La repubblica del Titano
San Marino
di Federica Fasciolo
Arrivati a questo punto della rubrica ho già parlato di luoghi storici, chiese, paesaggi e tutto ciò a cui si può far caso quando si va in vacanza da qualche parte.
E dopo aver girato tanto si crede sempre di aver visto ormai tutto o quasi.
Motivo per cui, per un attimo, oscillando tra la mancanza di ispirazione e il cinismo provocato dalla voglia di nullafacenza che accompagna la domenica mattina, ho pensato che non ci fosse nulla di nuovo da dire, su nessun posto.
Potete immaginare dunque la mia sorpresa quando, contro la mia volontà (o per lo meno, contro il voler avere ragione nel mio iniziale pensiero), ho trovato invece ispirazione a San Marino.
È stata una parte della città, in particolare, a far scoccare la scintilla... Quale?
È quasi ovvio: le torri sul monte Titano. Mi è venuto subito in mente il film Orgoglio e Pregiudizio del 2005, quando Elizabeth, la protagonista, sta sola in cima a un promontorio, con l’infinito di fronte a lei, gli abiti mossi dal vento e una musica ariosa ed elegante in sottofondo.
E come Elizabeth, le torri: arrampicate nel punto più alto, quasi sprezzanti del pericolo, solide ma sempre al limite dello spazio su cui poggiano.
L’ambizione di arrivare fin lì, premiata con la possibilità di guardare oltre... con l’idea di trovarsi in cima al mondo. Il loro abito, il verde: sono le fronde degli alberi a muoversi con il vento, stavolta, e la stessa musica le descrive.
Ma questa non è l’unica parte della città a ricordare un film o, per meglio dire, le sue atmosfere.
Il percorso che porta alle torri, il palazzo pubblico, le costruzioni medievali, le stesse case... sembra di muoversi per le pagine di un’antica storia, che nasconde misteri, o qualsiasi cosa desideri suggerire l’immaginazione.
La natura, attrice protagonista, circonda silenziosa, mescolandosi alle creazioni umane regala loro quel tocco di magia mancante.
Perla, la basilica dedicata a San Marino, il protettore della Repubblica: con le sue colonne fa pensare subito ai templi greci o romani, ma lo stile è neoclassico, con la sobria eleganza che lo caratterizza.
Quale miglior conclusione per questo film, se non un finale aperto alla fantasia degli occhi dei turisti?