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Ambiente

Uragano Haiyan – il clima
il disastro nelle Filippine

L’appello di Yeb Sano alla Conferenza sul clima

L’orrore di quanto successo nelle Filippine è inimmaginabile. Migliaia di persone spazzate via da un muro d’acqua di oltre 6 metri mosso da venti che andavano a 300 km all’ora. Una città di 200mila persone distrutta come se fosse stata colpita da una bomba atomica. Si tratta della peggior tempesta mai registrata - e sarà solo l’inizio, se non facciamo qualcosa.



Il più grande uragano mai registrato ha colpito il popolo filippino, e secondo gli scienziati la colpa è tutta del cambiamento climatico. Proprio in questi giorni i leader mondiali stanno decidendo se stanziare o meno i miliardi promessi per aiutare i paesi che più rischiano di essere colpiti dai disastri causati dal clima. Soldi che potrebbero garantire alle Filippine la forza di sopravvivere a queste tremende tempeste. Il negoziatore filippino ha appena iniziato uno sciopero della fame e ha lanciato una campagna su Avaaz. Diamogli il nostro sostegno. Firmiamo su www.avaaz.org

   

Proprio in questi giorni le maggiori potenze mondiali sono riunite in una conferenza sul clima, a Varsavia, discutendo su cosa fare dei miliardi che hanno promesso per proteggere chi, nel mondo, è più esposto ai disastri causati dal cambiamento climatico. Yeb Sano, il rappresentante delle Filippine, ha rivolto un discorso straziante all’assemblea, annunciando uno sciopero della fame che durerà fino a quando non ci sarà un vero accordo per aiutare la sua famiglia, i suoi concittadini e tutte le nazioni più vulnerabili di fronte a tempeste come questa.

"Parlo a nome della mia delegazione. Ma parlo soprattutto a nome delle innumerevoli persone che non avranno più la possibilità di far sentire la loro voce, decedute a causa della tempesta. Parlo a nome di chi è rimasto orfano. Parlo per chi sta correndo contro il tempo per salvare i sopravvissuti e alleviare le sofferenze di chi è stato colpito dal disastro. Possiamo agire, ora, con determinazione, per cercare di evitare un futuro in cui queste calamità diventino la normalità… Quello che sta affrontando il mio Paese a causa di un evento climatico estremo è pura follia. La crisi climatica è follia. Possiamo fermarla. Partendo da qui, da Varsavia.”

   

Dobbiamo pensare in grande, a differenza dei nostri leader. Lo dobbiamo alle vittime di Haiyan e di tutte le tempeste che ancora verranno.. Il cambiamento climatico le ha uccise. Ed è quindi il cambiamento climatico ciò che dobbiamo fermare. Serve un impegno maggiore per finanziare gli sforzi per contrastarlo, impegno fondamentale all’interno degli accordi mondiali di cui abbiamo un disperato bisogno per salvare il mondo. Le nazioni più ricche hanno già promesso i miliardi a questo fine! Eppure, finora praticamente niente di quanto promesso è stato mantenuto. Ma ora si può e si deve cambiare, e la tragedia delle Filippine, capitata proprio nei giorni della conferenza sul clima, può mettere in moto il cambiamento.

Las comunità telematica avaaz.org ha raccolto l’appello di Yeb e ga mobilitato la rete:

Yeb è da solo nella sua protesta, solo di fronte a freddi burocrati che non stanno muovendo un dito per affrontare questa situazione drammatica. Ma abbiamo la possibilità di far cambiare radicalmente la situazione grazie alla forza dei 29 milioni di membri della nostra comunità, obbligando i Paesi più ricchi e che più inquinano a pagare quanto promesso. Clicca qui sotto per fare in modo che tutto questo avvenga: e ha indicato il link da seguire per stare dalla parte di tutti quelli che sono stati e potranno essere vittime dei disastri causati dal cambiamento climatico

http://www.avaaz.org/


   


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)