piedi. Così questo gruppo, dicevo, ha ridestato speranze nella cattura del colpevole.
Strano a dirsi, ma anche quando il gruppo (composto da due uomini e due donne) ha lasciato all’alba Amerigo per dirigersi verso il Passo della Felpa, equipaggiato per un’escursione in alta montagna, tutti sono rimasti ancora dell’idea che presto, molto presto, si sarebbe levata la luce sul misterioso caso Palmerini.
Il Passo della Felpa è freddissimo ed è il primo campo base per scalare il Dentice, 3200 metri, con una lisca impervia da scalare. La lisca è una serpentina diabolica, assassina, mèta ambita dei migliori alpinisti. Perfino Messner non è riuscito a farla franca con la lisca. Il dentice per lui è rimasto un sogno incompiuto.
Giunti al Passo della Felpa, i quattro hanno sostato per un paio d’ore senza fare nulla. Forse stavano pregando come buddisti perché li hanno visti nella tipica posizione del loto, fermi, immobili, con le mani raccolte in grembo. Ogni tanto gettavano occhiate reverenziali al Dentice.
Terminata la funzione, si sono rimessi in piedi ed hanno acceso un piccolo falò. Poi son venute fuori le griglie, le confezioni di carne e salsicce, il thermos col vino e caffè, la radio portatile.
Si sono sintonizzati sul canale 99,99, Radio Vetta, che ha trasmesso l’intero Parsifal di Wagner, quattro ore e mezza (un gregge di mucche poco lontano si è visto allontanarsi in fretta e furia). Gli odori della carne alla brace ha riempito l’aria circostante e ha raggiunto un branco di lupi che stazionava nel bosco. I lupi hanno provato a raggiungere la grigliata, ma i fucili li hanno costretti ad allontanarsi. Il pranzo è durato un paio d’ore abbondanti. I quattro si sono poi stesi sull’erba e hanno dormito per l’intero pomeriggio. Alle prime luci del tramonto hanno fatto ritorno in paese, accolti da una popolazione entusiasta.
Hanno poi fatto ritorno a Roma dove hanno consegnato un rapporto circostanziato.
Elenco
di Giuseppe Sanchioni
Questo è l'elenco delle cose di cui, alla fine di questa tragicomica estate 2013 ed all'inizio di un nuovo inverno di (poco) calcio e (tante) tasse, non me ne può fregà de meno:
Buona fortuna e non vi preoccupate: il peggio deve ancora arrivare…