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Parchi e Oasi dello Spirito

Perugia

Abbazia di San Pietro

di Dante Fasciolo


In cima ad un monte, chiamato Calvario, con a vista Perugia, si ergono imponenti la Basilica e il Monastero benedettino di San Pietro.

La struttura fu eretta sulle rovine di una precedente cattedrale abbandonata agli inizi del X secolo.

Nel 965 il giovane Pietro Vincioli di nobile famiglia, scelse la vita monastica e decise di far ricostruire il tempio diroccato. Il Vescovo del luogo, accertate le buone intenzioni, donò quel colle denominato Calvario e subito,nel 966, iniziarono i lavori di ricostruzione, che terminarono nel 969, sotto il pontificato di Giovanni XIII.

   

Negli anni 1000 fioriscono molte apparizioni e sinarra di fatti inspiegabili se non per vie miracolose, e anche questa Abbazia non ne restò immune…ma storicamente la Chiesa e il Monastero divennero in breve tempo luoghi di culto, e nel rinnovato splendore, consacrato dal Vescovo di Perugia. Papa Giovanni XIII volle infine che proprio il giovane Pietro Vincioli fosse nominato abate del nuovo monastero.

La Basilica fu innalzata riutilizzando colonne, capitelli ed altro materiale di recupero della vecchia cattedrale abbandonata, che, a sua volta, inglobava le colonne di un tempio romano dedicato a Vulcano.

   

La chiesa è di notevoli dimensioni:l’interno è a tre navate con il soffitto a cassettoni. Al suo interno sono conservate opere pittoriche di grande pregio. Tra essi, i dipinti di Antonio Vassillacchi detto l’Aliense, Pietro Vannucci detto il Perugino, Giovan Battista Salvi detto il Sassoferrato, Guido Reni, Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino.

Ce n’è abbastanza per considerare il complesso un autentico museo, a cui si aggiungono i suggestivi chiostri – in specie quello minore denominato “delle stelle” – ad opera di Galeazzo Alessi.

Nel complesso abbaziale – al cui interno risiede la Facoltà di agraria dell’Università di Perugia – si svolgono solenni festeggiamenti in onore di San Pietro il 29 giugno, mentre il Santo fondatore del luogo d culto viene celebrato il 10 luglio.


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)