Parchi e Oasi dello Spirito
Torcello - Venezia
Santa Maria Assunta
e Santa Fosca
di Dante Fasciolo
Queste due chiese sorgono sull’isola lagunare di Torcello, circondate da verde e da silenzio.
Collgate tra loro da un portico, si affacciano su un grande prato di fronte ai due splenditi palazzi dell’Archivio e del Consiglio.
Si ritiene che Santa Maria Assunta, la Cattedrale, sia il monumento veneziano più antico; si fa risalire infatti al VII secolo , precedente di alcuni secoli della Basilica di San Marco.
Riedificata nel IX e ancora nell’XI secolo, epoca di cui conserva l’aspetto e il campanile, maestosa torre in mattoni ben visibile da lontano.
Lo stile è veneto-bizantino, esterni severi e privi di ornamento in contrasto con gli interni ricchi di mosaici e di decorazioni di straordinaria fattura, come i capitelli intagliati, tramezzi in marmo, pannelli scolpiti in leoni e pavoni.
Nel dorato abside centrale campeggi una figura di madonna con bambino in mosaico e l’agnello mistico a fianco, di stile ravennate. Tra i mosaici spicca il celebre “Giudizio Universale” che ricopre per intero la parete dell’ingresso.
Realizzata tra l’XI e il XIII secolo, la grandiosa composizione è divisa in sei zone che illustrano diversi episodi della vita di Gesù, fino a rappresentare con impressionante immediatezza le scene dei tormenti infernali riservati ai dannati nei diversi gironi di pena.
L’espressiva descrizione apocalittica, dalla visionarietà quasi dantesca, nasceva come severo ammonimento per i fedeli. A sinistra dell’altare maggiore si trova l’iscrizione originale della fondazione della chiesa, il più antico documento di storia veneziana.
L’Altra chiesa, Santa Fosca, risale al 1110. Pianta centrale con affascinante portico ottagonale con colonne e capitelli di varia fattura.
Particolarmente pregevoli sono le absidi, capolavori architettonici che ricordano quelle di San Donato di Murano: due ordini di arcate cieche fasciano l’abside maggiore e caratteristico è il coronamento in cotto a denti di sega triangolari.
Tra le opere d’arte presenti, una scultura marmorea della Madonna con Bambino di epoca quattrocentesca, e la tela di Giulio del Moro “Il martirio di Santa Giustina”.
Il senso di tranquillità e di silenzio che si respira invita ad una visita del complesso senza indugi.