f



Pagine preziose

Ennio Cavalli:

“Poesie con qualcuno dentro”

Presentato al Collegio Romano – sala della crociera, il volume di Ennio Cavalli “Poesie con qualcuno dentro” edito da Nino Aragno.

“Chi si sarà dentro queste poesie, da doverlo annunciare apertamente, in copertina, quasi a titolo cautelativo? Chi si nasconderà dietro questa catasta di versi, messi a stagionare come d’abitudine, per ricavarne assi da costruzione? L’assenza di un’anima velata o un me stesso disunito, disarmato, diminuito? Ci sarà lui, il daimon dei convincimenti appassionati o lei che non è più, l’intatta, l’indifesa, l’inseguita? Quale altro ostaggio, personaggio, depistaggio? Quale impronta colonizzatrice sulla sabbia dei giorni? Il nulla coi suoi intagli, l’amore irragionevole, una favola per cauzione?

Qualcuno o più cose la fanno da padrone. Vedo un sentiero, una stradina bianca in fondo alla campagna. La cipria del nuovo itinerario brilla al sole. Il pifferaio magico regala spartiti laceri a chi lo segue. E chi lo segue imita i suoi silenzi...”

(dall’introduzione dell’Autore)

C’è lei, una poetessa amata da Ennio Cavalli, Paola Malavasi (lei che non è più, purtroppo scomparsa prematuramente) e c’è lui, il poeta, con le sue parole bambine e innamorate. Ma c’è anche, in questo libro la dedica di un grandissimo poeta che aveva conosciuto entrambi: Derek Walcott. “Quella morte gli ha come infuso saggezza”, scrive Walcott (…death/afflicted him wisdom…) “un’autorità che solo il dolore conferisce” [...] (now he acquired/ authority from pain).

L'amore

L’amore è un frigorifero pieno.
Altrimenti una sbornia di vino barricato
una lattina di olio per friggere
una porzione di trippa nel giorno della sagra.
D’amore non si muore, lo dice la canzone.
Lo sotterri come fa il cane con l’osso
e in un battito di ciglia
rispunta in un fosso
lontano mille miglia.
L’amore, se vuole, fa rima con tutto;
anche col verso libero.
Fa rima con i tacchi di una cameriera messicana
comparsa a Hollywood e mai più vista,
con i saldi di una vetrinista cieca,
con una corsa pazza lungo la linea tratteggiata,
con i viaggi di nozze e i giri di chiave
che consumano Venezia.
Fa rima con i sughi della nonna,
con il fango grammaticale dei campi nomadi,
con i rebus e le sciarade.
L’amore bussa due volte, al corpo e al cuore.
L’amore tra due corpi è un libro bianco,
il segnalibro di un lenzuolo.
Amore è uscire assieme a un paio di scarpe nuove.
Se lei ti pesta i piedi, rimetti le scarpe vecchie
e cambi marciapiede.
Amore è entrarci con tutte le scarpe
e uscirne a testa alta.
Una voce ti rifà gli occhi:
“Guarda la luna in vetrina!”.
Ed è vero, ed è vera la voce in vetrina.
Se i conti sono in rosso,
l’amore è la prova del nove.
Come l’ora legale, allunga i tramonti,
le strade cantonali.
È un vuoto già riempito.
Chissà chi nasce prima,
l’amore o l’amatissima regina,
l’uovo inflessibile o la fulgida gallina?

Ennio Cavalli da: “Poesie con qualcuno dentro”


Ti auguro la felicità di fare quello che fai nel migliore dei modi. Di correre il rischio di tentare, di correre il rischio di donare, di correre il rischio di amare (Pam Brown) - L’uomo rimane importante non pertchè lascia qualcosa di sé, ma perché agisce e gode, e induce gli altri ad agire e godere (Goethe) - Non saltando, ma a lenti passi si superano le montagne (San Gregorio Magno) - L’aquila vola sola, i corvi a schiera; lo sciocco ha bisogno di compagnia, il saggio di solitudine (Johann Ruckert) - non c’è gioia nel possesso di un bene se non viene condiviso (Seneca)