Humour - Cronache cittadine
Storie da utopia
Amerigo
di Alessandro Gentili
Benvenuti ad Amerigo. La sera del 13 maggio (Piazza San Pietro, fumata bianca, Habemus Papam, Francesco...) molti degli abitanti di Amerigo, alle sette in punto, si sono ritrovati sulla piazza principale, chiamata piazza San PietroPaolo Dolomiti.
C’era, in effetti, un comignolo che spiccava sul tetto del Comune.
C’era pure il balcone con le luci per la verità già accese.
E c’era pure un tappeto che adorna la stanza del sindaco.
La signora Adele Piediscalzi lo aveva appeso per fargli prendere un po’ d’aria.
Nulla di male, per carità.
Ha iniziato a piovigginare ma, si sa, gli abitanti dei paese di montagna usano poco l’ombrello.
Alle sette e sei minuti ecco uscire dal comignolo un bianchiccio fumo che si disperde nell’aria. La cornacchia che pochi istanti prima si era posata sul cappuccio del comignolo era sparita.
Come tutte le fiabe, anche questa ha un lieto fine.
Dentro al palazzo comunale, dopo una vertenza protrattasi per due lunghissime ore, le famiglie Carrisi e le famiglie Santagata, erano pervenute ad una risoluzione congiunta in cui si proclamava il diritto inalienabile dei rispettivi gatti di poter giocare e fare i bisogni sopra i rispettivi terreni.
La gatta Zelda, dei Carrisi, molto vivace e arguta, aveva iniziato, tempo addietro, a scollinare sul terreno dei Santagata. Così la gatta Felix, dei Santagata, si era vista costretta a restituire la visita.
Ricapitoliamo: 13 maggio, ore sette, balcone comunale, tappeto in esposizione, cornacchia sul comignolo, fumo bianco.
Voi capite che, pur non essendo Roma, Amerigo è sempre …beh, un paese. Aggiungete la pioggia e molti abitanti in attesa, sotto il balcone.
Alle otto e dieci, papà Carrisi e papà Santagata sono usciti sul balcone tra l’acclamazione della folla. Il sindaco ha dato loro un microfono e tra lo stupore generale, papà Carrisi ha detto:
“Cari amici di Amerigo, buona sera a tutti. Grazie di essere venuti e di aver sostenuto questo momento con la vostra partecipazione.”
Applausi.
“In questo tempo di dure prove per la nostra amatissima Italia, Amerigo splende luminosa e altruista come sempre.
Noi Carrisi e i Santagata abbiamo raggiunto un pacifico accordo: Zelda e Felix, i nostri amatissimi gatti, potranno liberamente circolare nei nostri terreni senza sortire punità di qualsivoglia genere. Chiedo un minuto di silenzio dalla piazza.”
Silenzio.
“E ora torniamo alle nostre case, ai nostri affetti, alle nostre tavole, ai nostri discorsi, attendendo fiduciosi che venga domani e anche dopo-domani.”
Flash, foto, video. La piazza si scioglie come un abbraccio. Le famiglie Carrisi e Santagata tornano a casa, mentre Zelda e Felix….
Blocchi
di Giuseppe Sanchioni
Un paio di domeniche fa c'è stato il consueto blocco del traffico a Roma.
In quell'occasione si è appreso dai giornali che erano finalmente state stabilite delle deroghe per alcuni casi particolari, tutti notoriamente impossibilitati ad usare i mezzi pubblici, come le auto praticanti che andavano alla benedizione, i dipendenti del Vaticano tutti presi dal conclave e i padri separati in visita ai figli.
Da alcune indiscrezioni filtrate più di recente sembra che per i prossimi blocchi siano in vista altre deroghe importanti. Probabilmente sarà introdotta una deroga per gli scippatori ed i rapinatori, mentre c'è stata una vibrata protesta delle associazioni di categoria per non aver concesso alcuna deroga ai ladri d'auto, che limita quindi i furti alle auto Euro 5, con conseguente diminuzione del lavoro in questo periodo di crisi occupazionale.
Sembra sia in dirittura d'arrivo anche un'altra rivoluzione. In caso di targhe alterne e stante l'attuale periodo di crisi, per i padri e le madri separate che hanno una sola auto, oltre alla targa, varrà anche l'ultima cifra del codice fiscale.
Infine pugno di ferro e nessuna deroga per chi non ha i soldi per la benzina: anche perché sarebbe inutile!
Insomma gli unici per i quali varrà il blocco saranno quelli che per tutta la settimana usano i mezzi pubblici, che la domenica dovranno rimanere a casa per non inquinare.